Chapter Twenty-one

19 5 6
                                    

South Kensington, Londra, Regno Unito.
17 Ottobre 2023

Credo di aver imparato molto poco in tutti questi anni: ho imparato che ci sono molte cose sconsiderate che puoi fare.

E tra quei milioni una che è ancora più sconsiderata delle altre.
E di solito fai quella.

Ho imparato che il blu e il nero insieme sono un cazzotto in un occhio.

Ho imparato che certi odori si fissano nella memoria, e quando li risenti è come se tutti quegli anni non fossero mai passati.

Ho imparato che il sabato è meglio della domenica.
Ho capito che chiunque ha qualcosa da raccontare, ma ho capito anche che l'odio per certe persone ti aiuta a vivere meglio.

Ho imparato che certe mattine saresti disposto a dare via un braccio pur di dormire alti cinque minuti.

Ho constatato che alcune città sono capaci di farti scordare anche come ti chiami.

Ho imparato che ci sono persone così esteticamente stupefacenti che emanano addirittura luce propria. Sembrano, non so... fosforescenti!

Ho capito che non c'è da preoccuparsi se a 40 anni non sai che fare della tua vita, se hai ancora una gran voglia di giocare.

Ho imparato che se ripeti una parola tante volte, all'improvviso perde di significato.

Ho imparato che a volte avresti talmente tanta voglia di fare l'amore con una determinata persona che glielo chiederesti in ginocchio.

Ho imparato che una sigaretta, specie se sei a terra, può addirittura salvarti la vita.

Ho imparato che non c'è cosa più inebriante che impuntarti sulla tua scelta.
E poi sbagliare.

Ho imparato che il conforto degli amici a volte può esserecrudele.

Ho scoperto che con gli anni i tuoi errori e i tuoi rimpianti impari ad amarli come figli.

Ho imparato che non c'è cosa più bella che svegliarsi una mattina senza sapere che ore sono, senza riconoscere la stanza e soprattutto senza ricordare come ci sei arrivato.

Ma soprattutto ho imparato che i giorni veramente importanti nella vita di una persona sono cinque o sei in tutto.
Tutti gli altri fanno solo volume.

"Perché continua a ronzarti intorno come..come, oh fanculo..perché lo fa? Rispondimi!"

"Hai intenzione di continuare così per tutta la notte?" Sussurrai tenendo lo sguardo fisso sui batuffoli di cotone ormai sporchi di sangue.

"Voglio una risposta."

"Sul serio Zayn? Vuoi una risposta?"

Ero stanca della sua voce così autoritaria, di essere trattata come un oggetto da lui e di come cercasse di controllare ogni singolo minuto della mia vita senza farne parte.

"Sono stanca di questa storia, sei entrato a far parte della mia vita così dal nulla, sei apparso all'improvviso incasinandomi totalmente." Iniziai a urlare davanti a lui lasciandolo inerme seduto ai piedi del mio letto.

They don't know about us.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora