Chapter fourteen.

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South Kensington, Londra, Regno Unito.
13 Luglio 2023

Ritornare a casa
quando il sole cala piano
e dopo imbandire di tavole strade, sparire, tornare,
fuggire, morire per vivere meglio
per vivere in tempo per viverne il tempo
Per viverne il tempo sul serio.

"Sono felice che tu abbia accettato, è stata quasi una fortuna scontrarsi." Guardai Cole seduto di fronte a me nella piccola caffetteria di Cafe Phillies.

Non potevo non accettare il suo invito, erano giorni che lo rifiutavo con le scuse più banali che mi venissero in mente, questa volta sentivo di doverglielo semplicemente.

"Cosa ci facevi da queste parti?" Mi parlò nuovamente interrompendo quel silenzio imbarazzante da parte mia.

"Ho inviato una serie di curriculum dopo la mia laurea." Iniziai a parlare prendendo una zolletta di zucchero dal suo apposito contenitore posizionato al centro di ogni tavolo.

"Sono stata contattata quasi immediatamente..solo come tirocinante per ora." Dissi prima di prendere un sorso dal mio caffè con una spolverata di cannella.

"Sei la prova che le cose buone arrivano a coloro che sono disposti a sacrificarsi per raggiungere i loro obbiettivi. Le parole non possono esprimere quanto sono orgoglioso di te! Congratulazioni." Lo ascoltai complimentarsi con me prima di sentire la sua mano sfiorare la mia da sopra al tavolo.

Fissai le nostre mani così vicine, l'una sfiorava l'altra.
Di mani che tremano, paure immaginarie e lancette che s'incontrano troppo poco.

"Ti ringrazio per le belle parole, riesci sempre a sorprendermi con la tua gentilezza." Dissi quasi sussurrando.

Distolsi lo sguardo da lui soffermandomi all'arredamento del locale, il tutto arredato sui toni caldi e dei mobili vintage.
Il tutto seguito dal parquet e della carta da parati con motivi eleganti e sobri, con sfondo bianco e delle righe orizzontali in oro.

"Sai che lo penso davvero.." iniziò a parlare nuovamente rendendomi conto solo in quel momento di non aver ascoltato tutto il resto.
"Non ho mai smesso di pensarti in questi anni Kylie e averti ritrovata mi ha reso un uomo così felice." Continuò fino a ritrovare il suo viso a due centimetri da me.

La sua mano ora accarezzava la mia.

"I-io..devo andare." Dissi alzandomi di scatto facendo così strisciare la sedia, sentivo gli occhi di tutti i presenti su di me, era come se il quel momento tutto il resto non contasse più.

"Scusami.." sussurrai prima di lasciarmi la caffetteria alle spalle.

Non potevo credere di essere scappata via così.

Ma non potevo reggere ancora per molto quella situazione.

Il solo contatto con Cole mi ha mandato nell'imbarazzo più totale.

Non era la stessa sensazione di quando Zayn sfiora una misera parte del mio corpo.

Il solo pensiero delle sue mani su di me mandava una scarica di brividi in tutto il mio corpo, non potevo controllarlo, dal primo momento.

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