Parte Prima

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"Ci sono assassini che non riescono a rammentarsi dei loro delitti poiché non nutrono alcun interesse per l'esistenza o la non-esistenza delle loro vittime. Quindi, cari allievi, solo temi pertinenti assicurano il completo ricordo."

Saul Bellow - "Il Circolo Bellarosa".

                                                                                                                 "Cervello. Organo con cui pensiamo di pensare."

Ambrose Gwinnett Bierce – "Dizionario Del Diavolo".

"Non so cos'è, ma hai liberato un mostro dentro me"

Francesco Baccini – "Jack Lo squartatore", album "Nomi e Cognomi".


1

Il sindaco Marchialla era stato un lupo mannaro solo per poco più di tre ore. Il 25 dicembre 2015 aveva sbranato la moglie nel suo studiolo e poi era andato in sala da pranzo a "cenare" con gli invitati alla festa di Natale. Di tutti i corpi erano rimaste solo frattaglie e frammenti ossei. Marchialla sarebbe diventato un licantropo molto più feroce di Angelo Nava, visto che anche da umano era stato un grande stronzo, ma fortunatamente il nuovo lupo mannaro di Guadovecchio aveva smesso di respirare poco dopo esser uscito da casa. Marchialla, come tutti i ricconi locali, abitava in periferia e da lupo mannaro, con poche e veloci falcate, aveva raggiunto la superstrada in pochi minuti. Un tir cisterna a diciotto ruote, guidato da tale Lucio Scaccia, quarantenne, non aveva visto che il sindaco/mostro attraversava e lo aveva sfracellato come una meringa ripiena di sciroppo d'amarena in un frullatore.

Il giorno seguente, i Carabinieri trovarono il camion ribaltato e fortunatamente le cisterne erano piene d'acqua e non di benzina. Il conducente, sbalzato fuori dall'abitacolo, era ruzzolato in un terrapieno scosceso e poi finito contro una roccia fratturandosi le vertebre cervicali rendendolo tetraplegico, oltre ad altre gravi lesioni. Erano stati trovati resti umani maciullati e insanguinati che riconobbero come Marchialla solo dopo aver grattato via un pezzo di faccia da sotto una delle ruote del veicolo.

Si sarebbe andati a elezioni un'altra volta, ma tirarono tutti un sospiro di sollievo sul fatto che non ci sarebbe stata né una seconda né mai più una bestia sbrana-gente a Guadovecchio. Tirarono il medesimo sospiro di sollievo anche gli ufficiali Aloisi e Vitaccia, informati dei fatti quella stessa mattina.


2

Seduti in un bar a sorseggiare del caffè lungo, Vitaccia e Aloisi altri pensieri non avevano in testa che la giornataccia appena trascorsa. Da tempo volevano dimettersi dall'Arma e all'attuale stato dell'arte non avrebbero di certo rimandato la faccenda.

Troppo schifo sulla coscienza, al netto della trasformazione in licantropo del ragazzo che avevano ucciso.

"Semo sicuri Aloì? Non staremo a fà 'na stronzata?" chiese un incupito Vitaccia, finendo il suo caffè.

"Semo sicuri, semo sicuri. Hai visto come ce guardavano? Io 'sta cosa nu la reggo. Come famo a fà gli ufficiali dei carabinieri cò questi che ce guardano come assassini?" ribatté un altrettanto incupito Aloisi, infilando due fazzolettini sporchi nella tazzina vuota.

I caramba più famosi di Guadovecchio si riferivano a un incontro avuto quella tarda mattinata dopo il clamoroso incidente stradale. I coniugi Nava, genitori del licantropo/professore/disabile, avevano chiesto di parlare a otto occhi con i due carabinieri. Era un po' farsi del male, ma volevano interloquire con i due uomini che avevano ucciso il loro figlio. Angelo Nava era diventato una bestia assetata di sangue, ma comunque sia avevano crivellato di colpi il loro ragazzo. L'incontro era andato peggio del previsto: dialoghi laconici, facce contrite e il Generale Inverno che spadroneggiava sulla scena. I Nava non si mostrarono né infuriati né contenti, espressero quel vacuo stato d'animo di glaciale freddezza che atterrirebbe chiunque. I volti cerei dei Nava erano stati molto più eloquenti di qualsiasi sfuriata o pugno in faccia. Se tale contesto fosse stato meno formale, Aloisi e Vitaccia sarebbero stati aggrediti fisicamente e col furore cieco di una coppia a cui avevano portato via un figlio poco prima delle feste natalizie, ma per loro fortuna dovettero "accontentarsi" della "glaciazione".

Signor FieraWhere stories live. Discover now