EMMA
Un anno prima
Il viaggio sembrava non terminare più, per fortuna eravamo atterrati senza che io mi sentissi male come al solito. Il Canada era peggio di quanto mi aspettassi, non mi piaceva particolarmente, preferivo l'aria che si respirava nelle grandi città, non era neanche minimamente paragonabile alla mia amata New York, ma ormai era fatta, mi ero trasferita, purtroppo i miei genitori non si trovavano molto bene lì e a malincuore mi hanno costretta ad abbandonare la mia vecchia vita.
Avevo comunque avuto il tempo di sistemare le mie cose nella nuova casa, molto meglio di un appartamento, questo devo ammetterlo, l'unica cosa che non mi piaceva erano i colori delle mura, insomma, io ero una ragazza solare, spensierata, invece la casa era d'un azzurro cupo... Non andava per niente bene, avrei fatto il possibile per farla verniciare di verde.La mattina successiva mi alzai presto, non volevo sembrare una dormigliona agli occhi degli altri, non il primo giorno di scuola, quindi mi feci una bella doccia calda, per prepararmi ad un'altra fredda giornata autunnale, mi vestii con un outfit semplice e decoroso, mi infilai le scarpe e corsi giù in cucina.
<<Tesoro, per favore potresti evitare di correre per le scale?>> vidi mia madre sveglia, se così si poteva definire, gli occhi erano ridotti a due fessure ed era intenta a bere un enorme tazzone di caffè.
<<Buongiorno anche a te.>> ridacchiai <<Giornata stressante ieri?>>
<<Io e tuo padre siamo alle prese con il nuovo lavoro, quindi si, giornata abbastanza stressante tesoro...>> borbottò.
<<Immagino... ma io credo nelle vostre capacità, all'inizio è così, ma diventerete dei veri e propri "Guru tecnologici" ne sono certa!>>.
Mamma e papà a New York sentivano di non poter dare il 100%, avevano sempre desiderato lavorare come tecnici informatici, ma come avrebbero mai potuto in una città del genere?.
Purtroppo lì di persone che lavoravano nell'ambito dell'informatica ce n'erano a valanghe, dunque decisero di cercare lavoro qui in Canada, più piccola e ospitale, lo trovarono e decidemmo di trasferirci.<<Bene ho preparato tutto, io vado a scuola mamma, ci vediamo dopo a casa!>> dissi mentre mi incamminavo verso la porta d'ingresso <<Ah quasi dimenticavo, salutami papà quando torna!>>
<<Lo farò tesoro, buon primo giorno di scuola>> rispose con voce assonnata.
Quindi uscii di casa e mi incamminai verso scuola.
Le scuole in Canada erano molto diverse rispetto a quelle di New York, però devo dire che quella canadese mi incuriosiva molto di più, sarà stato per la struttura piccola, o per il fantastico spazio all'aperto dove tutti gli studenti si riunivano per pranzare insieme, ma mi rendeva serena, se c'era però qualcosa che volevo assolutamente evitare era quella di trovarmi degli amici, non sono mai stata brava ad instaurare dei rapporti amichevoli con gli altri e, nelle rare occasioni in cui ci avevo provato, era sempre andata a finire male, spesso andavo nel panico, sorridevo facendo la finta tonta, o peggio ancora scappavo via.
Speravo che non mi avrebbero preso per una pazza nella mia nuova scuola.<<Okay Emma, puoi farcela, adesso tu entrerai senza guardare nessun tipo di essere umano, animale o alieno, e proseguirai verso la classe di filosofia, nessuno ti noterà e sarai salva, almeno per ora...>> mi dissi, con una nota di convinzione, così entrai nella scuola e seguii alla lettera il mio piano, che riuscì alla perfezione, arrivai in classe, notai che c'erano pochi alunni e il professore non era ancora arrivato quindi mi sedetti all'ultimo banco.
Mi sentivo schiacciata dagli sguardi degli altri alunni, intenti a chiedersi chi fossi, continuavo a guardare il mio quaderno e, nell'attesa, decisi di prendere una penna e iniziare a scrivere, nulla di preciso, solo... pensieri, spesso questo mi aiutava a gestire l'ansia.
Mi persi nella scrittura quando sentii altri ragazzi entrare in classe, non osai alzare lo sguardo, continuai a scrivere, quando una mano femminile batté con violenza sul mio banco, di conseguenza guardai negli occhi l'artefice.
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Little Lie [Eyl's Mistery Saga]
ChickLitEmma è sempre stata una ragazza molto timida e solitaria, spaventata all'idea di instaurare qualsiasi tipo di rapporto umano con gli altri, tanto da evitarlo. Dopo essersi trasferita in Canada inizia ad andare a scuola dove incredibilmente riesce a...