EMMA
9 mesi prima
La sottile luce del sole appena sorto illuminò il mio viso, in quel momento mi svegliai. Ero confusa, l'ultima cosa che ricordavo era quell'ammasso di dolore provato prima di svenire.
Mi alzai leggermente, appoggiando la schiena al cuscino del letto, stranamente più scomodo del solito.
Mi guardai attorno e notai di non essere in camera mia.
Al mio braccio erano attaccati dei fili di plastica e, seguendoli con lo sguardo, notai che erano collegati ad un monitor sul quale erano visibili dei valori, la mia bocca e il mio naso erano coperti da una mascherina che mi permetteva di respirare.
In quel momento capii.
Purtroppo non erano riusciti ad uccidermi.
La stanza dove mi trovavo era vuota, l'unica cosa che notai era il comodino sul quale era posto un vaso, pieno di fiori freschi che sembravano essere stati appena raccolti, e sotto di esso una lettera, cercai di sporgermi dal lettino per afferrarla, una fitta mi attraversò il ventre e, con non poco sforzo, ci riuscii.
Sopra di essa c'era scritto "Per Emma", dunque senza indugiare l'aprii e iniziai a leggere.
Ciao Emma,
Sono Lucian... ti scrivo questa lettera perché non ho il coraggio di pronunciare queste parole in tua presenza.
Per prima cosa volevo chiederti scusa, sì, non sono riuscito ad arrivare in tempo, se solo avessi saputo prima del vostro mesiversario...probabilmente sarebbe andata in modo diverso.
Partiamo dall'inizio.
Quella volta, a scuola, desideravo con tutto il cuore parlarti di quello che Michelle e quel gruppo di idioti avevano in serbo per te, ero consapevole che questo giorno sarebbe arrivato.
Ti chiederai come facessi a saperlo...
Il giorno in cui sei arrivata a scuola, ero appena tornato dal mio incontro, proprio quello per cui correvo quando ci siamo incontrati, e per caso sentii la conversazione tra Michelle ed il suo gruppo di amici, c'era anche Carl con loro.
La biondina stava parlando di te, del vostro incontro e di quanto ti detestasse a causa del tuo atteggiamento da "bambina bisognosa di attenzioni", per quanto possa sembrare assurdo quando si mette in testa qualcosa è quasi impossibile fargli cambiare opinione, indipendentemente dal fatto che questa fosse scaturita da un fatto fondato o meno. Propose al gruppo una messinscena, ti avrebbe aspettata in cortile e avrebbe iniziato a deriderti così da far intervenire Carl, il suo ragazzo (mi dispiace di avertelo detto in modo così schietto ma meglio essere diretti). Quella specie di microrganismo senza cervello ti avrebbe fatta innamorare di lui con le sue "doti da persuasore" e tra voi due sarebbe iniziata una sorta di frequentazione e solo al vostro primo mesiversario avrebbero agito.
"Cose da pazzi, permettere al proprio ragazzo di frequentare qualcun'altra solo per un capriccio" dirai, e ti do ragione, ma non conosci Michelle, sarebbe disposta a tutto pur di raggiungere i suoi obiettivi.
Dopo aver ascoltato la loro conversazione la prima cosa a cui pensai fu quella di parlare con te ma... qualcosa mi bloccava, avevo paura che avresti potuto reagire male, avevo paura che mi avresti allontanato, il tempo passò in fretta e purtroppo non riuscii a parlartene fino al giorno in cui finalmente ci provai, ma senza riuscirci, inconsapevole del fatto che fosse già troppo tardi.
Adesso sei in coma, sei in coma da ormai 2 settimane e io posso solo incolparmi di questo, se non avessi esitato nel parlartene... se avessi insistito un po' di più... probabilmente saresti ancora qui a sorridermi.
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Little Lie [Eyl's Mistery Saga]
ChickLitEmma è sempre stata una ragazza molto timida e solitaria, spaventata all'idea di instaurare qualsiasi tipo di rapporto umano con gli altri, tanto da evitarlo. Dopo essersi trasferita in Canada inizia ad andare a scuola dove incredibilmente riesce a...