20 aprile

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Allora, non so esattamente come iniziare questo diario, mi presento direi, sono San Pietro, già, un bel titolo anche se so di non meritarmelo.

A dire il vero non credo di aver fatto veramente cose di cui andare così fiero.

Sera ha detto che scrivere un diario mi può aiutare a "Comprendere e estirpare i demoni nel mio cuore" ma non so a cosa possa servire.

Per lei gli angeli come noi devono essere perfetti e luminosi ma sono tutt'altro che perfetto e la luce che emano, per quanto radiosa, è la cosa più falsa che riesco a immaginare.

Credo che Sera continui a ripetermi queste cose più per convincere se stessa che me.

Ormai è da secoli che sono in paradiso, ho visto decine di migliaia di anime varcare le porte del paradiso, ho visto il buono che c'è in loro ma ho visto anche tutto il male che hanno compiuto.

Ognuno di loro ha una storia da raccontare ma appena entrano in paradiso dimenticano il male eppure io vedevo tutto, vedevo le loro storie e ricordo anche perfettamente la mia.

Un tempo mi chiamavo Simone ma mi sembra un passato così lontano.

Un giorno ho incontrato un uomo, si chiamava Gesù, lo mostrava un mondo diverso, un mondo bello e decisi di crederci ma la verità che insieme all' amore per questa nuova fede ne nacque un altro, quello per quell'uomo.

Sinceramente me ne vergogno, mi vergogno perché ogni mio pensiero su di lui era devozione una devozione che andava oltre la mera fede, una devozione che oggi forse definirei amore.

Lui na volta mi disse una cosa "E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa"

Sarei dovuto essere un mattone, la pietra potante della nostra chiesa eppure per me questa pietra era diventato un fardello troppo pesante da sopportare

Poi lui aveva aggiunto: "e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa" Credo che questa sia l'unica cosa su cui si sia sbagliato.
Le potenze degli inferi sono vicine, più di quanto immaginiamo.
La figlia di Lucifero è entrata nella nostra casa e io non ho potuto fare altro che accoglierla, ha cominciato a parlare di stramberie come la redenzione, di un hotel per redimere i peccatori.

Sono tutte stupidaggini, il male non entrerà il paradiso, non posso permetterlo, chi è dannato non cambia, abbiamo regole qui che nessuno può cambiare, ne io, ne Sera, ne il paradiso stesso.

Ora che le potenze dell'inferno sono più vicine che mai ho davvero bisogno di un consiglio e credo che l'unico che potesse darmelo non sia qui.

La persona che amavo non è qui e cominci a rendermi conto di quanto in realtà io sia solo, di quanto sono solo una pietra che, per quanto sia la pietra portante verrà sempre coperta da altri mattoni e poi di lei non rimane nulla in vista, diventa invisibile; un po' come me

"A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli"
Eppure comincio a dubitarne.

Non so più cosa pensare o fare, non so nemmeno se sia lecito farlo.

Non so come mi dovrei comportare ma ora come ora vorrei solo che i miei sentimenti fossero valsi qualcosa allora.

Farei qualsiasi cosa per ritornare a quando eravamo solo io lui e gli altri undici apostoli:
Eravamo una famiglia.

La famiglia più bella che potessi sognare

Saint Peter's diary Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora