The Untouchable Love

Lowe

Riflettei a lungo su quale foto portare al professor Milton.
Scelsi un'immagine scattata sulle rive dello Snake, con le radici contorte di un abete che si aggrappavano al terreno innevato sino a immergersi nell'acqua fredda.
Pensai che fosse una reale dimostrazione di forza, la spinta naturale di ogni essere vivente che portava alla sopravvivenza anche nelle situazione più estreme.
Mi preoccupai di entrare nell'aula in cui si svolgeva la lezione di scienze naturali in perfetto orario e mi sedetti allo stesso banco a cui ero stata assegnata l'ultima volta.
Presi il quaderno d'appunti in attesa che Milton arrivasse e ne sfogliai le pagine sino a trovare la foto che avrei dovuto consegnargli, l'avevo riposta lì dentro di fretta prima di uscire. Mi stavo convincendo fosse quella giusta quando una voce squillante mi sorprese.
Chiusi il quaderno con un gesto brusco.

«Ehi!» Un ragazzo posò lo zaino sul banco accanto al mio. «Tu devi essere la nuova arrivata» disse, accomodandosi sulla sedia.
«Io sono Nathan, ma per tutti Nat.» Si sfilò il giaccone di dosso, passò la mano tra i capelli chiari sino a scoprire la fronte. «E ho sentito molto parlare di te in questi giorni.»
Era alto, con due larghe spalle fasciate da un pesante cardigan blu.
«Non c'è molto da sapere sul mio conto» risposi appena Mad e Jamie varcarono l'ingresso, sfilando uno accanto all'altro tra le file di banchi.
Mad, impeccabile come sempre, indossava un vestito che le scendeva morbido sui fianchi, una coda alta metteva in risalto il viso perfetto.
«A Jackson Hole non succede quasi nulla, tu sei certamente una novità» continuò Nat. «Sei la figlia di Finn Murphy, come hai creduto di poterti nascondere a lungo?»

La mia propensione a essere diffidente e sospettosa svanì e mi rilassai. Nat era semplicemente un ragazzo che frequentava la mia stessa scuola e che stava tentando di risultare gentile.
Jamie fece cadere lo zaino sul banco alle mie spalle, poi si accomodò.
«Conosci mio padre?» domandai, senza farmi distrarre dall'ingombrante presenza dietro di me. Gli piaceva attirare l'attenzione, e io non volevo in nessun modo farmi distrarre da lui, così mi concentrai sulla conversazione.
«Ho un gatto, un cane e una tartaruga d'acqua, passo da lui molto spesso» rise.
«Ti sorprenderà sapere che in casa noi non abbiamo animali» risposi, valutando io stessa l'assurdità della cosa.
«È una fotografia quella che nascondi lì dentro?» Nat indicò il quaderno chiuso sul banco.
Mi colse di sorpresa.

«Oh, sì» sussurrai in seria difficoltà. «È per il corso.»
«Ti iscriverai?» Mad si sporse sul banco e mi sfiorò la spalla con le dita esili.
Non seppi cosa rispondere, l'inusuale clamore che stava concretizzando attorno a me mi stordì.
«Ma è fantastico, Bride! I tuoi scatti sono davvero belli.» Prese il mio silenzio con un sì e ne sembrò entusiasta. Poi si voltò verso Jamie. «Perché non mi hai detto niente? Con lei al corso avrò una nuovo ostacolo per la vincita del concorso di fine anno. Non bastavi tu a rendere la cosa improbabile?»
«Io non parteciperò al concorso, Mad.» Jamie contrasse la mascella e mi puntò. Torse il collo di lato come a pormi una domanda silenziosa, ne conoscevo perfettamente il contenuto: Non ti avevo detto di stare a un metro da me?
Malgrado si ostinasse a convincersi che il mio scorrazzargli attorno fosse intenzionale, avrei dovuto spiegargli che si trattava solo di una mera coincidenza.

«Avrai parecchie cose da recuperare, potrei aiutarti» Nat tentò di essere convincente.
«Certo» risposi.
Mi accorsi che l'aula si era riempita solo quando Milton entrò, intimando gli studenti al silenzio.
«Riprendiamo dal comportamento sociale dei lupi, ragazzi?» Posò la valigetta sulla cattedra e sfilò una cartellina dal suo interno.
«Dopo il contenuto dell'ultima lezione vorrei discutere con voi di Lowe. Conoscete tutti la storia di Lowe, vero?» Con uno sguardo attento seguì le fila di banchi. «Oh, signorina Murphy!» esclamò quando mi vide. «Il nome Lowe non le dice niente? Lei non è di Jackson Hole, ma suo padre conosce bene questa storia. Gliene ha mai parlato?»