3 - Stop thinking about you

35 8 36
                                    

I see you around in all these empty faces
All night, all night and every day
I've been looking sad in all the nicest places

- I Don't Wanna Live Forever, Taylor Swift feat. Zayn

𝐒 𝐇 𝐀 𝐍 𝐄

Lei è lì, a quel tavolo a pochi metri dal nostro. Sorride e parla con disinvoltura al belloccio che ha di fronte.
E la cosa mi dà fastidio. Molto.

Non è tua, mi ripeto. Non lo è mai stata, in effetti, e forse mai lo sarà.
E' solo una stupida fantasia, mi dico. Cancellala dalla mente.

Facile a dirsi, sono tre anni che ci provo. Non ci sono riuscito quando ero dall'altra parte del mondo, figurarsi ora che ce l'ho davanti.

Non è cambiata così tanto, ma noto di sicuro i lineamenti più definiti del viso, i capelli castani più lunghi e il taglio degli occhi più affilato.
E' perfino più bella di come la ricordavo.

Uno schiocco di dita mi riporta alla realtà. «Ehi, biondo!», mi richiama Amy. «Guarda che stiamo parlando di te, potresti almeno calcolarci»

Brett, alla mia destra, ridacchia e mi rifila una lieve gomitata. «Non far arrabbiare la mia ragazza, potresti pentirtene»

«Chi è quello?», domando di getto, ammiccando col capo verso Mr. Sorriso smagliante.

Con un sopracciglio arcuato, Amy segue la direzione del mio sguardo. Emette un verso di frustrazione. «Wren Smith», sputa con una punta di acidità, poi si lascia andare contro lo schienale del divanetto. «Se cerchi nel vocabolario trovi il suo nome sotto la definizione di "presuntuoso"»

«Non sembra starti molto simpatico, bambolina. Che ha fatto?», chiedo ancora, mentre mi rigiro uno stuzzicadenti fra le labbra.

La mia amica alza gli occhi al cielo, così è Brett a rispondermi. «Frequenta lo stesso corso di Amy e sono in lotta per il titolo di miglior studente»

«Ogni volta si vanta di aver preso più di me negli esami», aggiunge lei. «Credimi, quell'aula diventa un campo di battaglia fra di noi durante le lezioni»

Oh, quindi è un sapientone questo Wren. Ora ti piacciono i bravi ragazzi, Caitlyn?

Il cameriere ci porta le nostre ordinazioni e finalmente posso mettere qualcosa nello stomaco.

«Ad ogni modo», riprende Brett, «Hai detto che stasera hai il tuo primo lavoretto da fare»

Addento con foga il mio panino prima di annuire. «A quanto pare si tratta di una partita di poker», gli rivelo.

Amy mi rivolge uno sguardo sconcertato e incrocia le braccia sul tavolo. «Ancora non posso credere al fatto che tu abbia un debito di cinquecentomila dollari con dei russi», sussurra, per non farsi sentire dagli altri clienti del locale.

Nemmeno io posso capacitarmene, ma farsi trascinare nel vizio è molto più semplice del previsto. L'Europa è stata una grande esperienza, e di sicuro non mi aspettavo di perdere così tanti soldi la settimana prima di tornare a casa.
Ora la mia preoccupazione principale è saldare il mio debito e stasera devo dare il meglio di me a quella fottuta partita di poker.

𝐖𝐇𝐘 𝐍𝐎𝐓?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora