Madelyn"Non piansi. Neanche una lacrima.
Ma mi allagai dentro."
-Charles Bukowski🌹🌹🌹
Lo sapevo, sapevo che sarebbe successo di nuovo: non posso avere un attimo di pace, mai.
In queste occasioni avrei voglia proprio di spaccarle quella faccia da cazzo che si ritrova.
La odio con tutta me stessa.Ero appena risalita dal garage dove mi ero assicurata che la mia auto fosse al sicuro e che avessi chiuso tutto a chiave per bene.
Neanche il tempo di poggiare il piede davanti la porta che mi si catapulta addosso mia madre.<<Dove sei stata tutta la giornata? Neanche mi avverti più adesso?>> avvicina il suo viso ad un centimetro dal mio e mi viene con le mani in faccia.
Fa per tirarmi uno schiaffo ma fortunatamente riesco a bloccarle il polso stringendo con tutta la forza in mio possesso, tanto da far sbiancare le nocche e vederla irrigidirsi per il dolore e addirittura fare una smorfia.
Un punto in più per me.Quando sento che si da una calmata, le lascio il polso ma le punto gli occhi nelle iridi marroni.
Le mani iniziano a tremare dalla voglia di spaccare qualcosa, qualsiasi cosa che mi trovassi davanti e che fosse d'intralcio.
I nervi erano saliti alle stelle anche se ero un pezzo di ghiaccio dinanzi ai suoi occhi.
Non mostrare le tue debolezze.Continuo a tenere lo sguardo ben saldo su di lei, finché non apro bocca per parlare.
<<Perché adesso ti importa dove vado e quello che faccio?>> una smorfia contraria cerca a tutti i costi di farsi strada sul mio volto per farle capire che non mi importa più ciò che vuole.<<Certo che mi interessa di te e di quello che fai Madelyn, sono tua madre. Mi è sempre importato di voi.>> mi guarda cercando in tutti i modi di convincermi.
Mi viene quasi da ridere, lo giuro.
Come può dire certe cose se non è mai stata presente?
Come può dire questo quando è la causa del mio malessere?Non crederle Madelyn.
Ti sta mentendo.
Vuole controllare la tua mente e non devi permetterlo.<<A mia madre è importato di me? Alla stessa donna che mi picchiava perché doveva sfogare il suo stress perché qualcosa l'aveva frustrata durante la giornata? Tu dici che a quella donna importa del nostro benessere quindi ti è importato anche quando hai distrutto un'intera famiglia a tuo piacimento? Anche quando mi urli addosso senza una ragione solo per il gusto di farlo? Quando mi metti ancora oggi le mani addosso io lo vedo quel luccichio nei tuoi occhi perché so che ti piace farlo, ne trai sollievo. Sei malata, non riesci a capirlo?>> le sputo contro per l'ennesima volta con tutto l'odio che possiedo.
Come può dirmi che le importa quando mi ha ferita più di chiunque altro?Durante i nostri litigi escono sempre i soliti discorsi e io ormai le rifilo le stesse battute da anni anche se a volte aggiungo cose o ne tolgo alcune.
<<Ma cosa dici Madelyn.>> mi guarda con gli occhi più compassionevoli che abbia mai visto perché deve riuscire nel suo intento di fare la vittima in qualsiasi situazione.
<<Cosa dico? Dico che non sei mai stata presente cazzo! Non eri mai qui quando avevamo bisogno di te!
Cosa credi, che andare a lavoro durante la giornata, portare lo stipendio a casa e andarsi a mettere a dormire basti a crescere due bambine? Ti sono sempre stata grata di tutto mamma, di tutto quello che hai fatto e te lo riconosco ma non puoi dirmi che ci hai amate e che ti è importato di noi quando non ci hai mai dimostrato affetto. Quando la sera al posto di stare con noi anche a fare una stupida chiacchierata preferisci di gran lunga metterti sotto le coperte a parlare al telefono. Chiudi la stanza come se questo bastasse a non farti sentire, come se ti facesse star meglio con te stessa la speranza di non essere ascoltata; credi che questo voglia dire amare i propri figli? >> le urlo addosso nuovamente con tutta la rabbia che ho in corpo mentre lei non accenna ad un pentimento e quando vedo che non risponde, proseguo con il mio discorso.
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Unattainable || behind the past
Teen Fiction"Combatti per chi ami, sempre e comunque." Chicago, West Garfield Park. Un quartiere pericoloso e corrotto in cui nessuno vorrebbe mai ritrovarsi nella propria vita. Ma qualcuno deve pur abitarci: in un edificio scadente, al settimo piano, vive una...