Unattainable || behind the past

2. I've just met some friends

Madelyn

"Nessuno entra invano nella tua vita.
O è una prova, oppure è un dono."
— Ferzan Özpetek

🌹🌹🌹

Vengo svegliata dal suono della sveglia, nonostante avessi sperato che non suonasse ancora, almeno per un'altra ora e mezza.

Erano le sei in punto e dovevo sbrigarmi se volevo arrivare in tempo al mio primo giorno di lavoro, anche perché quella era l'unica opportunità che avevo trovato dopo quello che avevo combinato al mio precedente impiego.

Se volevo andarmene da quel quartiere orribile di Chicago, dovevo tenere quel lavoro, a qualunque costo, e sopportare tutte le difficoltà che sarebbero arrivate.

Anche se ero la persona meno paziente sulla faccia della terra.

Il West Garfield Park è il mio quartiere.
Non fatevi ingannare dal nome: sembra innocuo, ma vi assicuro che è pieno di criminali in ogni angolo e persino i bambini sono costretti a vendere droga per guadagnare qualche soldo da dare alla famiglia.

Il mio ultimo lavoro? È finito male, perché più di una volta ho dovuto dare una lezione a chi osava toccarmi, o parlarmi, come se fossi una schiava o una prostituta a loro disposizione.

Ne ho fatte molte, ma quella che ricorderò per diverso tempo è sicuramente quella volta in cui un uomo mi ha toccato senza permesso, mentre cercavo di prendere il suo ordine.

Gli avevo detto chiaramente di non farlo, ma non mi ha ascoltato. Così gli ho dato un assaggio di quello che si meritava.

La sua ricompensa? Gli ho rotto il setto nasale con un pugno in pieno volto.

L'ho colpito così forte che quando ho visto il sangue uscire ininterrottamente e lui urlare dal dolore: ho capito che avevo appena perso il mio posto di lavoro, ma sinceramente non mi importava.

Sorridevo come una pazza, perché avevo fatto valere la mia dignità. Niente sarebbe stato meglio che vederlo soffrire per quello che aveva fatto.

Magari la prossima volta si terrà le mani a posto o si concentrerà sui suoi affari. Non permetto a nessuno che mi stia affianco di mettermi i piedi in testa, figuriamoci da un tipo come lui.

Sono una persona di carattere, e non lascio che nessuno mi controlli.

Al pensiero, mi scappa una breve risata. Poi, ricordandomi che sono in ritardo, mi alzo di scatto dal letto. Mi manca il calore delle lenzuola, e vorrei solo tornare a nascondermi sotto, ma non posso permettermelo, altrimenti arriverò in ritardo.

Mi dirigo verso il bagno e lo apro di scatto, saltandoci dentro e cercando di muovermi il più velocemente possibile.

Mi infilo subito sotto il getto d'acqua calda nella doccia, insaponandomi corpo e capelli. Poi mi risciacquo e, uscita dalla doccia, mi avvolgo in un asciugamano bianco, grande quanto me.

Una volta finita, torno nella mia stanza e mi passo crema e deodorante su tutto il corpo, aspettando che la pelle assorba tutto prima di decidere cosa indossare per affrontare la giornata.

Metto un completo intimo bianco, un paio di jeans stretti a vita bassa blu abbinato ad un crop top bianco. Aggiungo anche una cintura e un paio di occhiali da sole con piccole stelline argentate ai lati.