Unattainable || behind the past

8. I took too much space when I was next to you

Madelyn

"Ora, mi sento come se stessi aspettando
qualcosa che so non arriverà mai,
perché adoro illudermi e sperare,
ti senti più vivo mentre lo fai."
— Charles Bukowski

🌹🌹🌹

Tre ore dopo sono ancora sveglia, intenta a rigirarmi nel letto per il semplice fatto che non riesco a prendere sonno. Inoltre, pensare a l'accaduto della serata mi sta consumando il cervello.

Penso solo a lui.

Non sapevo cosa di preciso fosse accaduto tra di noi, se sarebbe successo ancora, o se si sarebbe concluso quella sera stessa in cui era iniziata.

Perché se voleva baciarmi, non poteva?

Forse non ero abbastanza carina per lui...
Ero rimasta quella ragazza cicciona che nessuno guardava?

E se mi vedesse realmente in quella maniera?

Ero pronta a riaprire quella ferita che credevo di aver chiuso anni prima?

Avrei ripreso a non mangiare?
Avrei bevuto litri di acqua e masticato gomme alla menta per sopravvivere alla fame?
Non mi sarebbe venuto appetito?

Se mi fossi ingozzata di cibo e poi mi fossi sentita in colpa come l'avrei gestita: mi sarei rimessa le dita in gola in attesa di sentirla bruciare e vedere il cibo venir sputato fuori violentemente?
Avrei ancora comparato il mio fisico a quello delle altre ragazze o avrei stabilito di non essere alla loro altezza?

Avrei ripreso quella strada...?
Non sapevo se ne sarei tornata mai indietro.
Non ne ero mai uscita del tutto, a dir la verità.
Lo facevo credere agli altri, ma non era affatto così. Perché quando resto da sola, continuo a vedermi in quel modo.

Odio me stessa più di quanto penso, eppure , anche se provo a non farlo, non ci riesco.

Sento la testa scoppiare a causa di tutte quelle paranoie che si sono create nel giro di pochi secondi.
Avrei mai raggiunto la fine di tutto questo?

Sarei mai riuscita a mettere una pietra sopra al mio passato?

Riuscivo solo a sentire il peso di tutte quelle domande opprimermi e al solo pensiero di poter ricadere nelle condizioni aggravate degli anni precedenti, mi cominciano a prudere le mani.

Era causato dallo stress, dall'ansia e dalla paura che avevo accumulato fino ad ora. Dovevo resistere.
Avevo troppo da mettere in ballo, non potevo perdere quella battaglia con me stessa.

Avevo rivisto Carter e i suoi amici soltanto quella sera, eppure mi sembrava che ci fosse qualcosa di più, come se io li conoscessi da più tempo.
E non per il fatto che andassimo nella stessa scuola.

C'era qualcosa che ci legava, ma cosa?
C'era qualcosa dietro, eppure non riuscivo a spiegarmi cosa potesse essere.

Carter aveva detto che si era rifiutato di baciarmi perché non voleva che fosse lui il primo a farlo.
Gli avevo chiesto come sapeva che non avevo mai baciato nessuno, lui mi aveva risposto che ci sono segreti che devono rimanere tali.

Mi sta nascondendo qualcosa, ne sono abbastanza certa.

Ma se non aveva intenzione di baciarmi allora perché mi si era avvicinato in quel modo?
Perché voleva dimostrarmi che lui sarebbe stato l'unico che volevo mi toccasse?
Perché gli avevo confermato tutto, prima di andarmene, con quella frase del cazzo?