11. All my demons wanna pull me to my grave

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Madelyn

"Lei non voleva la favola,
voleva la follia."
Charles Bukowski

🌹🌹🌹

Il campanello suona una sola volta, come segno del loro arrivo. Mi alzo dal divano e raggiungo la porta per aprirla.

Erano lì, tutti e cinque presenti.

«Un quarto d'ora preciso.» ridacchio.
«Pensavi che non fossi serio, bambolina?»
«Mi hai fatto ricredere, a quanto pare.»
«Io mantengo sempre le mie promesse. E una donna non bisogna farla attendere, mai.» mi fa l'occhiolino prima che mi scansi dalla porta e li lasci entrare all'interno del mio salone.

«Spero di non avervi disturbato, ma la faccenda è alquanto importante.» comunico a tutti mentre entrano uno ad uno in casa.

«Non preoccuparti Mad, è tutto apposto?» mi sollecita Jason in cerca di scoprire qualche informazione.

«Adesso vi racconteremo tutto, non preoccuparti.» gli sorrido riconoscente. Un momento di gioia che però scompare subito: quello in cui Carter prende di nuovo parola.

«Bella casa bambolina.» fa apprezzamenti su ciò che lo circonda, toccando persino il divano che ho da poco riacquistato e fa vagare lo sguardo per tutta la sala con approvazione.

«Quando potrò vedere la tua stanza, bambolina?»
domanda frenetico mentre io roteo gli occhi al cielo.

Cosa sta insinuando, che ci andrò a letto?
No, neanche per sogno.

«Mai, Carter. Mai. Ficcatelo in quella testa.» sorrido con fare ironico, ma il mio tono dice tutt'altro.

«Accomodatevi pure dove più preferite, ragazzi.» dico evitando le sue parole e i suoi continui sguardi, rivolgo un caloroso sorriso agli altri, nella speranza che non capiscano qualcosa che non c'è mai stato, e che mai ci sarà.

«Torno subito.» li avverto prima di lasciarli nel salotto per andare in camera a chiamare Jocelyn.

«Non ci mettere troppo.» urla dall'altro capo del corridoio, ma non gli dò importanza. Mi incammino nel corridoio fino alla stanza di Jocelyn.

Ma non sta proprio mai zitto? Mi dà proprio sui nervi.
Prima o poi lo strangolo. Stupida idiota, come ho fatto a farmi convincere con così tanta facilità...

«Muoviti, sono tutti qui!» la incalzo fin quando non si alza dal letto e mi segue fino al salotto, tornando così dove ho lasciato i ragazzi.

«Ciao a tutti.» saluta e poi si dirige in cucina per prendere dell'acqua che credo sia per tutti.

«Acqua Jocelyn? Fai sul serio?» ridacchio leggermente, alzo un sopracciglio con fare interrogativo prima di raggiungerla e posare la brocca che aveva preso dal frigo.

«Cosa diavolo ne so di cosa bevono.» dice scrollando le spalle.

«Di sicuro, non l'acqua.» puntualizzo, mentre lei si gira e se ne va probabilmente in salone con il suo bicchiere d'acqua.

Apro il frigo, poso l'acqua al suo posto e prendo del whisky fresco, con tanto di bicchieri. Li posiziono sul vassoio, prendo del ghiaccio per mantenerlo fresco e poi comincio a camminare di nuovo.

Quando faccio per tornare in salotto mi ritrovo Carter di fronte e quasi prende un colpo per lo spavento improvviso.
«Hai bisogno d'aiuto bambolina?» mi fissa.
«No grazie, posso farcela anche da sola.»
«Come desideri.» si sposta di lato e mi fa passare per prima, mentre lui mi segue con passo pesante.

Unattainable || behind the pastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora