Incontri

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Mentre rispondo a una mail di quel ragazzo che vorrebbe prendere appuntamento per presentare il suo libro mi vibra il telefono; è Santiago, mi chiedo cosa sia successo.

"Cosa è successo? Hai litigato ancora con Martha?"

"Calma carotina, quando smetti vieni qua alla caffetteria che pranziamo e andiamo a prendere l'auto che è pronta mi ha chiamato il meccanico. Ho gia avvisato Martha così fa le sue cose con calma" sento dal tono della sua voce che gli manca; quanto mi dispiace ma conosco entrambi e so che non durerà molto questa discussione, o almeno spero

"Ok tanto ho quasi finito" e attacco.

Era ora non vedevo l'ora che la mia auto fosse pronta ero stanca di disturbare Martha e poi la mia indipendenza mi piace. Anche se faccio qualche malestro mi piace guidare e dato che Martha è gelosa della sua macchina e non me la fa guidare perciò per una settimana sono andata avanti di passaggi e la cosa mi scoccia parecchio.

Perfortuna un amico di Santiago fa il meccanico, così mi ha aiutato con la macchina e non mi ha chiesto un capitale; si chiama Jason, ha 30 anni la stessa età di Santiago è un bravo ragazzo ed è carino ci sono uscita una volta ma non mi è scattato nulla perciò l'ho per così dire parcheggiato. Continua a chiedermi di uscire a volte ma ho sempre rifiutato. Santiago e Martha spesso mi chiedono di fare un uscita a quattro, per loro è un buon partito ma cosa ci posso fare. Io sogno un amore come quello dei libri forte, tormentano e passionale; forse sembro una bambina ma non voglio accontentarmi.

Rispondo all'ultima mail e sono pronta per andare alla caffetteria. Inizia il weekend perciò per due giorni sarò libera da mail e caffè alla soia e in più ho la mia bellissima "LUNA"; si ho chiamato la mia macchina Luna e non ci vedo nulla di male. Io e lei ci divertiamo tanto insieme, incidenti a parte.

"Sono prontissima" dico facendo la mia entrata in caffetteria.

"Vieni, ti ho fatto la Cesar salad mangia e andiamo... dobbiamo fermarci in un posto prima"

"E Luna?" chiedo triste

"Tranquilla abbiamo appuntamento alle 17:30 abbiamo tempo. E poi continuo imperterrito a chiedermelo... perché Luna? E perché dare un nome alla tua macchina?" chiede perculandomi

"Te l'ho detto un milione di volte e non osare sfottermi è un bel nome, comunque me la porto a casa l'insalata ora non ho fame" alza le braccia in segno di resa e va a prendere le chiavi dell'auto.

Questo nome lo abbiamo trovato io e Martha, lei ama la luna e a me piaceva, cosi è nata la macchina Luna. E non trovo affatto stupido dare un nome alla mia machina.

"Dove dobbiamo andare?" chiedo curiosa

"A prendere un amico. È uno apposto non ti preoccupare. Non ci vediamo da tanti anni ci siamo separati al college. Ci conosciamo fin da quando eravamo due bambini. Si sta trasferendo qua per affari. È un imprenditore. Attività di famiglia possiamo dire anche se la sta mandando avanti lui ad ora; ha fatto le scarpe tutti" spiega direi fiero del suo amico mentre saliamo in macchina

"Scusa hai detto che vi siete separati al college... quale ha frequentato lui?" chiedo curiosa

"Adesso che mi ci fai pensare avete frequentato lo stesso college ma non non sono sicuro ripeto non ci sentiamo dalle medie"

"Lo scopriremo"

"Tranquilla carotina se non ti piace c'è sempre Jason" risponde divertito

"Finiscila non ci voglio uscire con lui" e gli do un pugno sulla spalla in tutta risposta

"AHIA! Come siamo aggressive. Stavo scherzando" e si massaggia la spalla con un finto muso. So di non avergli fatto male per niente è un armadio questo ragazzo figurati se a scalfirlo sono io.
Iniziamo a cantare a squarciagola quando parte Gasolina di Daddy Yankee. Una cosa che adoro di questo ragazzo è che è la versione maschile di Martha. Come da tradizione anche con lui sto cantando come una matta, mi è sempre piaciuto cantare in macchina e nessuno mi toglierà questa abitudine.

"Quanto manca?" chiedo impaziente dopo 20 minuti di tragitto

"Poco. Siamo quasi arrivati alla via che mi ha lasciato"

"Non potevamo direttamente andarlo a prendere in aeroporto? Oppure poteva prendersi un Uber"

"Carotina non avrai ansia spero" dice ridendo

"Non ho ansia"

"Ti conosco come le mie tasche e so che questa è ansia; cos'hai paura di incontrare qualche ex? E poi volevamo trovare una scusa per vederci e prendere un caffè insieme" dice ridendo sapendo che non ho avuto ex al college

"E in questa rimpatriata cosa centro?" si ho ansia, per me gli anni del college sono stati un inferno un ricordo bruttissimo di quelli che dovevano essere "GLI ANNI PIÙ BELLI DELLA MIA VITA" e invece sono stati rovinati. Spero di non incontrare nessuno che conosco anche se la vedo dura.

"Avanti dovrai conoscere gente nuova e mettere il muso fuori da quel lavoro che nemmeno ti realizza"

"Ehi a me il mio lavoro piace" ribatto

"Si portare caffè al tuo capo, stirargli le camicie ed essere sottopagata. Ti piace? Hai studiato per questo? Hai tantissimo potenziale e lo sprechi in quel posto non ti capisco proprio"

"Questa è semplice gavetta inizi col caffè e arrivi piano piano sempre più in alto" in tutta risposta alza le braccia al cielo. Sa bene che ho sempre la risposta pronta e poi ripeto la stessa cosa da due anni ormai si è anche stancato. D'altronde con questa storia sto convincendo anche me.

"Sarà... siamo arrivati comunque, fammelo chiamare"

Scende dalla macchina e lo sento parlare al telefono. Probabilmente gli stara' dicendo dove si trova cosa che si trovino. Stacca il telefono e poco dopo lo vedo abbracciarsi con questo ragazzo. Da qua non lo vedo bene in volto ma vedo che è vestito elegante ed è alto, molto alto anche più di Santiago anche se di poco. Vedo che si avvicinano.

Non ci posso credere; lo riconoscerei tra mille. Mi si blocca il fiato. È lui, è Lucas.

Ancora non mi ha visto ma tra poco lo farà. Come si può scappare?

Santhiago mi fa segno di scendere e non so se sono in grado dato che mi tremano le gambe. Devo farlo, devo fare l'adulta e far vedere che ho superato la cosa. Santhiago non sa nulla di tutto ciò. Solo Martha è al corrente di tutta la nostra storia d'altronde era li ma gli ho chiesto di non farne parola ad anima viva, perciò non posso fare la figura della scema anche col mio migliore amico.

"Ti presento Amber" e fa per presentarci

"Amber" sembra quasi una domanda la sua

"Vi conoscente voi due?" chiede

"Si vagamente frequentavano qualche lezione insieme" stringo la sua mano e non distolgo lo sguardo dal suo. Non smette di guardarmi ho le mie iridi incastrate con le sue e per quanto lo odio dal profondo del mio cuore non posso non ammettere che è davvero bello. Lo è sempre stato d'altronde

"Andiamo Jason ci aspetta" dice Santhiago oserei dire divertito dalla situazione

NON SCAPPARE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora