Arrivato il momento di prepararsi per la festa. Con un pelo di ansia addosso cerco di convincermi ad andare alla festa. Non è facile per me, soffro di ansia sociale e la paura di essere giudicata ed incompresa dagli altri, soprattutto in un luogo come questo, è molto alta. Allora dopo averci pensato su un po' mi alzo dal letto e prendo dall'armadio un paio di jeans a zampa e una maglia non molto larga di un bel verde chiaro, pettino i capelli e mi do un'ultima sistemata. Mi dirigo poi verso il tetto, faccio qualche rampa di scale ed incontro Marcus che parla con un ragazzo
"Oh eccoti Marti!" Dice il riccio "Lui è uno degli amici di cui ti parlavo"
Getto llora lo sguardo sul ragazzo accanto a lui: ha una cresta di colore verde acceso che lo distingue dalla massa, uno skate sotto braccio ed una faccia sorprendentemente amichevole
"Sono Billy" dice il giovane scrutandomi un po' ma con fare tranquillo
"Martina" rispondo io, per poi lanciare un'altra occhiata allo tavola che porta con sè "Bello skate! Amo andarci anche se non sono il massimo, sono caduta almeno un centinaio di volte" dico con vena ironica. È qui che il suo sguardo prese a brillare e si sciolse
"Davvero?! Non ho mai conosciuto nessuna ragazza che sapesse andarci, pensavo fossero solo una leggenda! Ritieniti come la mia divinità!" Esclama Billy concludendo inginocchiandosi letteralmente ai miei piedi. Scoppio allora in una fragorosa risata, seguita poi dai due ragazzi. Finito di scherzare arriviamo al luogo della festa; mi sembra l'inferno: gruppi di ragazzi che si drogano, ubriacano, ballano e Dio solo sa cos'altro. Mi sono già pentita di essermi infilata qui. Rimango qualche secondo a rimuginare sulla questione e ad ammirare quello che per me è un orribile spettacolo, fino a quando Marcus mi posa con gentilezza una mano sulla schiena vedendo la mia faccia abbastanza turbata e mi dirige verso i suoi amici. Rimango abbastanza scossa da quel tocco, così delicato e inaspettato da darmi un brivido lungo tutto il corpo; cerco però di nascondere l'effetto che ha avuto su di me quel semplice gesto e sposto lo sguardo verso il bancone delle bevande. Marcus mi presenta due ragazzi che distribuiscono dei drink; uno è una specie di punk, con i capelli simili alla schiena di un porcospino e dall'espressione strafottente; non mi convince granché. L'altra ragazza invece è vestita di colori scuri, così come il suo trucco.Ha però degli occhi di un azzurro quasi ghiaccio e un'attitudine gentile
"Ehi bei capelli. Come fai ad averli così lisci? I miei sembrano una foresta!" Dice d'un tratto lei. La guardo stupita: non sono solita ricevere complimenti
"Oh grazie! In realtà uso un semplice shampoo, niente di che" rispondo io
"Mi chiamo Petra, mentre lui è Lex" dice indicando il ragazzo accanto a lei
"Piacere, Martina" rispondo sorridente.
Guardandomi intorno noto di aver perso di vista Marcus. Girando tra le persone getto poi lo sguardo infondo, vicino alla ringhiera. Eccolo di nuovo vicino a Maria. Ma quanto può essere stupido quel ragazzo? Inoltre non lontano c'è anche Chico, il fidanzato della ragazza, con tutto il suo gruppetto. È chiaro che Marcus tentasse il suicidio a questo punto! Sono abbastanza preoccupata per lui ma magari farebbe fatto bene anche a Maria se si fossero innamorati o che so io. Anche se chi sono per parlare di amore? Non so di preciso cosa sia l'amore, anche perchè lo temo. Non voglio arrivare un giorno a vivere o avere una famiglia con qualcuno che ho amato e che poi ho smesso di amare. Sarei colpita da un senso di colpa che sovrasterebbe tutte le altre emozioni.
Mi sforzo ad abbandonare quel pensiero e cercare di non pensarci, per quanto mi è possibile. Decido di mettermi seduta su un muretto e di aspettare che quella festa, che a me appare più come una tortura, finisca. Ad una certa si avvicina anche un tipo per provarci con me, da ubriaco sia chiaro, che puzza terribilmente di alcool. Vedendolo mi domando come sia il suo passato o la sua vita e per un attimo provo pena per lui e dunque rispondo alle sue avance."Vado a prendere un attimo da bere" dico dopo un po' cercando di scappare da quella situazione. Mi sento subito osservata, ma capisco subito che non era quel tizio a guardarmi:mi volto e vedo Marcus scrutarmi da lontano e nel frattempo buttare giù l'ennesimo bicchiere. Sembra che regga bene l'alcool però, dato che era lì da circa tre quarti d'ora e ancora non dava di matto. Allora mi avvicino a lui
"Marcus io vado, quello ci sta provando e puzza troppo per i miei gusti! " gli dico io
"Ahaha certo va bene" risponde lui.
Rimango a guardarlo qualche secondo: era possibile che avesse bevuto così tanto e stesse bene? Questo ragazzo mi spaventa
"Scusa ma non hai bevuto un po' troppo per essere così lucido?" chiedo curiosa
"Ho bevuto cose ben peggiori di questo analcolico sai?" Dice divertito "Pensavi mi ubriacassi eh? Invece ho pensato a diventare un ragazzo modello: mica una casa editrice produce i fumetti di un drogato!" Esclama ironico facendomi l'occhiolino
"Non so quanto crederti ma va bene" rispondo divertita, per poi girarmi e andarmene sempre con quella strana sensazione di avere addosso gli occhi scuri di Marcus.
SPAZIO AUTRICE: Ciao! Grazie per aver letto questi pochi capitoli della mia storia. Spero tanto vi stia piacendo la storia perché ci sto mettendo davvero il cuore. Se così fosse la chiedo di lasciare una stellina ed un commento. Grazie tante a chiunque sia arrivato qui💝💝🫂
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Out of the darkness-Marcus Lopez Arguello
FanfictionMartina è figlia di un caro amico del Maestro Lin, preside della scuola per assassini King's Dominion. Il padre della ragazza, sotto l'influenza di Lin, la manda in quella scuola per addestrarla alle arti mortali. Lei però non è d'accordo e l'ultima...