2. Sogni

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È passato un giorno dal mio incontro con quello strano ragazzo che, per quanto tale, mi ha un po' rallegrata almeno. Passeggio per il corridoio quando ad un tratto vedo proprio Marcus venire verso di me. Ha uno sguardo decisamente più cupo e pesante del giorno precedente, cosa che mi preoccupa all'istante.
Ha un grosso taglio sul naso, un taglio che ieri non aveva. Cosa è stato in grado di combinare in un giorno?

"Oi Marcus, che ti è successo? Che hai fatto al naso?" Chiedo allora io

"Non avevi tanto torto quando dicevi che non riesci a fare amicizie qui sai?! Stavo parlando con una ragazza, Maria, ma il suo ragazzo è un pazzo psicopatico e si è ingelosito al punto da darmi appuntamento per ammazzarmi!"

Lo interrompo subito, spero solo di aver capito male

"Aspetta, il fidanzato è quel ragazzo di nome Chico?" Spero per lui che non abbia beccato al primo colpo il peggiore assassino della scuola. Purtroppo più per lui che per me, distrugge subito le mie speranze

"Si è lui! Il problema è che la sua ragazza è ancora peggio! Oggi è venuta da me con un occhi nero e così, dato che dovevo già battermi con Chico,sono andato subito da lui. Per fortuna non è successo nulla di grave. Il punto è che poco fa ho incontrato Maria e l'occhio nero era sparito. Indovina? Era una falsa, perchè voleva che io uccidessi il suo ragazzo!"

"Ti sei messo contro un pezzo grosso Marcus, mossa sbagliata per un novellino" dico allora io cercando di sdrammatizzare qualcosa di più che tragico

"Lo so, lo so, ma non potevo fare altrimenti. Quello stronzo la maltratta dalla mattina alla sera! Che altro avrei dovuto fare?"

"Non hai tutti i torti" rispondo

Ci accasciamo sul pavimento e rimaniamo un po' in silenzio. Dopo alcuni minuti estrae il suo amato quadernino e me lo pone

"Guarda, ho pensato a quello che hai detto tu e questo è il mio primo schizzo per il mio fumetto" dice energico aspettando una mia risposta. Allora lo guardo e rimango davvero sorpresa: è bravissimo a disegnare.

"È proprio bello Marcus, mi piace molto! Potrebbe portarti grandi cose in futuro."

Alza la testa e così facendo, notola sua mente cercare di immaginare un futuro migliore del suo presente e del suo passato, e sembra ci stia riuscendo a giudicare dalla luce che emanano i suoi occhi scuri

"Magari, non sai quanto lo vorrei... tu che vorresti fare una volta uscita da qui?" Chiede curioso

"Mi piacerebbe diventare costumista, oppure qualcosa del genere, nel campo dei vestiti. Andavo in una scuola di moda prima di venire qui" dico malinconica; quanto mi manca la mia vecchia scuola.
"Facevo quello a scuola: cucivo, progettavo abiti e studiavo i materiali e le stoffe. Mi piaceva davvero un sacco"

"Ti ci vedo sai?" Dice lui con un sorrisetto. Sorrido a mia volta. Restiamo a guardarci qualche istante, entrambi consapevoli di aver trovato una persona compatibile con il nostro io. Avebbiamo trovato un amico l'uno nell'altro.

"Sai oggi fanno una festa sul tetto. So che non sei il massimo con le nuove conoscenze ma ti andrebbe di venire? Ti farei conoscere i miei amici, ti assicuro che ti piacerebbero, sono ragazzi simpatici che non si vantano troppo di loro stessi, lo prometto" dice concludendo la frase con la mano sul petto. Rifletto qualche istante, poi rispondo.

"Va bene dai, faccio questo sforzo"

"Grazie! Sono contento. Ci vediamo dopo allora che così ti presento agli altri!" Dice entusiasta

"Ok, a dopo riccio" dico io per poi sorridere e tornare in camera mia.

SPAZIO AUTRICE:Ciao a tutti, questo è il secondo capitolo. Fatemi sapere se la storia vi piace lasciando una stellina oppure commentando. Grazie a chiunque stia leggendo perchè state esaudendo pian piano un mio piccolo sogno💝💝⭐

Out of the darkness-Marcus Lopez ArguelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora