4. Abneganti

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"Cos'hai? è tutto il viaggio che sei in silenzio" - chiede Carol mettendo il suo braccio attorno al mio collo.
- "sono stanca"
"non mentire! odio le bugie" - alza gli occhi al cielo.
Non posso dirle la verità, mi fido di lei, ma fino ad un certo punto. Non so molto sui divergenti quindi non è il caso dirglielo.
- "non mi va di parlarne ora"
"va bene, so che non dovrei dirlo ma non riesco a trattenermi! Il risultato del mio test è candida! Ovviamente"
Era ovvio.
- "sono contenta per te!"
Io viaggio continua e lei continua a raccontarmi del suo futuro e di cosa farà quando sarà una candida. "siamo arrivati" dice l'autista.
- "stasera andiamo alla capanna?"
"ovviamente" - mi dice abbracciandomi.
- "a dopo"
Stasera andrò a mangiare da Miriam, per l'ultima sera.

- "Miriam! vieni ad aprirmi!"
"sorellina!" - dice abbracciandomi dopo aver aperto la porta - "sembri sconvolta, tutto bene?"
- "sono molto stanca"
"vuoi dormire qui? almeno ti riposi meglio senza le grida...vabbè lo sai" - dice imbarazzata.
- "no, è l'ultima sera, vorrei passarla un po' con loro"
"ultima sera? te ne vai?"
- "si, ceh non lo so, ancora non lo so"
"entra dai parliamone dentro, se no la cena si fredda"
Brodo con patate e carne arrostita. Stasera mi tratta bene!
"ciao Maddy" - dice Justin, il suo compagno.
- "ciao J! come va? dov'è Ruby?"
Ruby è la loro figlia, mia nipote, di 1 anno.
"dorme, è pacifica come suo padre" - ride.
Mangiamo e chiacchieriamo allegramente, ignorando la selezione di domani.
- "grazie davvero era tutto squisito!"
"sono felice che ti piaccia, Justin mi ha aiutato a grigliare la carne, mentre la zuppa l'ho preparata con le mie mani"
- "ora devo proprio andare, sono stanchissima"
"va bene ti accompagno alla porta.
- "ciao J! stammi bene, tratta bene mia sorella" - dico ironicamente nascondendo la mia malinconia.
Io e Miriam ci incamminiamo verso la porta ma una volta uscite la sua espressione si fa cupa.
"Fallo, vai via, e non tornare più"
Cosa? Che intende?
"Non fare il mio errore...io amo Justin e ho mia figlia Ruby, ma la mia vita non è questa, o almeno quella che avrei voluto. Io voglio aiutare le persone, e non limitandomi ai pacifici. Vorrei poter aiutare tutti, esclusi compresi (che gioco di parole). Non sei una pacifica, lo vedo bene"
- "vorrei ma-"
"ma niente! Ci penso io a Mike e Mable, non sono una tua responsabilità"
- "nemmeno una tua!"
"a me piace aiutare gli altri e prendermi cura di loro, compresa tu. Il mio ultimo atto di aiuto nei tuoi confronti sarà quello permetterti di andare via"
Il volto mi si riempie di lacrime.
"sarei egoista a scaricarti la responsabilità di papà non trovi?" - sorride amaramente.

Per gli Abneganti l'egoismo è l'errore più grande della natura umana: lo ripudiano e si dimenticano completamente di loro stessi per mettersi al servizio degli altri. Proprio come Miriam ha sempre fatto. È solo attraverso l'altruismo che si può perseguire l'ideale della pace, pace che i pacifici fingono, mascherandola con la felicità. Cose come chiacchierare, guardarsi troppo allo specchio o acquistare oggetti di lusso sono completamente proibite per un Abnegante. Per questo di solito sono molto quieti e silenziosi, remissivi, odiano attirare l'attenzione su loro stessi e per questo il loro colore distintivo è il grigio, che permette loro di non essere notati e sono felici solo aiutando gli altri. Non smuoverò mai Miriam dal volermi lasciar andare. Il suo scopo personale è servire gli altri.

- "Ma voi..."
"La fazione prima del sangue...dicono sempre così ma secondo me è la felicità che va messa prima! La tua felicità nell'essere libera, la mia felicità nel rendere gli altri felici, la felicità di Mike e Mable nel giocare senza papà intorno, la felicità di mamma nel poter essere tranquilla e la felicità di Mason nel poter studiare. La felicità prima del sangue, la felicità prima di tutto!"
Il suo discorso viene interrotto da un mio caloroso abbraccio disperato.
"durante ogni, e dico ogni, spedizione verrò a trovarti, ovunque deciderai di andare"
- "ti voglio bene Miriam"
"anche tu" - dice baciandomi la fronte - "ora vai su, sicuramente Carol ti starà aspettando".
Non sono abituata agli addii. Non ci sono mai state persone a me care che abbiano cambiato un fazione. Se la sensazione orribile che sto provando riguarda l'addio, allora si, odio gli addii.
Cammino verso il nascondiglio. Questa serata dovrà essere perfetta. Non ho intenzione di essere triste. È l'ultima sera che passerò con Carol. Arrivo alla capanna e la trovo a braccia conserte che picchetta un piede.
"sei in ritardo! come sempre d'altronde" - dice nervosa.
- "scusami, mia sorella mi stava salutando"
"ti sei decisa quindi?" - un sorriso le invade il volto.
- "già, non so dove andrò ma sicuramente non rimarrò qui"
"vieni con me! anzi no, non sei una candida, affatto" - ride.
- "hai ragione" - ridiamo entrambe.
"hai un idea?"
- "escludo candidi e pacifici, mi rimangono abneganti, eruditi e intrepidi"
"escludi anche gli eruditi, tu ami studiare ma non quanto aiutare gli altri e correre libera, ho sentito che gli intrepidi saltano sui treni, IN MOVIMENTO in continuazione" - il modo in cui scandisce l'ultima frase rende l'idea della situazione.
- "sono pazzi!"
"già! gli abneganti, se le voci che girano sono false, sono delle brave persone"
- "quali voci?"
"non hai sentito il ragazzo dei candidi che parlava oggi? ha detto che rubano il cibo per tenerselo per loro! non è l'unico a pensarlo, anche Mason lo
dice e inoltre ho sentito tua madre parlare con Jeanine riguardo la situazione"
Jeanine. Jeanine Matthews non mi piace affatto. Sento che di lei non ci si può fidare. Se la falsità è l'inganno avessero un volto sarebbe proprio il suo. È una donna alta, leader degli eruditi. Colta e furba. Con dei capelli biondi quanto quelli di Carol.
- "non ci credo, secondo me sono delle brave persone. La gente deve sempre vedere il male negli altri"
"chissà, forse. Dicono anche che il loro leader, Marcus Eaton, picchiasse suo figlio Tobias"
- "e suo figlio che dice?"
"non si sa nulla di lui, ne dove sia andato. A noi piccoli non è permesso sapere in che fazioni sono finiti i trasfazione"
- "trasfazione?"
"ma tu non sai proprio nulla! gli eruditi non fanno proprio per te" - ride - "i trasfazione sono quelli che a 16 anni scelgono una fazione diversa da quella in cui sono nati, è facile"
- "ha senso" - sorrido.
"senza di me chi ti spiegherà queste cose?"
- "nessuno..."
"chissà magari te lo spiegherà il tuo futuro ragazzo!"
- "carol ma che stai dicendo!?" - mi compro la faccia imbarazzata.
"già lo immagino. Biondo, occhi scuri, un po' bassetto e bruttino per bilanciare la bellezza degli occhi e i capelli-"
- "smettila" - la colpisco con un cuscino ridendo.
"che c'è! mica vorrai rimanere santarellina a vita!"
- "ma nemmeno fidanzarmi con un goblin!"
"dai scherzo su, sarà un bellissimo principe, un po' pazzo perché deve tenerti testa, ma gentile"
- "va già meglio" - ridiamo.
"mi mancherai tanto"
- "anche tu" - l'abbraccio.

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