Mi volto verso gli intrepidi e comincio a camminare mantenendo il contatto visivo con Beatrice Prior. Non la conosco. Ma al pensiero che lei sia lì, mi sento più tranquilla.
"Madison!" - sento le urla di mio padre che soccombono ad eco nella stanza facendo tacere tutti.
Lo ignoro e non lo guardo. A dire il vero non guardo nemmeno Carol, o il resto della mia famiglia. Non ne ho il coraggio. Continuo a camminare.
"Madison! Bastarda! Traditrice!" - urla mio padre.
Beatrice mi guarda spaventata. Spaventata per me, in quanto mio padre si alzò e stava camminando a passo svelto verso di me. Comincio ad aumentare anch'io l'andamento della mia camminata ma vengo fermata quando la mia treccia viene strattonata all'indietro. Non faccio in tempo a vedere chi è che mi ritrovo stesa a terra con un pugno sul viso. Dolore ma non abbastanza da farmi perdere i sensi. Vedo mio padre trascinato da due intrepidi fuori dalla sala. Vedo il suo labiale ma non sento le sue parole. Mi deve aver stordita un po'. Così goffamente mi rialzo e chiudo la mano destra in un pugno lasciando fuori solo l'indice e il medio. Alzo la mano con un segno di pace, e con il sangue che mi fuoriesce dal naso lo saluto con un sorriso a trentadue denti.
"Troia!" - mi urla mio padre.
Gentile. Una mano si appoggia sulla mia spalla così mi volto.
"Stai bene?" - mi dice un intrepido passando un pezzo di stoffa per il naso.
- "mai stata maglio" - rispondo con un sorriso.
Il peggio è passato e mi siedo tra gli intrepidi che mi accolgono con un benvenuto. "Benvenuta tra gli intrepidi" , "benvenuta!".
Rimango lì con loro fino al termine della cerimonia.I nomi finiscono e tutti si alzano. Intrepidi per primi. Mi volto per cercare la mia famiglia un ultima volta ma inutilmente. Usciti dal palazzo tutto iniziano a correre come dei pazzi. Corrono e corrono, così mi limito a copiarli.
Per tutta la corsa mi domando continuamente se la scelta che ho fatto sia stata la migliore. Ma in ogni caso, non si torna indietro. Iniziano ad arrampicarsi sulle traverse delle sotto strutture dei binari sospesi su un ponte. Sono brava ad arrampicarmi sulle balle di fieno, ma non è la stessa cosa, eppure con molta facilità riesco ad arrivare in cima in messi ai binari. I figli degli intrepidi se la ridono guardando i trasfazione che li imitano. Improvvisamente vedo Beatrice Prior, che mi sorride così mi avvicino a lei.
- "ciao" - le dico timidamente.
"ciao" - mi risponde affannata.
Si vede che non è abituata alla corsa.
- "Io sono Madison, ormai ex-pacifica" - dico mostrando i miei vestiti.
"Io Betrice, ex-abnegante" - risponde con una piroette.
Le nostre chiavette vengono interrotte alla vista di un treno correre a bassa velocità verso di noi. Lo guardiamo con ammirazione finché non notiamo il resto della gente correre in direzione opposta al treno, così li seguiamo. Le porte del treno si aprono e con difficoltà lo inseguo e ci salgo sopra afferrando poi la mano di Beatrice per aiutarla a salire.
Ci appoggiamo con le spalle alla parete del vagone urtando contro una ragazza con un completo bianco. Continua a respirare con l'affanno per la fatica.
- "scusa" - le chiedo a disagio.
"accidenti" - dice la ragazza ansimando - "Sono Christina"
"Beatrice"
- "Madison"
"come va il naso?" - domanda - "ho visto la scena prima, mi dispiace, deve essere un vero coglione"
- "già, è mio padre. Ma mi ha fatto solo un graffietto" - rispondo con un occhiolino.
"è una mia impressione, o cercano di ucciderci?" - dice ironicamente Christina
"si" - risponde Beatrice ridendo.
"La fazione degli Intrepidi è formata da coloro che rifiutano la codardia e lo giudicano il più grande problema della società. La risposta a tutti i problemi consiste dell'affrontare le proprie paure e comportarsi con coraggio" - dice una ragazzo con un viso dolce vestito di blu. Un erudita - "Si allenano tutto il tempo per preparare il loro corpo a combattere e si mettono costantemente alla prova con ogni tipo di sfida. Ai membri e agli iniziati degli Intrepidi è permesso di salire sul treno che attraversa la città senza aspettare che questo si fermi: salgono e scendono dal treno in movimento, spostandosi così dal loro quartiere generale a quello delle altre fazioni" - continua.
- "scendono hai detto?" - domando confusa.
Il ragazzo mi fa un occhiolino per poi riprendere a parlare: "Generalmente si occupano della difesa del confine, della sicurezza cittadina, di tatuaggi e produzione di armi ma nonostante siano la fazione più incline alla guerra, gli Intrepidi hanno un rapporto molto neutrale nei confronti della altre fazioni." - dice per poi allontanarsi.
"carino" - dice Christina ridendo.
Riprendo a stare con Beatrice e Christina e continuiamo a chiacchierare per conoscerci bene e avevo avuto una giusta impressione su Beatrice, è davvero simpatica, e la stessa cosa vale per Christina, credo che mi troverò molto bene con loro."preparatevi!" - dice una donna intrepida adulta.
"Salta! Salta!" - urlano dei ragazzi gettandosi dai vagoni.
Beatrice si affaccia dagli sportelli per capire la situazione.
"stanno saltando!" - esclama.
"cosa!?" - domanda Christina incredula sporgendosi anche lei come Beatrice.
Carol aveva ragione. Sono pazzi, penso ancora seduta al lato del vagone.
"e se uno non salta?" - domanda un candido alto dai capelli bruni che trema dalla paura. Non credo che abbia la stoffa per essere un intrepido. Sembra più un piagnucolone.
Subito riconosco il suo amico della medesima fazione. L'arrogante di ieri. Durante la cerimonia ero così in ansia che non mi sono accorta che avesse scelto intrepidi.
"tu che dici?" - gli risponde ridendo - "diventa un escluso, buona fortuna Al" - dice dandogli una gomitata provocatoria.
Quindi il piagnucolone si chiama Al. Potrebbe stare per Alexander, Alan o Alvin.
"Albert puoi farcela" - si ripete a bassa voce il ragazzo.
Riposta ottenuta. Il piagnucolone senza un minimo di stoffa per essere un intrepido si chiama Albert.
- "ragazze io vado, non abbandonatemi e saltate anche voi!" - dico con un occhiolino per poi prendere la rincorsa con le spalle al muro e lanciarmi di capofitto giù dal treno. Atterro sul tetto di un edificio, dopo essermi rotolata, a quattro zampe sbucciandomi gomiti e ginocchia. Mi accorgo della presenza del candido arrogante affianco a me che è rimasto sdraiato con la schiena sulla ghiaia del soffitto che con la mano si copre gli occhi dal sole.
"che dolore" - esclama sbiascigando. Dopo poco si volta verso di me accorgendosi che mi sono soffermata un po' a lunga ad osservarlo.
"e tu che hai da guardare?" - mi dice nervoso.
Senza rispondergli sbuffo e mi alzo appoggiando un piede sulla sua mano per infastidirlo.
"ahia stronza!" - dice stringendosi la mano con l'altra. Mi limito a ridere di sfuggita. Riprendo coscienza della situazione e mi giro cercando Beatrice e Christina che sono a terra a ridere così mi avvicino a loro.
- "ce l'avete fatta!" - esclamo contenta.
"non ci sottovalutare ragazza pacifica" - dice Christina scherzando porgendomi la mano per aiutarla ad alzarsi.
"ricevuto" - sorrido aiutandole entrambe a rimettersi in piedi.
Gli intrepidi sono folli! Sento che mi troverò bene qui con loro. Sono tutti vestiti di nero, al contrario di me, e hanno tatuaggi e piercing e alcuni di loro hanno anche dei colori di capelli particolari.
"Statemi a sentire" - esclama un uomo alto e muscoloso con i capelli rasati lateralmente e il ciuffo portato all'indietro con il gel. Ha il collo ricoperto di tatuaggi a strisce che fanno immaginare il continuo al di sotto dei vestiti neri che indossa. Sopra il sopracciglio ha due microdermal neri sulla tempia che ricordano due borchie.
"Io sono Eric, uno dei vostri capi" - continua minaccioso- "per entrare negli intrepidi, questo è l'ingresso" - dice mostrandoci un fosso all'interno di un palazzo distrutto - "e se non avete il fegato di saltare, il vostro posto non è tra di noi"
"cosa c'è sul fondo? acqua per caso?" - domanda il ragazzo erudita che Christina trova carino.
"lo scoprirete" - risponde Eric - "o forse no" - ghigna.
"Abbiamo appena saltato. Dobbiamo farlo di nuovo?" - ci sussurra Christina.
"Qualcuno deve cominciare. Chi va per primo?" - domanda Eric sbadigliando.
Tutti si guardano attorno, me compresa, cercando o sperando che qualcuno si offra.
"Vado io" - dice Beatrice rompendo il silenzio.
- "sei impazzita?" - le bisbiglio.
Ma lei mi ignora facendosi spazio tra la folla. Si posiziona davanti al cornicione e per comodità si toglie la giacchetta che indossava.
"si rigida toglitela" - dice l'arrogante candido - "no rimettitela!" - si corregge sarcasticamente facendo ridere i suoi compagni.
Lei mi ignora e goffamente si arrampica sul cornicione. Rimane un po' a fissare il fosso, spaventata da ciò che vede di sotto.
"Entro oggi" - insiste Eric.
Così senza pensarci troppo su lancia.
Corro verso il cornicione per lo spavento e non la vedo più. C'è solo un grande buco buio.
"oh la seconda volontaria" - dice Eric ridendo.
- "no beh, io ecco" - rispondo spaventata.
"miss carotina ha deciso di seguire la sua amica" - dice il candido.
Ha sempre da ridire quel coglione?
- "se tu non hai le palle per farlo qualcuno dovrà scendere no?" - gli rispondo con un occhiolino per poi salire sul cornicione.
"vuoi essere spinta o riesci a sbrigarti?" - mi dice Eric con un ghigno.
Se Beatrice ci è riuscita posso farlo anche io.
- "no grazie" - urlo buttandomi di sotto.
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Divergent - Amity
Fiksi PenggemarMadison Reyes, è una ragazza figlia di Johanna e Dave Reyes, e terza di 5 figli. Insieme alla sua famiglia vive nella periferia di Chicago, non la città americana che tutti conoscono. In questa storia Chicago è proiettata in un futuro distonico che...