La cena stava andando alla grande e stavamo ridendo da due ore, era tutto così divertente e spensierato.
"marti sei tutta sporca" mi disse marco presi un tovagliolo e mi pulii intorno alla bocca.
"mi spieghi come cazzo ci é arrivato il pomodoro in fronte" disse poi di nuovo e rise facendo ridere pure me che presi la telecamera del telefono e notai da li di essere veramente tutta sporca.
"mangiare senza sporcarsi non é il mio forte" dissi pulendomi.
"neanche il mio" disse jack con tutta la maglia sporca di sugo, tutti ridemmo troppo.
"siete due imbecilli" disse gin tra le risate.
"marti non ci capisco sti qua" affermo jack che si alzo dall'altra parte del tavolo e venne a sedersi di fianco a me nel posto vuoto lasciato da huda che era uscito a fumare con dario.
"infatti non ci meritano" risposi appoggiandomi alla sua spalla
"siamo troppo per voi bastardi" disse lui contro tutti che morivano dalle risate facendoli morire ancora di più.
"vado a fumare" informai tutti appena tornarono la coppia amorosa, mi alzai dal tavolo presi le mie sigarette e uscii.
L'accendino era nella tasca fortunatamente, lo schiaccia e nulla, non faceva fiamma.
"no vabb non ci posso credere" sbuffai
lanciandolo e sedendomi nulla sedie."tieni" disse qualcuno porgendomi l'odioso oggetto
"sei il mio salvatore" dissi prendendolo e ringraziando il ragazzo che per la terza volta mi aveva aiutato, era sempre pronto a controllare ogni mia mossa e quando qualcosa mi andava male lui era li ad aggiustarla, ieri sera, ancora non lo ringraziato abbastanza per il bellissimo gesto.
"mi sei sempre in debito ricordatelo" disse solamente mentre cercai di dare fiamma alla sigaretta, prese l'appiccio e la inizia ad godermela.
"vuoi un tiro" chiesi al ragazzo che guardava il vuoto seduto nella sedia, era molto pensieroso quella sera.
"si grazie" disse prendendomela dalle mane e iniziando a fumarla anche lui.
Lo guardavo, mi incantavo nella sua bocca quando essa faceva uscire il fumo e mi incantavo nei suoi occhi che mi illuminavano la serata. I suoi capelli spettinati li stavano un incanto e la pelle morbida, molto bianca dava al tutto un chiusura, erano così belli i suoi colori mi trasmettevano spensieratezza.
"perché mi fissi" mi chiese beccandomi in fragrante, subito mi girai e ripresi la mia sigaretta lui rise ed iniziò a fissarmi pure lui.
"non ti fissavo, guardavo solo come erano belli i tuoi colori" dissi togliendomi l'imbarazzo, che down, come potevo aver detto una cosa del genere, mi morsi la lingua dalla figura.
"sai che pure io mi perdo spesso a guardare i tuoi" mi confesso facendomi passare di poco l'imbarazzo ma una sensazione strana mi sfiorò la schiena e si fermò nella basso ventre, lo stomaco mi si rigirava dentro e la adrenalina riempi il mio corpo.
"lo noto" dissi io cercando di togliere questa situazione di merda.
"non vantartela ora eh" disse lui ridendo dandomi una piccola spinta, ridemmo insieme e le nostre risate piene di gioia si mescolarono, la mia dolce e la sua forte.
"entriamo?" chiesi spegnendo la sigaretta nel porta cenere, lui guardava le stelle.
"io rimango qua a guardare le stelle" disse non togliendo lo sguardo dalla spettacolo d'avanti ai suoi occhi.
"ti faccio compagnia"
"sai perché il mio nome d'arte é caph?" mi chiese non distogliendo la sua attenzione, si lo sapevo benissimo amavo le stelle e le conoscevo bene tutte ma feci finta di no preferivo avesse raccontato tutto lui.
"per la stella beta di cassiopeiae conosciuto come caph, é una stella della costellazione di Cassiopea, é bianca- gialla ed é una stella doppia, mi ha sempre affascinato al massimo questa stella ed ho deciso di battezzarmi con il suo nome" mi racconto in breve, sapevo già tutto ciò che diceva ma sentirlo spiegare era così bello, non ne capivo il perché.
"che cosa bella" affermai affascinante dal suo amore verso questa stella, erano un amore pure si vedeva che questo ragazzo aveva un cuore grande.
"hai freddo?" mi chiese quando iniziai a tremare
"si tanto, ma mi piace stare qua fuori"
Amavo stare fuori in giardino a guardare le stelle, a Milano andavo sempre sopra il tetto di casa mia e le guardavo incantata, poi mi addormentavo fuori al fredda ma con una visuale stupenda.
"vieni qui" disse facendomi spazio nella sua sedia-sdraio, mi appoggiai a lui che teneva le braccia aperte con una mano cerco di scaldarmi e con l'altra prendeva la coperta.
Rimanemmo coccolati a guardare le stesse fin alla chiusura dei miei occhi, lui era tutto ciò che a Milano mi rendeva felice, era l'insieme di ciò che mi faceva combattere la noia, era speciale e lo avevo capito nonostante la poco conoscenza. Non mi era mai capitato di aver stretto rapporti così speciali in poco, da lui ero protetta. Era il mio rifugio.
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Eii nuovo aggiornamento, ho avuto difficoltà con questo capitolo, ancora non ne sono soddisfatta per nulla ma dovevo aggiornare era troppo che non lo facevo.Spero vi sia piaciuto anche se piccolo.
BACI BACI💜
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Per non sentire la noia ~caph
ChickLitUna ragazza con una vita perfetta dal nulla si trova a dover combattere con la noia della perfezione e decide di cambiare vita, come farà nella piccola cittadina di empoli a trovare la felicità? Grazie alla sua amica fidata huda che le farà conoscer...