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"solo una valigia?" mi chiese Huda mentre scesi dal treno dopo 3 lunghe ore di viaggio.

"ma sei down, le altre me le sono fatte spedire" dissi poi abbracciando, la strinsi con tutte le forze per avevo, mi era mancata molto.

"ok così mi uccidi, staccati" disse facendo la solita anaffettiva.

Poi ci dirigemmo alla macchina del suo amico che ci avrebbe portato a casa sua, mi avevo proposto per un po',finché non trovo casa, di vivere da lei.

"lui é ghera, il nostro taxi personale" disse presentando il suo amico che aveva il viso un po' esausto.

"piacere martina" dissi allungandogli la mano lui ricambio.

"piacere Gherardo" mi informo del suo vero nome e salimmo nel camioncino.

In poco arrivammo a casa della mia amica, scendemmo salutando e io ringrazia il ragazzo super positivo che per tutto il tragitto mi aveva solo che parlato bene della vita qua.

"com'é? ti piace?" chiese la ragazza impaziente di sapere la mia risposta mostrandomi casa sua, si era creata tutta da sola una vera bella casa devo dire, molto nel suo stile.

"mm potevi fare di meglio" la presi in giro poi meritandomi un pugnetto nella spalla.

"scherzavo pupa, spacca molto devo dire" continuai dicendole la verità di ciò che pensavo.

Poi mi portò in una camera, era molto vuota: tutta bianco con un letto al mezzo, l'unica cosa bella era il divano attaccato alla finestra come nei film. Tutto questa mi trasmette le emozioni giuste cose che a Milano non succedeva mai.

"é spoglia mi dispiace ma non avrei mai pensato di avere ospiti così nobili, mia signora" disse prendendomi in giro poi facendo un inchino.

"grazie serva" continuai il gioco.

"dai metti tutto apposto e dagli le tue vibes poi andiamo che ti faccio conoscere il collettivo" mi informò la ragazza uscendo dalla stanza.

Mi aveva parlato molto di questo collettivo di cantanti, sia lei che ghera, che era il loro manager, nel tragitto hanno messo in sotto fondo delle loro canzoni e devo dire molto belle.

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"marti hai fatto?"chiese huda bussando entrando poi senza permesso nella camera.

"sisi andiamo" dissi mettendo il gloss poi presi la borsa e misi tutto dentro.

Uscimmo da casa e ci dirigemmo a piedi al così tanto amato bunker, il loro posto di ritrovo.

"quanto ci vuole?" chiesi dopo due passi, odio camminare mi piace solo quando in sotto fondo ce la musica che metto nelle cuffie.

"poco, smettitela di lamentarti" mi sgrido la ragazza.

Avevo ragione era vicino il seminterrato quindi in poco arrivammo, busso ed ad aprirci venne un ragazzo con la pelata colorata.

"ciao huda, tu sei?" saluto la ragazza poi si concentrò sul capire chi fossi.

"martina" gli tolsi il dubbio

"piacere erin huda ci ha parlato di te, entrate" disse poi spostandosi lasciando libero il passaggio.

"ciao huda ciao marti" disse ghera venendo a salutarci con un bacio nella guancia, huda saluto tutti poi mi presento hai ragazzi.

"marco" si presento per ultimo e subito qualcosa in lui mi colpi, credo gli occhi di ghiaccio fortissimi ma anche i suoi capelli così strani e spettinati.
Poi mi presentai all'unica ragazza oltre me e huda. Era molto nello stile dei ragazzi, veramente bella e dolce.

"marti sei di milano?" mi chiese un ragazzo con i capelli lunghi credo si chiamasse pietro.

"si" risposi solo mi sentivo in imbarazzo, non ho mai conosciuto così tante persone.

"com'é la? io vorrei tanto andarci a vivere" mi chiese poi di nuovo

"bella tanto bella ma noiosa" dissi solo facendo arrivare il messaggio di ciò che secondo me era quella metropoli.

Tutti iniziarono a parlare e io li guardai curiosa di conoscere ogni loro carattere. Volevo fare la psicologa da grande e quindi capire l'anima di una persona per me era un hobby, anche solo da come si vestiva capivo tutto della sua vita, poche volte mi sbagliavo.

"tu fumi?" mi chiese Andrea

"si"

"cazzo non ti faceva da una che fumava" disse lui accendendosi una sigaretta.

"infatti non ho mai preso il vizio di fumare per fortuna"

"una ragazza per bene" disse lui dandomi un aggettivo, mi fece male perché odiavo quel aggettivo mi perseguitava, non ero affatto così anzi ero il contrario ma la timidezza prendeva sempre la meglio.

"si una ragazza proprio per bene" disse huda ridendo, solo lei conosceva tutto di me ogni mi minima cazzata.

"cosa ci nascondi marti" disse poi Duccio ridendo a sua volta anche lui.

"mmm tante cose" dissi ironica unendomi alle loro risate.

"vabbè comunque fategli ascoltare qualcosa raga" disse huda hai ragazzi e jack mi accompagno insieme a marco nello studio.

"questa si chiama 'sparisci' e la cantano marco ed erin" disse jack facendo partire la canzone.

Inizio con una voce dolce, molto squillante poi continuò con una nuova voce più profonda, la canzone divento molto più simile a un freestyle. Era un insieme di stili, poteva far piangere e far ballare, era tutto così stra mega versatile. Mi piacciono veramente tanto.

"devo dire spacca tanto" mi complimentai con i ragazzi per il loro lavoro.

"tra un po' di giorni dovrebbe uscire il nuovo album, ci manca solo di finire una canzone" mi informo marco che tutto il tempo era stato zitto a fissarmi.

"non vedo l'ora di ascoltare tutto" gli dissi e vidi i loro sorrisi crescere nel volto, non avevano molto fama si vedeva lo faceva per hobby non come lavoro.

"come ti é sembrata?" mi chiese erin quando tornammo di la, tutti erano seduti e parlavano solo lui si concentro del nostro ritorno.

"veramente bella adesso inizio a impararmele" dissi al ragazzo e i suoi occhi si riempirono di gioia, si vede che ci teneva più di tutti a questo lavoro.

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"marti andiamo?" mi chiese huda mentre tutti stavano giocando o a scacchi o alla play.

"va bene, sono un po' stanca" dissi alla ragazza poi salutammo tutti e ci incamminiamo verso casa

L'aria fredda iniziava a farsi sentire e l'inverno nasceva, ormai dicembre era vicino come tutte le schifose feste di famiglia che tutti amano.

Fin da piccola ho sempre odiato il natale, lo passavo sola con la domestica Charlotte, i regali erano tanti ma tutti unitili senza emozioni. Charlotte pero mi aiutava tanto a migliorare le giornate noiose di dicembre fin quando essa non morì, venne investita il giorno di Natale mentre tornava alla nostra dimora. Da li in Natale diventa il giorno più brutto e noioso di tutta la mia vita, tutta la felicità che lei mi trasmetteva durante le feste non c'era più e rimasi sola.

"amore vado subito nel letto, notte domani parliamo" disse huda appena mettemmo piede in casa mi lascio un bacio nella guancia e corse in camera sua.

Io riempi un bicchiere d'acqua presi le medicine e poi andai in camera sfinita a buttarmi nel letto.

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Scusatemi se ho postato solo ora ma non mi convinceva il capitolo per nulla.

Ditemi qualsiasi cosa pensate mi aiutereste a migliorare al meglio la storia.

Marti sta legando con i ragazzi come andrà a finire?

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Per non sentire la noia ~caphDove le storie prendono vita. Scoprilo ora