Il viaggio in treno era tranquillo, alle sette di sera tornò la fame, Rachel si preparò a mangiare il secondo pasto preconfezionato. Già che c'era tirò fuori anche le bottiglie di bibite regalategli dal supermercato.
Il signor Goodman vide il contenuto delle bibite e riprese Rachel prima che le bevesse: «Non puoi bere quelle. Niente tè, niente caffè e niente bevande al ginseng.»
«Perché?»
«Alzano la pressione del sangue. Il succo d'arancia e quello all'ananas vanno bene. Il resto lascialo.»
Rachel ripose ciò che non avrebbe bevuto dentro il suo trolley e insieme al suo pasto bevve solo dell'acqua.
Fuori dal treno si era fatto buio, a volte, Rachel poteva vedere le luci delle città o dei piccoli paesi che il treno attraversava, ma per la maggior parte del tempo era tutto buio.
In un momento di silenzio, Rachel si ricordò di due messaggi che aveva ricevuto quella mattina insieme alle email, non li aveva letti presa da altre cose.
*** *** ***
Chat1
8.30 a.m.
Barbara: Ciao Rachel, ho saputo che hai deciso di lasciare la scuola. È davvero un peccato, appena puoi chiamami, possiamo uscire a bere qualcosa.
10.00 a.m.
Barbara: Rachel, perché non mi hai risposto? Ho chiamato tua mamma per sapere come stavi, mi ha detto che sei indisposta. Chiamami appena puoi.
*** *** ***
Insieme a questi messaggi, nel frattempo, se ne erano aggiunti altri che Rachel non aveva notato.
*** *** ***
Chat1
1.00 p.m.
Barbara: Rachel, dove sei? Mi stai facendo preoccupare, non rispondi ai miei messaggi. Tuo nonno mi ha detto che sei andata a vivere da sola. Posso venire a trovarti?
4.00 p.m.
Barbara: Tua madre mi ha dato il tuo indirizzo, dove sei? Ho suonato al campanello per dieci minuti, ma nessuno è venuto ad aprire. Rachel mi stai facendo davvero preoccupare, se non rispondi andrò a segnalare la tua scomparsa alla polizia.
7.00 p.m.
Barbara: Rachel, per favore rispondimi. I tuoi genitori sono molto preoccupati per te, ti stanno cercando ovunque. Facci sapere dove sei. Mandami un messaggio, così posso rassicurare la tua famiglia.
*** *** ***
Un grosso cipiglio si era formato sulla fronte di Rachel, cosa che non passò inosservata al professor Goodman che alla fine si decise a chiedere: «È successo qualcosa, stai fissando il telefono da venti minuti buoni e non sembri felice di quello che stai guardando.»
«Mi sono arrivati dei messaggi, ma... non so cosa fare. Il preside mi ha detto di non fidarmi di questa persona che mi scrive.»
«Me ne vuoi parlare?»
«Non sono molto sicura dei fatti, ma... questa Barbara, da quello che ho letto nella chat dovrebbe essere una mia compagna di classe e amica. A scuola sembra che io non sia ben vista, molti mi odiano, questa Barbara è l'unica che mi è rimasta vicina. Dovrebbe essere anche una mezza parente. Il preside mi ha detto che è andata da lui insieme ai miei genitori per ritirarmi da scuola, ma in quel momento non facevo più parte della loro famiglia.»
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HO PERSO LA MEMORIA!
Short StoryQuesta è la prima storia che scrivo che non abbia uno sfondo di carattere magico. Una storia breve sulla vita di una ragazza che perde la memoria e gli affetti, senza rendersi conto, che in realtà, ci sono molto persone che si preoccupano per lei e...