Capitolo 12

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Quando Rachel entrò in ambulatorio, la dottoressa Smith urlò di sorpresa vedendo i segni sul collo della ragazza e la camicia imbrattata di sangue.

«Ti ho lasciato da non meno di mezz'ora, cosa ti è successo?»

Accorse preoccupata, Lara Smith, non accorgendosi del seguito o che Rachel fosse sorretta da qualcuno, ma l'occhio della dottoressa era così concentrato su Rachel da non rendersi conto di altro.

«Dottoressa, la ragazza ha subito un aggressione ed è stata quasi strangolata a morte e ha riportato una ferita da arma da fuoco. Rachel rimarrà qui per la notte, fuori metteremo due soldati a piantonare l'infermeria che sarà chiusa fino a nuovo ordine. Sono stato chiaro?»

Al che la dottoressa Smith si girò verso l'interlocutore e quasi le venne un colpo rendendosi conto che la cosa era più seria di quanto pensasse.

«Sì! Generale Lorens.»

«Si metta al lavoro, ha una paziente da curare!»

«Signor, Sì!»

Gli ufficiali e il generale lasciarono l'infermeria, rimase solo il professor Goodman per assicurarsi delle condizioni di Rachel.

Mentre la Smith medicava la ferita sul braccio di Rachel, la ragazza iniziò a tremare e a battere i denti.

Goodman prese una coperta e gliela mise sulle gambe, al che, calde lacrime iniziarono a riversarsi fuori dagli occhi.

«Su non fare così, sei stata brava. Hai fatto tutto molto bene.»

La voce del professor Goodman era molto gentile mentre rassicurava Rachel e le accarezzava i capelli per farla tranquillizzare.

«Cosa è successo, si può sapere?» chiese alla fine la dottoressa Smith beccandosi un occhiataccia da parte del professore.

Rachel cercò di spiegare ma le sue corde vocali non volevano collaborare e il battere dei denti non aiutava molto.

Il professor Goodman si prese l'incarico di farlo anche se non avrebbe voluto, ma se Rachel era disposta a dirlo alla dottoressa, lui di certo non si sarebbe opposto.

Il racconto era minuzioso di particolari, a quanto pare il professor Goodman era in riunione e presenti c'erano due generali e altri alti ufficiali, quando arrivò la chiamata di Rachel la mise subito in vivavoce e quello che sentirono li mise subito in guardia.

Dopo aver allertato la Polizia Militare sono subito corsi al lago in tempo per vedere Rachel combattere contro il soldato, venire ferita dal colpo di pistola, lei mentre allontana l'arma e poi venire strangolata.

Solo allora Rachel si rese conto che tutto era avvenuto molto velocemente e che era stata fortunata a poter reagire in modo da dare tempo ai suoi soccorritori di venire a salvarla.

L'enormità di quello che era successo al lago travolse Rachel che iniziò a singhiozzare forte e incapace di fermare il pianto mentre tremava ancora dal freddo.

«Va tutto bene, sei al sicuro ora! Vedrai, le cose possono solo migliorare.» continuava a ripeterle il professor Goodman con voce gentile nel tentativo di rassicurare la ragazza.

Trenta minuti dopo, Rachel si era stesa su di un letto dell'infermeria con una cioccolata bollente a scaldarla e a tirarla su di morale.

Nel frattempo arrivò il Sergente Truman a supervisionare l'ambulatorio e insieme alla dottoressa Smith tenere d'occhio Rachel e nel caso proteggerla, anche se si sperava non succedesse nulla.

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