capitolo 5

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VAGGIE'S POV

"in questi giorni Alastor è... strano, intendo più del solito, non so cosa voglia ma mi sta perseguitando... quindi, qualsiasi cosa ti dica o faccia per favore avvisami, va bene?"

lei mi guardò confusa, ma annuì, e tornò ad elencarmi tutte le novità per la festa, e io le comunicai a mia volta le decisioni prese con Husk poco prima che quel coglione arrivasse a rovinare tutto.

Voglio davvero riuscire a stare bene, e rimediare ai miei errori, ma questa non ci voleva.

Ad ogni modo, dopo la nostra conversazione, Charlie si sistemò e si mise a letto, ma io non ne avevo alcuna intenzione,

così aspettai che si addormentasse e scesi nella hall.

Stanotte non ho minimamente le forze per affrontare quell'incubo, così ho pensato di iniziare ad allestire la sala secondo i disegni di Cherri che Charlie mi aveva mostrato poco fa.

Mi misi sul solito divano davanti al camino a studiare bene i disegni, nell'attesa che tutti gli ospiti si fossero ritirati nelle loro stanze.

Una voce familiare mi distrasse "va tutto bene, sergente?"
sorrisi al mio amico felino e risposi che era tutto ok, e spiegai perché ero lì

"vuoi che rimanga con te?" mi chiese

ma io risposi che aveva fatto anche troppo in questi giorni per me e che non c'era bisogno, se non dormo non ci sono problemi.

mi fermai un attimo a riflettere e poi aggiunsi "perché mi stai aiutando così tanto, Husk? Te ne sono grata, non fraintendermi, ma..."

"ci sono passato prima di te" mi sorrise "e poi so cosa significa essere perseguitati da quello lì" mentre pronunciava questa frase il suo sguardo si fece pieno di rabbia ma anche rassegnazione

io abbassai la testa capendo di aver toccato un argomento particolare per lui, ma subito mi disse "bhe, allora io vado, ma se succede qualcosa o se qualcuno ti infastidisce, chiamami ok?"

"Certo, grazie mille Husk"

ci sorridemmo e lui sparì nel corridoio buio dietro di me.

Husk fu l'ultimo ad andare via, perciò ora avevo via libera per mettermi a lavoro.

Andai nel ripostiglio a cercare tutto il materiale necessario, era davvero tanto, quindi avrei dovuto fare più viaggi per riuscire a portare tutto.

Mentre rovistavo negli scatoloni con la sola torcia del cellulare ad illuminare quella stanza piccola e piena di polvere, sentii un rumore alle mie spalle.

Mi girai di scatto, puntando la torcia nella direzione del rumore, ma niente.

Feci finta di nulla, e continuai la mia ricerca.

Mezz'ora dopo avevo riempito uno scatolone con solo la metà degli striscioni che servivano, e questo mi demoralizzò molto, ma non mi persi d'animo, e iniziai a riempire il secondo.

Di nuovo quel rumore.

Questa volta mi prese ancora di più alla sprovvista, sobbalzai e mi girai

𝐈'𝐝 𝐝𝐢𝐞 𝐟𝐨𝐫 𝐲𝐨𝐮 ֶָ֢ - ||𝑪𝑯𝑨𝑮𝑮𝑰𝑬||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora