Sepolta sotto alle macerie di una vita,
sentivo solo una voce che parlava.Pensavo che per me fosse finita
Ma le parole erano la fune a cui
ero aggrappata.Intanto, qualcuno, intorno a me scavava
Con unghie e denti e forza sovraumanaMa io sentivo solo le parole
fare breccia nel buio e nel mio cuoreNon vidi mai le mani rovinate
Le unghie rotte, i tagli ed il sudoreNon vidi la fatica e la speranza
Di chi aveva scavato per ore, ore e oreA un tratto la voce e le parole
Apparvero dinnanzi agli occhi mieiAmore infinito e inaspettato
Fu tutto quello che provaiEccolo, pensai, il mio salvatore
Colui che tenne vivo il cuore mioEccolo il volto dell'amore
Perchè è grazie a lui che ancora vivo ioNon seppi mai che un altro fù l'eroe
Che muto, senza dire una parolaScavava a mani nude senza sosta
Pur di salvare la cosa piu preziosaFù lui a tirare fuori questo corpo
Provato, esausto, ferito, moribondoFù lui che dalle tenebre più nere
Mi riportò alla luce,
Mi diede nuovamente al mondo.
STAI LEGGENDO
Pensieri in Parole
CasualeHo sempre avuto la brutta ( o bella) abitudine, di scrivere i miei pensieri improvvisi. Mi pareva di doverli catturare come fa l'acchiappasogni o il bambino col retino, a caccia di farfalle. A volte l'estrema empatia mi ha portato a mettere nero su...