Atonement

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View here the blood that trickles from mine arm,
And let it be propitious for my wish.

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"Lucius Malfoy."

La sua risposta fu chiara, decisa.

Il petto di Hermione si trasformò in ghiaccio, e un'ondata di nausea le percorse lo stomaco.

"Il signor Malfoy?" balbettò.

"Presente," disse seccamente, "ma preferirei che mi chiamassi Lucius, data la nostra attuale... situazione."

Riusciva quasi ad immaginare il gesto sarcastico di Lucius Malfoy. Lunghi capelli biondo chiaro che incorniciavano un sorrisetto altezzoso. Occhi di ghiaccio che la guardavano con disgusto.

"Ma... ma lei é un Mangiamorte. Quindi perché é qui?" indagò con cautela.

Fece una pausa prima di rispondere, "Non è un posto dove preferirei essere, davvero."

Cosa diavolo significava? Hermione si prese la testa tra le mani, sentendo le pareti della cella girarle intorno mentre l'identità del suo compagno la colpiva con tutta la sua forza. Passò al setaccio ogni domanda che le aveva posto, ogni verità che aveva divulgato. Erano passate settimane e aveva dato decine di risposte a un nemico. Si ricordò delle istruzioni di Voldemort prima di rinchiuderla ad Azkaban.

"... lei sa il resto. Quello che hanno fatto. Quello che hanno distrutto. I buchi dove i suoi amici si nascondono come insetti."

Voldemort chiaramente sospettava che Hermione avesse informazioni sugli Horcrux e sulla rete di rifugi dell'Ordine. Ovviamente avrebbe piazzato una spia.

Come poteva essere stata così sciocca?

Ma il battito del suo cuore rallentò un po' quando decise che in realtà non aveva mai detto a Lucius nulla di importante. Niente che potesse nuocere all'Ordine. Almeno era stata abbastanza lucida da farlo.

Eppure, qualcuno aveva chiaramente mandato Lucius lì per guadagnarsi la sua fiducia. Per interrogarla.

Hermione tacque. Allora perché Lucius avrebbe dovuto ammettere il suo nome? Non aveva interagito molto con i genitori di Draco negli anni, ma aveva sentito la voce di Lucius una manciata di volte. In particolare, la sua voce era rimasta impressa nella sua memoria dopo la tortura a Malfoy Manor cinque anni prima.

Da allora non lo aveva più visto. Ma da quello che riusciva a ricordare, la voce corrispondeva. Fredda e calcolatrice.

Tranne... tranne quella volta in cui l'aveva strappata alla memoria dei suoi genitori parlandole gentilmente, facendole domande e descrivendo le sue visite al mare da bambino.

Non poteva fidarsi di una sola parola di ciò che diceva, ma credeva che potesse essere Lucius Malfoy.

Un'altra domanda si formò sulla lingua di Hermione. "Voldemort l'ha imprigionato?"

"Sì".

"Da quanto?"

"Dal 2 maggio 1998."

Hermione riconobbe la data della battaglia di Hogwarts. Non ricordava di aver visto Lucius lì, ma ciò non dimostrava nulla.

Si spinse avanti, ma era appena riuscita a far uscire la parola successiva dalle sue labbra quando la interruppe.

"Mi hai già fatto... cinque domande oggi. Direi che è più che generoso... Signorina Granger."

Lo stomaco di Hermione si rivoltò nuovamente. Quindi Lucius sapeva chi era. Certo che lo avrebbe fatto, se fosse stato mandato a interrogarla. D'altra parte, per mesi aveva parlato da sola e urlato i nomi dei suoi cari, intrappolata negli incubi alimentati dai Dissennatori. E anche se le sue risposte alle domande superficiali di Lucius nelle ultime settimane non avevano rivelato nulla sull'Ordine, aveva lasciato con noncuranza briciole di pane sulla sua identità. Lucius avrebbe potuto immaginarselo.

These Selfish Vows - by HeavenlyDew (TRADUZIONE DRAMIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora