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ANNABETH SI FERMA A GIOCARE CON UN GROSSO CANE

Ci trovammo davanti lo studio. Era ormai quasi mezzanotte.

L'atrio era pieno di persone, o forse sarebbe più opportuno dire morti. Tra tutti spiccava Caronte, che emanava la sua aura spaventosa fino a qui.

<Okay. ricordatevi il piano> ci disse Percy sicuro di se.
<Oh, il piano> Grover deglutì spaventato dall'idea, <Sicuro, adoro il piano>.
<Cosa succede se non funziona il piano?> domandò Annabeth.
Questo piano sarebbe stato un grande fallimento.
<Pensa positivo> il corvino la incoraggiò.
<Stiamo entrando negli inferi e io dovrei pensare positivo> ragionò ad alta voce la ragazza spaventata dall'idea di entrare nel mondo dei morti.

Percy ci mostrò di nuovo le quattro sfere.

<Andrà tutto bene. Forse non funzionerà ma ci entreremo> provai a rassicurare tutti e tre.
Non sapevo nemmeno io il perché ma lì, vicino all'entrata degli inferi, mi sentivo meglio. Non avevo ne paura ne ansia, anzi le mie labbra erano sempre all'insù per formare un sorriso.
<Già Grace mi convince di più> commentò la bionda sforzando un sorriso.

A testa bassa entrammo dirigendoci verso il bancone della reception.
Prendemmo la decisione peggiore del mondo: lasciar parlare Percy.

<Lei si chiama Chirone?>.
Lo avrei preso a schiaffi in quel momento. Come faceva a sbagliare? Capivo la dislessia ma se Chirone è un centauro poteva essere lui? Sapeva fare 2 + 2?
Caronte ci si avvicinò ma l'ansia non si fece sentire. Mi sentivo a mio agio.

<Ti sembro un centauro?> parlò con il ragazzo.
<N-no>
<Signore> aggiunse.
<Signore> ripetè Percy.

Si staccò la targhetta avvicinandolo agli occhi di Percy.
<Riesci a leggere? C'è scritto C-A-R-O-N-T-E. Ripeti: Caronte>
<Caronte>
In quel momento avrei anche riso ma feci di tutto per trattenermi essendo che a differenza mia il figlio di Poseidone era in panico.
<Magnifico! Ora tutto insieme>
<Signor Caronte>
<Bravo! Ora, come posso aiutarvi morti?>
Il piano era già fallito. Ora sarebbe sprofondato.

<Vogliamo andare negli inferi> rispose Percy.
<Questa mi è nuova> ci scrutò con lo sguardo, soffermandosi maggiormente su di me.
<Davvero?>
Era seriamente un'idiota. Quale morto vorrebbe andare negli inferi a soffrire.
<Di solito mi dicono che ci è stato un errore. Ditemi, come siete morti?>
<Annegati... nella vasca da bagno>
Tutto questo stava diventando comico. In quattro in una vasca. Mi chiedevo se Poseidone o Sally fossero così stupidi.
<Tutte e quattro?>
Il ragazzo annuì con una gesto della testa.

<Avete i soldi? I bambini di solito aspettano secoli>
<Ma noi abbiamo i soldi> così appoggiò sul bancone quattro dracma.
<Voi non siete morti, vero? Siete dei piccoli dei?>
Se ne accorgeva solo ora? Perché qui erano così così stupidi?
<Andatevene subito> ci ringhiò contro, <Accetterò i vostri spiccioli>

Lo precedetti prendendo per prima le monete d'oro.
<Figlia di Ecate. Ho tutto il diritto di entrare e far entrare chi voglio> lo sfidai.
<Ecco perché mi sembrava ti averti già visto> mi rispose come se avesse avuto un'allucinazione.
<Ascolti, abbiamo un'impresa. Se ci fa passare farebbe un piacere sia a noi che ad Ade. So che la paga poco r posso farle aumentare lo stipendio. Potrebbe guadagnare anche da noi> faci notare il sacchetto di dracma che teneva in mano Percy.
Sembrò rifletterci un po', <Non cambia nulla se aggiungo altri quattro, venite>

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 16 ⏰

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The Prophecies ~Percy JacksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora