23 capitolo |primo appuntamento|

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Aurora's pov

durante il viaggio in macchina ci divertiamo parecchio, perché scherziamo e ci stuzzichiamo a vicenda e in tutto ciò tiene saldata la mano sulla mia coscia

alla fine Alejandro mi ha portata in un ristorante carino a Malibù, tutto troppo elegante, mi piace chiaramente però mi sento a disagio

non dovrei sentirmi così, perché è da quando ne ho memoria che partecipo a cene in luoghi abbastanza chic ma questa volta è diverso,
questa volta sono con Alejandro, quindi direi che c'è tanta emozione ma mi piace questa sensazione, perché Ale mi sta piacendo davvero tanto

~scendi madame~mi dice Alejandro quando apre la portiera della macchina facendomi scendere
~ma quanto sei gentile~gli poso un bacio delicato sulle labbra ma ne approfitta per continuare
~stasera sei bellissima~mi dice dolcemente
~grazie anche tu non sei male~dico ridacchiando
~ti prendi gioco di me?~chiede in tono sensuale mentre si sporge verso il mio viso facendomi rabbrividire

~forse un po'~dico rimanendo al gioco
~non giocare troppo con me, sennò...te ne pentirai~mi bacia e lecca il collo

le sensazioni che provo sono forti, in questo momento ho delle vampate di calore in ogni parte del mio corpo, vorrei toccare la sua pelle calda e abbracciarlo per tutta la notte

~non voglio rovinare questo momento ma...se non ci fermiamo penso che non entreremo mai in quel ristorante~dico indicando con il pollice il ristorante alle mie spalle
~hai ragione~dice staccandosi lentamente da me
~io ho sempre ragione~dico ovvia
~oh certo~

entriamo nel ristorante e un cameriere ci viene incontro, come se ci aspettasse da tutta la sera

~salve signori, seguitemi~dice sorridendo, il cameriere dai capelli neri e con la pelle color caramello
~non ci ha chiesto nemmeno il cognome~dico stranita quando ci sediamo al nostro tavolo

il tavolo è ricoperto da una bella tovaglia bianca, con al centro un vasetto con delle rose rosse all'interno, le mie preferite

~conosco il cameriere...è un mio amico~dice prendendo il menù
~come vi siete conosciuti?~chiedo per dialogare un po'
~andavamo a scuola insieme~dice alzando le spalle
~sei infastidito dal discorso per caso?~chiedo confusa dalle sue risposte fredde
~no no assolutamente è che voglio parlare e pensare a te, non certo del mio amico~dice prendendomi per mano
~sei così dolce Alejandro che...che mi è arrivato il diabete~dico scherzando mentre continuo a guardare il menù
~tu sei così stronza invece~dice fingendo di essere triste
~a te piace questa stronza~dico indicando me stessa

mi guarda e sorride esasperato dalle mie battutine

ho proprio la perfezione davanti ai miei occhi, più lo guardo e più mi perdo nel suo sguardo

~cosa vorreste ordinare?~chiede il cameriere posandosi vicino
~per me la pasta con i frutti di mare~dico al cameriere per poi aspettare la sua risposta
~anche per me~
~sei proprio un copione~dico una volta che il cameriere se n'è andato
~mi piace darti fastidio~
~sei anche fastidioso in effetti~dico mentre bevo un sorso di acqua che ci ha portato precedentemente il cameriere
~era il mio intento~dice ridacchiando
~immagino~dico prendendolo in giro

————

passano le ore e noi abbiamo finito di mangiare già da un po' di tempo, ma a quanto pare Alejandro non ha intenzione di alzarsi da qui

~Ale possiamo anche andare via se vuoi~propongo
~vuoi già andare via?~mi chiede mentre guarda l'orario
~no però siamo qui da un po', non capivo il perché~ dico guardandolo negli occhi
~vedrai~mi sorride e manda un messaggio a qualcuno

a un certo punto vedo abbassarsi la luminosità delle luci, non connetto inizialmente quello che sta succedendo

ma quando vedo posarmi davanti agli occhi una torta con le candeline, mi commuovo subito nel vedere questo gesto per me

subito dopo mi porge un mazzo di tulipani e mi sorride facendo uscire le sue bellissime fossette

~hai fatto tutto questo per me?~chiedo incredula
~fai anche questa domanda? comunque auguri scimmietta, esprimi un desiderio~

guardo la torta bianca con delle roselline rosa e dopo che penso al mio desiderio, soffio

~grazie di tutto Alejandro~
~di cosa, lo sai che farei di tutto per te~dice prendendomi per mano
~non l'avrei mai detto che sei un tipo così dolce~dico scherzando mentre taglio una fetta di torta per lui
~basta ci rinuncio~dice stufo di essere sfidato
~ho vinto, ho vinto~dico ridendo mentre gli poso un bacio sulla guancia
~non hai vinto, non ho più voglia di rispondere~

—————

il tempo di arrivare a casa e purtroppo ci dobbiamo dividere, il resto del viaggio in macchina è stato rilassante

la sua mano è rimasta tutto il tempo posata sulla mia coscia, ogni tanto la stringeva leggermente e i brividi non tardavano ad arrivare

guardo la mia casa e la sensazione di lasciare Alejandro mi devasta, vorrei rimanere sempre sotto le sue braccia

~ci vediamo domani scimmietta~mi posa un bacio delicato sulle labbra ed esco dalla sua macchina
~domani vieni alla mia festa?~
~come sai della...~prova a dire ma lo fermo subito
~ho la certezza che ci sarà una festa domani~dico sorridendo
~buonanotte e buon compleanno~

in un attimo sfreccia via con la sua macchina, il senso di vuoto che provo mi fa stare tanto male, percorro il giardino fino ad entrare in casa

mi fermo a vedere il soggiorno, siccome illuminata da una luce soffusa, mi addentro e vedo i miei genitori che mi aspettano con un grande sorriso

mia madre si avvicina a me abbracciandomi forte, mentre mio padre mi sorride senza mostrare i denti

~la mia piccolina sta crescendo troppo in fretta...buon compleanno~dice mia madre mentre le cadono qualche lacrima
~grazie mamma~
~auguri piccolina~dice mio padre posando un bacio sulla mia testa
~grazie~
~questo è per te~mi dicono dopo aver sciolto l'abbraccio

mi passano una scatolina con all'interno un biglietto aereo per Parigi

spalanco la bocca e rimango completamente scioccata, non me l'aspettavo per niente un regalo de genere, ho sempre desiderato di andare a trovare mia nonna Elisabeth e finalmente ci riuscirò

~tesoro...nonna Elisabeth ti accoglierà a casa sua, così potrai proseguire i tuoi studi con calma, senza troppi problemi~dice mio padre sedendosi sul divano
~studiare?~chiedo aggrottando le sopracciglia verso il basso
~tesoro è un biglietto di sola andata per Parigi, così puoi crearti una nuova vita, qui è troppo pericoloso per te~dice lui con assoluta calma ~a dire la verità, senza nasconderti nulla, attraverso il mio lavoro, che tu ben sai ormai, ci sono stati molti problemi e hanno preso di mira te e tua madre...non voglio che vi succeda nulla~

~quindi...anche tu partirai con me?~mi giro verso mia madre
~no~dice abbassando gli occhi
~c'è qualcos'altro che mi nascondete vero?~chiedo in modo pacato perché a tratti potrei svenire
~no~dice mia madre arricciando il naso
~mamma so che stai mentendo...cos'altro c'è che non va? non importa che è il mio compleanno, se c'è qualcosa che non va lo voglio sapere e non mi importa che è il mio compleanno~dico facendo dei passi indietro per avere la migliore visuale su di loro

~piccola mia...purtroppo ho un cancro...alle ovaie al terzo...stadio~dice piangendo per poi venirmi subito ad abbracciarmi

penso di svenire in questo momento

SPAZIO AUTRICE

Lo so, mi starete odiando o forse non ricorderete la storia, sono sparita in questi mesi per colpa di scuola, maturità, lavoro e inizio università.

Penso di aver ritrovato un po' di ispirazione che avevo ormai perso, spero di continuare la storia con più calma, non è giusto lasciare una storia incompleta ❤️

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 14 ⏰

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