5 capitolo |evento famigliare importante|

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Aurora's pov

sono passate quasi tre settimane da quando io e mia cugina Corinne abbiamo litigato...

e addirittura non ci parliamo da all'ora

la sua presenza mi manca se devo essere sincera, ma sono troppo orgogliosa per chiederle scusa

ho sbagliato si, ma è più forte di me

oggi a casa dei miei nonni ci sarà un evento che segnerà gli anni di servizio di mio padre

ormai sono parecchi anni che lavora in quell'ambito e penso che ci sarà tanta di quella gente, che l'enorme villa di mio nonno sarà stracolma e non ci sarà spazio per camminare

~Aurora sei pronta?~chiede bussando la porta proprio mio padre
~si...papà~dico guardandomi allo specchio

mi starò guardando allo specchio da quando ho finito di prepararmi, mi sento bellissima e allo stesso tempo non perfetta come mia cugina

Corinne è la bellezza fatta in persona, ha stile, ha un bellissimo corpo ed è perfetta

magari fossi come lei, odio ammettere di non avere autostima quando c'è lei con me, perché poi tutti vengono catturati dal suo sguardo ammaliante, perché poi io rimango sempre come una merda, giustamente

chi non si sentirebbe così in compagnia di mia cugina, penso nessuno

~dai è tardi~dice esaltato
~ci sono~prendo il mio telefono ed esco dalla mia stanza mentre seguo mio padre
~sei bellissima Aurora~viene ad abbracciarmi e a lodarmi proprio mia madre
~ma non è vero~dico arrossendo
~ancora con questa storia?~chiede mio padre con le sopracciglia inarcate verso il basso
~Kaden~lo fulmina con lo sguardo mia madre
~ma non capisco...abbiamo fatto una bellissima bambina...perché non ha autostima?~chiede mio padre
~papà lascia stare...hai un'altra mentalità e non puoi capirmi~dico infastidita mentre scendo le scale

le voci dei miei genitori si offuscano, sopratutto quando esco dalla villa

penso che a volte sia meglio mettere a tacere le voci, qualsiasi tipo di voce

come se volessi spegnere tutto ecco

sarebbe un peso in meno per la mia mente, forse devo valutare l'idea di andarmene per un po' a casa di mia nonna Elisabeth

dopo il divorzio con mio nonno si è trasferita in Francia, il suo paese di origine, non ricordo dove si sia trasferita, può essere Parigi oppure Cannes o meglio ancora nel Principato di Monaco

sarebbe un sogno vivere in Francia o per lo meno andarci abitualmente, quindi quando sarà possibile proverò a convincere i miei genitori ad andare a trovare mia nonna

i miei pensieri mi estraniano da tutto ciò che mi circonda, tanto da farmi rendere conto più tardi che la macchina è già in moto, ed è occupata da mia madre

~Aurora sicura di stare bene?~chiede mia madre girandosi verso di me dal sedile anteriore
~cosa?~chiedo confusa per poi guardarla negli occhi
~hai il viso tutto pallido amore...~si blocca e inizia ad accarezzarmi la gamba destra
~si sto bene...hai un po' d'acqua?~chiedo guardandomi in giro
~si ecco~dice mia madre mentre tira fuori una bottiglietta d'acqua
~grazie mamma~mi avvicino a prendere l'acqua, nel momento in cui apro la bottiglia entra in macchina, al volante, Alejandro
~buonasera signorine~dice sorridendo leggermente

mia madre sembra quasi sciolta dalle sue parole, che imbarazzata risponde con "grazie della signorina"

ad Alejandro l'ho visto poco o niente in queste settimane, anche perché non avevo la voglia di uscire di casa e anche perché non volevo vederlo

~papà dov'è? non doveva guidare lui?~chiedo
~chiamata urgente da parte Chris...ci raggiunge più tardi~dice mia madre sorridendo
~è tornato in servizio?~mi sistemo sul sedile, accavallando le gambe
~si stamattina~continua mia madre sorridendo
~finalmente~dico contenta

Chris mi ha letteralmente cresciuta ed è come una seconda figura paterna per me

e se devo dirla tutta...avevo un cotta per lui, ma solo perché è davvero affascinante

...

come pensavo c'è troppa gente e vederne troppa mi fa venire il mal di testa

mi piace essere al centro dell'attenzione ma in certe situazioni vorrei solo sparire nella mischia

la cosa più brutta di essere minorenne è che non posso bere alcolici, in molti paesi so che i ragazzi della mia età ne fa già uso, ma sarebbe un'ottimo modo per far sparire le voci della mia testa, almeno penso

ma se prendessi qualche bicchiere di champagne di nascosto? non sarebbe male l'idea

non so minimamente dove siano i miei genitori, ma perché non sfruttare questa occasione

la gente è troppo impegnata, che nessuno si rende conto di quello che ho appena fatto

ma non mi importa

porto il bicchiere di champagne sulle labbra e quando faccio il primo sorso, all'inizio le bollicine si impossessano del mio palato, ma è davvero buono

cavolo se è buono

~Aurora~mi chiama una voce femminile

mi giro spaventata ma si tratta di mia cugina Corinne, proprio ora? tempismo perfetto no?

~ciao~dico con tono freddo
~come stai?~mi chiede dolcemente, come se non fosse successo nulla
~io s-sto bene...~dico cercando di nascondere il bicchiere
~non nascondere il bicchiere...ormai ti ho vista~dice incrociando le braccia
~non mi sto nascondendo...volevo sgranchirmi il braccio~
~comunque mi sei mancata~ammette con il sorriso

io non dico nulla e abbasso lo sguardo, non sono molto smielata in queste cose, le trovo abbastanza anormali

~potresti dirmi qualcosa?~chiede facendomi alzare la testa verso di lei
~non so cosa dire~
~facciamo pace?~mi chiede ancora con il suo sorriso bianco e perfetto
~sai...penso di si~le dico con un tono della voce abbastanza basso, ma mi ha sentita lo stesso

infatti fa un salto di felicità e mi abbraccia, mamma mia quanto odio gli abbracci

devo trovarmi nel mood per essere affettuosa, ma odio che una persona mi abbracci senza consenso

~ti devo aggiornare su una questione...mi sembra giusto dirtela~mi dice dopo essersi ricomposta
~signori e signore...un po' di attenzione prego~il tintinnio del bicchiere e del coltello si fa sentire per tutta la casa

proprio mio nonno ha dato questo annuncio e subito dopo sopra un piedistallo sale proprio mio padre, il temutissimo Kaden Harris

ora si comincia

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