Ci svegliammo di soprassalto quando qualcuno bussò fortissimo alla porta della nostra camera. Alarich fu il primo a saltare giù dal letto per controllare chi fosse. Guardai l'orologio: erano le sei del mattino, un po' presto per i nostri amici presentarsi a quest'ora, a meno che non fosse un'emergenza.
Quando la porta si aprì, ci trovammo di fronte il segretario ufficiale della preside, Conrad Diggory, un uomo sulla cinquantina con l'uniforme militare, dalla carnagione chiara, i capelli bianchi e la folta barba grigia. Aveva un'espressione severa sul viso.
<<Cavaliere Sommer e maga Verania, la preside vi ha convocato nel suo ufficio immediatamente>> disse con tono calmo ma autoritario. Sembrava uno scherzo di pessimo gusto.
Al confermò che ci saremmo presentati dopo averci dato il tempo di prepararci. <<Perché la preside vuole vederci?>> chiesi allarmata. Ero una brava studentessa; se avessero scoperto qualcosa, i miei mi avrebbero messo in punizione a vita.
<<Calmati, Nick. Se sembri preoccupata, sembrerà che tu stia nascondendo qualcosa>> disse Al, prendendomi la testa tra le sue enormi mani e lasciandomi un dolce bacio sulla fronte. <<Beh, forse non l'hai notato, ma anch'io ho un armadio strapieno di segreti, quindi sì, sto effettivamente nascondendo qualcosa. Come fai ad essere così calmo tu?>> chiesi mentre indossavo la divisa scolastica e pettinavo quei capelli ribelli.
Quando fummo pronti, Al era splendido come sempre, senza una piega. Uscimmo dalla stanza e trovammo il segretario Diggory ad aspettarci.
In un silenzio tombale, raggiungemmo l'ala nord-est del campus dove era situato l'ufficio della preside. Al tenne la mia mano per tutto il tragitto. Quando entrammo, la preside ci stava aspettando di fronte alla sua immensa scrivania piena di documenti, in piedi dinanzi alla finestra.
Anche quando si voltò verso di noi, Al non lasciò mai la mia mano. <<Buongiorno ragazzi>> disse la preside, avvicinandosi con calma. <<Prego, accomodatevi>> disse indicando due poltrone di fronte a lei.
Titubanti, ci sedemmo. Persi il contatto della grande e calda mano di Alarich, e la paura rifiorì in me. <<Come sono andati questi primi mesi all'interno del campus, signorina Verania?>> mi chiese, posizionandosi di fronte a me. Non ebbi il coraggio di alzare lo sguardo per guardarla. <<Molto bene, signora preside, grazie per l'interessamento>> risposi con voce flebile.
<<Devo dire che non mi ha sorpreso per niente la vostra coppia: il cavaliere più promettente della mia scuola con una maga che ancora non ha sbloccato il suo potere>> disse la preside, spostandosi verso Alarich per posizionarsi esattamente tra noi due. Si appoggiò alla scrivania alle sue spalle e incrociò le braccia sul petto.
<<Questo non influisce sui nostri studi; anzi, insieme siamo migliorati giorno dopo giorno>> rispose Al a ciò che sembrava un insulto da parte della preside.
<<Bene, questo mi rallegra, Alarich Sommer, Nikita Verania. Sapete perché siete stati chiamati qui oggi alle prime luci del mattino?>> ci chiese, rimanendo sempre tranquilla e neutrale.
<<Se ci facesse la cortesia di illustrarcelo, gliene saremmo grati>> disse Al, con gran coraggio nel rispondere così alla nostra preside.
<<Nikita, vorrei che tu alzassi per un attimo la testa. È da quando sei entrata che guardi solo il pavimento del mio ufficio>> sentii in quella frase un tono diverso. Non saprei dire se fosse divertito o spazientito.
Finalmente, alzai lo sguardo e decisi che la prima cosa che volevo osservare fosse Al. Feci bene perché solo vederlo lì accanto a me riusciva a tranquillizzarmi in questa sgradevole situazione. Nessuno parlava, quindi iniziai a guardare distrattamente tutta la stanza.
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Energy
FantasyNikita Verania, ha finalmente raggiunto l'età giusta per entrare all'interno dell'UCM, Università Cavalieri e Maghi, nel regno di Corex. Determinata giorno dopo giorno per risvegliare il suo dominio, affronterà avventure e sfide, grazie all'aiuto d...