capitolo 3 perché

8 1 0
                                    

Ancora sgualcita dalle emozioni della sera prima, ho camminato lungo il viale principale del parco, cercando di scacciare dalla mente tutto ciò che mi disturbava. La mia mente era un turbine di pensieri confusi, i miei passi incerti riflettevano la mia confusione interiore. Ero determinata a evitare qualsiasi contatto con Nathan dopo la nostra discussione imbarazzante, ma il destino sembrava divertirsi a mettermi alla prova.

Mentre giravo l'angolo, il mio cuore ha fatto un balzo improvviso nel petto. C'era Nathan, proprio lì di fronte a me. Il suo sguardo si è incrociato col mio e per un attimo ho sentito un brivido lungo la schiena. Poi ho abbassato lo sguardo, sperando di passare inosservata, ma sapevo che era troppo tardi.

 "Madison ?" La sua voce era incerta, quasi timida, e ho potuto percepire una traccia di imbarazzo nella sua espressione.

Ho sollevato lo sguardo, cercando di nascondere il mio turbamento dietro un sorriso teso. "Nathan, ciao."

Siamo  rimasti lì, in piedi, come due estranei incerti su come comportarci. Tutti i miei piani per evitare questa situazione si sono dissolti nel nulla, lasciandomi vulnerabile di fronte a lui.

"Posso parlarti un attimo?" ha chiesto, le sue parole appena udibili sopra il frastuono del parco.

Ho annuito, incapace di dire di no nonostante la mia mente gridasse il contrario. Nathan mi ha guidato verso una panchina isolata, sedendosi accanto a me. Il silenzio imbarazzante tra noi era quasi palpabile, pesante sulle nostre spalle.

"Mi dispiace per ieri sera," ha iniziato, la sua voce morbida e piena di sincerità. "Non volevo che le cose finissero in quel modo."

Ho annuito, incapace di dire nulla. Il ricordo della nostra discussione era ancora fresco nella mia mente, e la sua presenza accanto a me mi faceva sentire un misto di frustrazione e desiderio.

"Posso chiederti di darmi un'altra possibilità?" ha continuato, i suoi occhi imploranti mentre cercavano i miei.

Ho inspirato profondamente, cercando di trovare le parole giuste. "Non so, Nathan. Le cose sono state piuttosto confuse ieri sera."

Ha annuito comprensivo. "Lo capisco. Prenditi tutto il tempo che ti serve. Ma spero che possiamo risolvere le cose."

Mi sono sentita combattuta, intrappolata tra il desiderio di chiudere definitivamente quella porta e la paura di ciò che avrebbe potuto significare per il nostro rapporto. Ma una cosa era certa: non potevo ignorare il fatto che, nonostante tutto, c'era ancora qualcosa che mi legava a lui.

"Vedremo," ho detto infine, lasciando la porta aperta a un possibile futuro incerto.

Con un sorriso triste, Nathan si è alzato dalla panchina, mi ha lanciato uno sguardo carico di speranza e si è allontanato lentamente. Mentre lo guardavo allontanarsi, ho saputo che la nostra storia era lontana dall'essere finita, che fosse destino o semplicemente il caso a tenerci legati, solo il tempo avrebbe potuto dirlo.

Proprio quando pensavo che la situazione non potesse diventare più complicata, ho sentito una voce alle mie spalle. "Madison! Finalmente ti trovo!"

Ho girato la testa e ho visto Lir avvicinarsi con il suo solito sorriso contagioso. "Ciao, Lir," ho detto con un sorriso teso, sperando che non avesse notato il mio stato d'animo.

"Scusa se ti interrompo," ha continuato, avvicinandosi ancora di più. "Ma ho bisogno del tuo aiuto con qualcosa di urgente."

Ho sollevato un sopracciglio, incuriosita. "Cosa succede?"

Lir ha lanciato uno sguardo a Lir   "Ciao , ti presento mia sorella Madison," ha detto con un sorriso che sembrava un po' troppo forzato.

Ho sorriso educatamente, anche se dentro di me sentivo una punta di confusione.   "Noi ci   siamo conosciuti ieri sera. Io sono Nathan "

Lir ha sorriso dolcemente, ma ho potuto percepire una tensione nel suo atteggiamento. "Ciao, Nathan. Sì, mad mi ha parlato molto di te," ha detto, il suo tono leggermente più freddo di quanto mi aspettassi.

La mia mente stava cercando di fare i collegamenti quando Lir ha continuato: "Sì, volevo chiederti se potevi darmi una mano con un progetto scolastico. Ho bisogno del tuo aiuto per trovare alcune informazioni."

Ho annuito, nascondendo la mia confusione dietro un sorriso. "Certo, Lir. Possiamo parlarne più tardi?"

Lir ha accettato con entusiasmo, ma ho potuto notare che il suo sguardo si spostava continuamente verso Nathan, come se fosse preoccupato di qualcosa.

Appena Nathan e Lir si sono allontanati, ho sentito un sussurro di voce nella mia mente, un avvertimento sottile che mi ha fatto rabbrividire. Qualcosa mi diceva che c'era molto di più dietro l'arrivo improvviso di Lir e perché mi aveva spacciata per sua sorella ? 

 Il cuore mi batteva forte nel petto mentre osservavo Nathan e Lir allontanarsi. La tensione nell'aria era palpabile, eppure c'era qualcosa di più, qualcosa che andava oltre la superficie delle loro parole apparentemente amichevoli. Mentre li guardavo allontanarsi, un sussurro di voce si insinuò nella mia mente, un avvertimento sottile che mi fece rabbrividire.

Quel sussurro portava con sé una sensazione di pericolo imminente, come se il destino stesso stesse tessendo le sue trame intorno a noi. Era come se qualcosa dentro di me sapeva che c'era molto di più dietro l'arrivo improvviso di Lir e il suo improvviso interesse per me. Perché mi aveva spacciato per sua sorella? Cosa nascondeva veramente dietro quegli occhi intensi e quel sorriso affascinante?

Il mio istinto mi diceva di non fidarmi completamente di lui, di scavare più a fondo, di scoprire la verità celata dietro la sua facciata affabile. Ma allo stesso tempo, c'era una strana attrazione che mi teneva incollata a lui, come se fossimo destinati a incrociare i nostri destini in qualche modo oscuro e misterioso.

Mentre il sussurro nella mia mente si faceva più insistente, sapevo che non avrei potuto ignorarlo. Doveva esserci una spiegazione per tutto questo, e io ero determinata a scoprire cosa fosse. La verità potrebbe essere più pericolosa di quanto avessi mai immaginato, ma non avrei potuto restare nell'ignoranza, non quando il destino stesso mi stava chiamando a indagare.


 "Che tu possa avere sempre il vento in poppa, che il sole ti risplenda in viso e che il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle."

ecco il terzo capitolo spero vi piaccia .

💞isa💞


Locked dreamsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora