capitolo 5 Destini Intrecciati

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Nathan

Mentre mi dirigevamo verso il campo da basket al parco, sentivo un brivido di eccitazione corrermi lungo la schiena. Giocare a basket con gli amici era sempre stato uno dei miei modi preferiti per rilassarmi e divertirmi, e stasera non era diverso.

Quando arrivammo, iniziammo subito a giocare, lasciandoci trasportare dalla frenesia del gioco. Mi sentivo libero, libero dalle preoccupazioni e dalle tensioni della vita quotidiana, concentrato solo sul movimento del pallone e sul suono degli scarpini che scivolavano sul campo.

Durante una pausa tra una partita e l'altra, alzai lo sguardo verso le tribune, sorpreso di vedere Madison lì, con un sorriso luminoso stampato sul viso mentre mi guardava giocare. Il cuore mi saltò un battito alla vista di lei, una gioia improvvisa che mi pervase all'improvviso.

Con un cenno amichevole,   feci un segno con la testa , sentendo un calore familiare diffondersi nel mio petto. Era incredibile vederla lì, sostenendomi con il suo sorriso affettuoso e il suo sguardo amorevole.

Mentre tornavo in campo per continuare la partita, sentivo una nuova energia invadermi. Sapere di avere Madison lì a sostenermi mi dava una forza che non sapevo di avere. Sentivo di poter fare qualsiasi cosa, di poter affrontare qualsiasi sfida, sapendo che lei era lì con me.

Con rinnovato vigore, mi tuffai nel gioco, lasciando che l'entusiasmo e la passione mi guidassero. Ogni dribbling, ogni passaggio, ogni canestro che segnavo era un tributo al suo   sostegno, una dimostrazione del mio impegno nei suoi confronti.

Mentre il gioco continuava e il tempo passava, il mio sguardo continuava a vagare verso Madison sulle tribune, incapace di staccarmi da lei. Era la mia fonte di ispirazione, la mia musa, la persona che mi faceva sentire completo e la persona che mi capiva .

E quando finalmente la partita terminò e ci riunimmo tutti intorno alle tribune, sentii una sensazione di felicità pervadermi. Guardai Madison con gratitudine nel cuore, sapendo che senza di lei nulla sarebbe stato lo stesso.

Con un sorriso luminoso, mi avvicinai a lei, sentendo il calore del suo sorriso che mi accoglieva. E mentre ci abbracciavamo, sapendo che avevamo superato un'altra sfida insieme, sentii di avere tutto ciò di cui avevo bisogno, proprio lì tra le braccia di Madison.

Dopo la partita, decisi andare con Madison in un posto speciale, un piccolo caffè accogliente nel cuore della città. Era un posto che amavo frequentare quando avevo bisogno di staccare la spina e rilassarmi, e volevo condividere quel momento con lei.

Mentre camminavamo per le strade illuminate dalla luce dei lampioni, sentivo una sensazione di intimità e vicinanza avvolgerci. Le nostre mani si toccavano di tanto in tanto, come se volessimo stringerci sempre di più, come se volessimo fondere i nostri mondi in uno solo.

Quando arrivammo al caffè, entrammo e ci sedemmo in un angolo tranquillo, lontano dalla confusione e dal frastuono del mondo esterno. Ordinammo due tazze di caffè e ci lasciammo trasportare dalla dolcezza dell'atmosfera intima che ci circondava.

Parlammo di tutto e di niente, ridendo e scherzando come se non ci fosse un domani. Era incredibile come il tempo sembrasse fermarsi quando eravamo insieme, come se il mondo intero svanisse e ci lasciasse soli, solo noi due.

Guardai Madison negli occhi, perdendomi nella profondità del suo sguardo. Era così bella, così vibrante di vita e di energia, e mi sentivo fortunato ad avere una persona così speciale al mio fianco.

"Mi piace passare del tempo con te," le dissi sinceramente, lasciando che le mie emozioni prendessero il sopravvento. "Sei così speciale per me, Madison.  Spero di essermi guadagnato la tua fiducia"

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