Capitolo 4

21 2 0
                                    

Samira e Jack avevano continuato a ballare per diversi minuti, non avevano smesso di guardarsi negli occhi nemmeno per un attimo, entrambi erano felicissimi, anche se Jack, in cuor suo, sapeva che presto si sarebbero dovuti separare e questo gli faceva male perché non voleva dire di nuovo addio alla sua amata...questa volta sarebbe stato diverso, niente e nessuno avrebbe potuto ostacolare il loro amore. Samira era talmente felice da poter toccare il cielo con un dito, aveva finalmente trovato un posto nel mondo, qualcuno che le volesse bene e che non l'avrebbe abbandonata. "Vieni, sarai affamata!" esclamò Jack sorridendo "Si...non ho fatto colazione stamattina e inoltre è quasi ora di pranzo...o almeno credo...che ore sono?" disse Samira "Vedi, qui il tempo passa molto più lentamente rispetto alla realtà...quindi qui non si può misurare il tempo attraverso le ore o i minuti..." spiegò Jack "Oh...capisco..." bisbigliò Samira ancora un po' confusa "Ora andiamo a mangiare" disse Jack prima di afferrarla per mano e portarla nel giardino sul retro della casa. "È molto più piccolo di quello reale..." pensò Samira osservando quel piccolo pezzo di terra, era un piccolo giardinetto con molte piante e aiuole. Samira guardò con attenzione le piante...erano molto strane...nelle aiuole non c'erano fiori, ma solo strane bacche di cristallo, di mille colori, grandi quanto un tappo di bottiglia e ce n'erano anche appese ai cespugli "Cosa sono?" chiese Samira indicandole "Tieni, assaggiane una..." disse Jack staccando una bacca viola dai cespugli e passandola alla ragazza che se la rigirava tra le mani curiosa "Prima di mangiarla, però, immagina il cibo che più ti piacerebbe mangiare in questo momento!" aggiunse Jack "Perché dovrei..." cercò di dire Samira, ma Jack la zittì dicendo "Tu fallo e basta!" e le fece l'occhiolino, Samira timorosa disse "Ok, voglio mangiare...ah, si, ci sono! Quanto vorrei un piatto di lasagne come quello che mi faceva la nonna la domenica!" e poi mise in bocca la bacca...in un attimo sentì un'esplosione di sapori in bocca, finchè uno non prevalse: lasagne! Erano proprio le lasagne di sua nonna. La bacca si sciolse velocemente e Samira la ingoiò, in un attimo si sentì piena come dopo aver mangiato un abbondante piatto di lasagne "Ma...com'è possibile?" chiese stupita e felice allo stesso tempo, Jack le sorrise di rimando "Sono le bacche cristalline...sono originarie del mio regno...prima di partire ho portato alcuni dei semi di queste piante con me e...mentre aspettavo il tuo ritorno gli ho piantati...sai hanno una crescita molto, ma molto rapida...è con queste che ci nutriamo nel mio regno!" "Un giorno visiterò il tuo regno, sembra fantastico..." disse Samira aprendosi in un meraviglioso sorriso "Ne vuoi un'altra?" chiese Jack, lei annuì convinta e si mise in bocca una bacca verde...questa volta immaginò di mangiare un'orata arrostita. Anche Jack mangiò un paio di bacche "Se non ti dispiace ne prendo un'altra, ho sempre voluto assaggiare una fetta di 'crembiulè'"disse Samira mangiando una bacca rosa "Ma quanto mangi?!" esclamò Jack ridendo, era al settimo cielo e i suoi occhi lo confermavano. La fissò per alcuni secondi, poi le prese il volto tra le mani e la baciò, Samira, all'inizio sorpresa, approfondì il bacio "Erano anni che non ero così felice!" esclamò Samira "Lo stesso vale per me!" rispose Jack, prima di unire di nuovo le loro labbra. "Jack ti posso fare una domanda?" chiese Samira allontanandosi leggermente da Jack "Certo" rispose lui "Ma tu...quanti anni hai? Perché...se quando mia nonna aveva sedici anni, tu avevi più o meno la sua stessa età...ora non dovresti essere, come dire...vecchio?" chiese Samira imbarazzata, Jack era divertito da quella domanda ma rispose lo stesso "Ho diciannove anni da sessant'anni ...più o meno" "Ma come..." Jack non la lasciò finire che subito disse "Vedi, quando oltrepassi un portale tra due mondi, senza un passaporta, il tuo aspetto resta immutato, anche se il tempo passa, non cambi fisicamente...e io ne ho passati di portali..." "Quindi rimarrai così per sempre?" chiese ancora una volta Samira "Oh no, perché vedi questo non è proprio un mondo...è un limbo e cioè una zona tra due mondi, e in un limbo il tempo passa diversamente dagli altri mondi, per questo gli effetti collaterali di passare un portale senza passaporta si annulano" rispose Jack, Samira era ancora più confusa di prima, ma annuì lo stesso, per dire che aveva capito. Mentre rifletteva su quello che Jack le aveva appena detto, lui la prese per il polso e le disse "Devo farti conoscere qualcuno" lei annuì e si fece trascinare da Jack, che la riportò nel giardino anteriore, alla fontana. "Perché siamo di nuovo qui?" chiese Samira curiosa, prima che uno schizzo d'acqua le arrivasse in pieno viso, Jack scoppiò a ridere e dalla fontana uscì uno strano essere di acqua. "Q-quello cos'è?" chiese Samira scioccata, indicando lo strano essere che fluttuava davanti a lei, aveva il corpo allungato, una testa a forma di cono rovesciato,degli enormi occhi del colore del miele, non aveva né un naso, né una bocca, aveva delle lunghe braccia, delle piccole mani senza dita di forma ovale e una lunga coda; Jack non tardò a rispondere "Sono molto conosciuti nel mio regno, ne esistono solo quattro e ognuno controlla un elemento della natura, noi li chiamiamo..." "Murphy!" concluse Samira, ora quello scioccato era Jack "E tu...come fai a-a conoscerli?"chiese Jack "Mia nonna me ne parlava spesso, quando mi raccontava una delle sue tante storie...Ma si certo! Mia nonna, quando mi raccontava le sue storie, in realtà mi parlava del tuo regno...il regno di Smeraldo! Non ci posso credere, quindi era tutto vero..." rispose Samira piena di felicità, Jack le sorrise e poi tendendo una mano verso il Murphy disse " M.W vieni qui!" "M.W?" chiese Samira confusa "Murphy Water non era un granchè, così l'ho abbreviato..."rispose Jack scrollando le spalle"Questo è il tuo draken, vero?" chiese lei alzando un sopracciglio "Come fai a saperlo...giusto tua nonna te lo ha raccontato...Si, è il mio draken...ognuno di noi ne ha uno, sapevi che sono i draken a scegliere il proprio padrone?" disse Jack "No, diciamo che mia nonna a volte non era molto chiara nel raccontare" rispose Samira sorridendo "Allora te lo spiego meglio io: ogni membro del mio regno, quando raggiunge i quattordici anni, che segna il cambio da ragazzo ad adulto, deve recarsi nella palude del Gaio e gli esseri magici, che la abitano, osservando i vari ragazzi, scelgono quello più meritevole e instaurano un legame con lui, poi alla morte del proprio padrone il draken ritorna nella foresta in attesa di un altro ragazzo, che ritiene degno. Di solito è molto raro che un murphy instauri un legame...però io sono un principe ed era scontato che il mio draken dovesse essere...speciale...Ogni ragazzo ha il suo murphy e non può separarsi da lui finchè non muore" "È per questo che hai portato M.W con te?" Jack annuì...il murphy con una velocità sorprendente volò nella mano di Jack, Samira era affascinata da quell'essere, provò ad allungare una mano per accarezzarlo "Io te lo sconsiglierei, M.W è violento con gli estranei..." disse Jack allarmato, ma la mano di Samira era già poggiata sull'essere, che in un attimo volò intorno a Samira fino a poggiarsi sulla sua spalla. Jack era sconcertato e sorpreso, M.W strofinò la sua guancia contro quella di Samira, che rideva per il 'solletichio' che le procurava quel contatto "Oh, è proprio tenero!" disse Samira accarezzando la testa del murphy...era una sensazione strana, era liscio e freddo, ma al contempo stesso era morbido e espandeva calore "Non riesco a capire...di solito non si era mai lasciato accarezzare da nessuno...nemmeno mio padre c'era mai riuscito!" esclamò Jack scioccato "Evidentemente gli sto simpatica" in quel momento un insistente bruciore sul petto, colpì Samira...era la chiave...brillava come quando era nella doccia, ma questa volta invece di essere fredda, bruciava... "La chiave...brucia..." disse Samira dolorante, cercando di levarsi la chiave dal collo "Non riuscirai a toglierla...o almeno non ci riuscirai finchè sarai in questo mondo...vieni è arrivato il momento di andare...lo specchio ti chiama, devi tornare nel tuo mondo" disse Jack triste, i suoi occhi avevano smesso di brillare ed erano tornati al classico verde "Ma io...volevo restare un altro po'" si lamentò Samira "Non puoi...tranquilla, vai...ci rivedremo domani...io non vado da nessuna parte" disse lui facendo un debole sorriso, Samira annuì, poi prese la mano di Jack e insieme andarono nella soffitta. Samira inserì la chiave nella serratura e dopo aver dato un bacio sulla guancia a Jack, la girò e tornò nel suo mondo. Aveva ancora indosso il vestito che le aveva dato Jack...nonostante se ne fosse andata era felice. Guardò fuori...era buio, erano le undici di sera, così decise di andare a letto. Una volta arrivata in camera si tolse il vestito, lo ripose nell'armadio e si infilò il pigiama. Prima di andare a letto, decise di andare in bagno per darsi una sciacquata...ma, una volta davanti lo specchio, rimase pietrificata: la chiave aveva cambiato colore, era diventata rossa come il fuoco e sulla sua pelle vi era rimasta una bruciatura a forma di chiave.

Concorso Fantasy-libri68// Oltre lo specchioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora