One Shots Collection

🔹Blue Eyes🔹DabiBaku🔹

Terza One Shot per IosonoChicca
Inoltre questa storia la dedico a veciadespade e Apple_Fede

Buio.

Quella era una delle notti più buie della loro vita in cui l'oscurità aveva invaso il paese e dove gli eroi, ormai decaduti, non riuscivano più a stare al passo con i nemici, diventati troppo numerosi.

Uno fra tutti, però, sembrava avesse altri piani in mente quella sera con le nuvole cariche di pioggia pronte per devastare ancora una volta quel territorio infetto da ferite che non si sarebbero mai rimarginate.

La fatica anche solo di correre era ben evidente, eppure il ragazzo non poteva fare a meno di rivedere quella figura.
In mano aveva una valigia con appena il minimo indispensabile per sopravvivere.
Era di fretta, nessuno doveva vederlo.

Stava facendo di tutto per raggiungere il punto prestabilito. Era in ritardo siccome i suoi compagni di classe gli avevano fatto mille domande e lui aveva risposto come al solito con mille imprecazioni.
Era la sua scelta e nessuno lo poteva fermare ormai.

Doveva rivederlo, doveva rivedere quegli occhi blu.

Il passo rallenta appena arriva al luogo dell'incontro. Si appoggia appena alla parete di un edificio distrutto dalle molteplici lotte avvenute ed era ancora un miracolo che stesse ancora in piedi.
Il cappuccio nero che indossava serviva per non essere riconosciuto mentre il suo cuore aveva cominciato a battere a mille.

Aveva seriamente fatto la cosa giusta? Avrebbe seriamente salvato i suoi compagni di classe da morte certa?
Non sapeva più se lo stesse facendo per loro o per sé stesso.

Distoglie lo sguardo altrove, aspettando di incrociarlo e appena dietro l'angolo appare finalmente l'oggetto dei suoi desideri.
Figura slanciata, più alta di lui, con la grand parte della pelle ustionata di un nero come i suoi stessi capelli e vestito praticamente dello stesso colore della morte.
Lui poteva essere scambiato per l'oscurità fatta a persona eppure per il ragazzo quello era la rappresentazione della sua liberazione.
Lui andava oltre al solo aspetto fisico, lui osservava solo e soltanto i suoi occhi blu ghiaccio.

<<Hai portato tutto?>> Domanda con voce roca il corvino mentre con un sorriso quasi beffardo osserva come il ragazzo davanti a lui sia diventato completamente nervoso. Gli prende la valigia che aveva in mano e si appoggia sul muro instabile dell'edificio.

<<Quindi... Ne sei sicuro?>> Ritorna a chiedere.

<<Si>> risponde l'altro, stavolta togliendosi il cappuccio definitamente per dare spazio alle sue ciocche biondo cenere sparati all'aria. I suoi occhi , a differenza del corvino, erano di color rosso cremisi e che assieme al blu dell'altro creavano un quadro assai interessante.

<<Katsuki Bakugo, il grande eroe della nuova generazione decide di sua spontanea volontà di unirsi alla parte oscura. Forse averti fatto lasciare andare quel giorno è servito a qualcosa, soprattutto per farti tornare da me>>

<<Tsk, sono cazzi miei cosa decida o non decida di fare Dabi>> risponde arrabbiato e infastidito Bakugo mettendosi le mani nelle tasche dei suoi pantaloni neri.

<<Andiamocene, prima che cominci a piovere. Non voglio arrivare fradicio o ammalarmi.>> risponde ancora una volta Bakugo.

<<Oh ~ il piccolo gattino ha paura della pioggia?>>

<<Smettila!>>

Ma c'era poco da fare , quegli occhi e quella voce facevano andare letteralmente su di giri Katsuki.
Nessuno era mai riuscito a conquistarlo.
Era sempre stato un uomo fatto solo di orgoglio, determinazione e giustizia.
Invece davanti a Dabi si sentiva indifeso, vulnerabile e ubbidiente.
Era come se il corvino avesse ipnotizzato completamente la esplosività del biondo che non riusciva mai e poi mai a fare una frase di senso compiuto in sua presenza.

Avevano qualche anno di età di differenza, appartenevano a due mondi completamente diversi eppure i loro occhi si erano incontrati ed assieme sarebbero stati inarrestabili.
Izuku Midoriya, futuro eroe di prima categoria e amico di infanzia di Katsuki Bakugo, era stato l'unico a comprendere che qualcosa non andasse con il suo ormai rivale nell'ultimo periodo.

Era assente, non si concentrava più ed ogni volta che incrociava gli occhi di Shoto Todoroki si pietrificava.
Infatti il biondo non era più riuscito a vedere in faccia quel ragazzo anche nominato dal biondino Bastardo a Metà.
Aveva gli occhi eterocromatici e caso volesse che uno di quegli occhi fosse dello stesso colore di quelli di Dabi.

Ad un certo punto il corvino si muove spingendo il suo corpo e quello di Bakugo alla parete.
Le loro iridi si osservano e rimangono fermi ad osservarsi per un lunghissimo periodo di tempo fino a quando delle piccole gocce d'acqua cominciano a scendere dalle nuvole per cambiare ancora una volta l'atmosfera della città.

Il bacio che si danno successivamente è violento come se si dovessero assaporare e allontanarsi dalla vita di tutti giorni, da quell'incubo che si erano ritrovati ad affrontare, ma stavolta erano dalla stessa parte.

L'iniziativa, però, era tutta partita da Bakugo che si era scaraventato sul maggiore in cerca delle sue labbra.
Le sue mani, invece, continuano a perlustrare tutto il corpo e a giocherellare di tanto in tanto sulla superficie sporca e ruvida in alcuni punti.
Non gliene importava niente del suo corpo malandato, non capace di reggere il calore del suo fuoco in un corpo così cristallino.
I suoi unici interessi erano rivolti a percepire quel calore che proveniva direttamente dentro di lui e quegli occhi che lo avevano letteralmente spogliato da capo a piede.

Dopo un po', anche Dabi risponde a quel bacio e stavolta prendendo l'iniziativa nelle sue mani e toccando in tutti punti esposti la pelle chiara e candida del biondino.
Le lingue calde si toccano, le mani di entrambi scivolano ovunque per analizzare finalmente il corpo dell'uno e dell'altro. Non esisteva più nessuna via di fuga mentre i loro cuori rimbombavano nelle loro casse toraciche a grande velocità.

La pioggia comincia ad essere sempre più potente, ma a Katsuki non interessa più. Vuole essere divorato e assorbito dall'oscurità di quella vita ormai andata a farsi fottere, eppure non sarebbe stato così solo con il blu degli occhi di quello strano individuo che lo aveva definitivamente conquistato il cuore.