Veri Valori

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In una notte silenziosa in un appartamento di condominio situato nella prefettura di Tokushima, ci sono un uomo di carnagione scura con i capelli ricci assieme a una donna con i capelli biondi tinti.
Sono il pro-hero Rock Lock (vero nome Ken Takagi) e sua moglie, con il loro figlioletto addormentato tra le braccia, letteralmente una copia spiccicata del padre in miniatura,
seduti sul divano, con occhi fissi sullo schermo della televisione.
Guardavano il notiziario che riportava registrazioni dell'incidente accaduto durante il festival dei fuochi il giorno precedente.
Mentre le fiamme danzavano sullo schermo, la notizia del ritorno in azione del villain Azure Devil li fece gelare d'orrore.

"Dopo mesi si è rifatto vivo."

Disse Rock Lock distogliendo lo sguardo dalla televisione tenendo comunque gli occhi sgranati.

La moglie guardava apprensiva il marito, ma non disse una parola pur avendone l'intenzione, limitandosi solamente a osservalo mentre si alza uscendo dal salotto per andare in terrazza.

Rock Lock è seduto nel buio della notte, immerso nei suoi pensieri dopo aver appreso del ritorno del villain Azure Devil. Con lo sguardo fisso nel vuoto, le mani strette a pugno sulle ginocchia, riflette sul pericolo imminente e sulle possibili conseguenze per la sua famiglia.
Nel frattempo, la moglie si alza con delicatezza dal divano nella penombra del salotto, mette il bambino nella culla e lo avvolge con amore nella coperta, cercando di non disturbare Rock Lock nei suoi pensieri agitati.
Il silenzio della notte è rotto solo dal debole pianto del bambino e dal respiro affannoso di Rock Lock, mentre la luce fioca della luna filtra attraverso le finestre, creando un'atmosfera carica di tensione e apprensione nella casa silenziosa.

L'uomo udendo il pianto del bebe rientrò poi in casa, vedendo la moglie che cercava di tranquillizzarlo con dei peluche e una giostrina per bambini a tema animali.
La donna riuscì poi a riaddormentare il piccolo cantando una ninna nanna, in seguito l'uomo le si avvicinò osservando assieme il piccolo chiudere gli occhietti.

"Dovrai andare ad affrontarlo di nuovo?"

Chiese poi la donna dopo un breve momento di silenzio.

"È il mio mestiere lo sai.
Affrontare i pericoli è di norma per gli hero."

"Sai bene cosa voglio dire Ken."

"Se me lo dovessi trovare davanti ho il dovere di intervenire."

"So che sei un hero diligente e lo fai a fin di bene.
Ma non devi dimostrare niente a nessuno, non devi per forza andare a combatterci."

"Non lo faccio per dimostrare qualcosa.
Ma per evitare altre tragedie."

"Come quella notte che avrei potuto perderti."

Discussero la coppia con la moglie che ebbe l'ultima parola.
Ken non seppe come controbattere mentre l'osserva uscire dalla stanza in silenzio, ma d'altronde non poteva biasimarla.

"Già io stesso quella notte...
Avrei potuto perdere tutto."

Penso l'uomo ricordando la sua vicenda con il villain avvenuta nei mesi precedenti, mentre guardava nella culla il figlio dormire beatamente.

"Tutto era avvenuto proprio nelle ultime due settimana di gravidanza di mia moglie.
Stavo per diventare padre, anche se non lo davo a vedere ero molto emozionato della cosa...
Però non ero per niente tranquillo, nello stesso periodo quel demonio stava compiendo massacri proprio nello Shikoku, nelle quattro prefetture...
Non sapevo il quando...ma sapevo che prima o dopo sarebbe toccato anche Tokushima."

L'uomo poi si spostò rimanendo appoggiato ai piedi della porta vedendo la moglie seduta nel salotto.
Notò che sospirava molto spesso, con un aria pensierosa.

MHA FANSTORY: Le Cronache del DiavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora