Marco si svegliò verso le 8 del mattino. Alessandro era ancora sul suo petto e dormiva come un bambino. Marco gli accarezzò i capelli e lo coprì con la coperta. Alessandro si svegliò dopo pochi minuti.
"Buongiorno amore" Disse ancora assonnato
"Dormito bene?"
"Benissimo direi"
"Avevi un sonno terribile ieri"
"Neanche ricordo come ci siamo addormentati"
"Sei crollato subito, però prima mi hai dato un bacio"
"Si?"
"Sisi, me lo hai dato"
"Cazzo allora ero proprio sbronzo"
"Perchè non l'avresti fatto da lucido?"
"No perchè da lucido non avrei fatto solo quello"
I due si guardarono con sguardo di intesa.
"Ale sei unico ahah"
Alessandro si riappoggiò con la testa sul suo petto e ridacchiò a sua volta.
In quel momento il suo cellulare vibrò e lui lo afferrò
"Mia madre"
"No vabbè quella donna la amo"
"La amo anch'io ahah"
"Che fa?"
"Mi ha scritto se ho preso le pillole ieri"
"Quali pillole?"
"Lascia stare nulla"
Marco lo spinse sul letto e si mise sopra di lui, guardandolo severamente negli occhi.
"E vabene, delle pillole per addormentarmi"
"Non stai dormendo?"
"Per niente"
Marco si zittì mentre Ale rispondeva a sua madre.- "Alessandro hai preso le pillole ieri sera?"
-"Non ne ho avuto bisogno mà"
- "ma dove hai dormito?"
-"casa di Marco"Marco si spinse per guardare la chat tra loro.
"Mi fai mandare un audio?"
"Tieni..." Disse ridendo"Ciao Anna, Ale è con me, stanotte ha dormito, l'ho portato io a casa a questo qui, sennò rimaneva nel bagno ammuffito di un capannone. Eh lo so, potevo lasciarlo lì però lo amo troppo a questo qua!"
"Marco ti amo ahahaha" Disse ale ridendo
"Anche tua madre per mia fortuna"
I due rimasero per diversi altri minuti accoccolati, quando ad Alessandro venne una certa sete dato che non beveva (acqua) da diverse ore.
"Posso andare in cucina a bere un attimo?"
"Casa mia è anche la tua, lo sai"
"Va bene..."
"Però non metterci tanto!"
Alessandro si alzò dal letto e andò verso la cucina.
*Mentre Ale era in cucina...*
...Marco sporse un braccio fuori dal letto e tocco lo zaino di Alessandro. Decise di frugarci dentro.
Trovò tanti ma tanti fogli, Alessandro in quel periodo stava scrivendo molto;
decise di dare un'occhiata a quanto aveva scritto, era tutto un po' confusionario, però lesse alcune frasi :*"Portami giù nel tuo mare, blu senza fine. Non sarà più come prima, neanche una lacrima sulla cartina"*
*"più che finire in un threesome volevo dei fiori"*
*"mi son sentito grande per la prima volta anche se..."*
*"riabbracciarti sarà come bere miele"*
Poi trovò anche il suo famoso bollitore, i suoi occhiali da sole, una penna e le pillole per addormentarsi.
Mentre posava il tutto, si accorse che nello zaino c'era anche altri due scatoli di pillole, ma non erano per il sonno: erano Lexotan (uno psicofarmaco potente che può causare insufficienze respiratorie gravi, apnee notturne, alcolismo, compromissione apatica ecc...) e Lorans (altro psicofarmaco che può causare amnesia, collera, incubi, sbalzi d'umore, allucinazioni ecc...) .
Iniziò a tremare e subito lo chiamò dalla cucina.*in cucina nel frattempo...*
...Alessandro si era messo a toccare ogni mobile della cucina; era come se ignuno di essi gli facesse venire in mente un milione di ricordi. Si spinse fino al divano di Marco dove quasi si commosse, ricordandosi dei bei momenti passati insieme proprio lì.
Tornò in cucina e si versò l'acqua, ma proprio mentre beveva si sentì chiamare da Marco, infatti quel sorso gli andò di traverso.Trovò Marco con le sue pillole in mano ed ebbe un tonfo al cuore.
"E queste che sono?"
"Chi ti ha detto di mettere le mani nel mio zaino?"
"Ale dimmi che cazzo ci fai con queste."
"Vedi che posso ancora scopare, non è vero quello che si dice"
"Ma sai a me quanto me ne frega che puoi scopare quando potresti soffrire di altri... 20 disturbi psichici?"
"Dai non è niente"
"Da quanto vai avanti che te li prendi?"
Alessandro si bloccò
"Da quanto te li prendi?"
"2 mesi"
"2?"
"Forse 4"
"Vieni qui"
Marco si alza e lo abbraccia quasi in lacrime. Alessandro era quasi paralizzato: non ne aveva mai parlato con nessuno, ne ci era mai andato piano con quei farmaci. L'abbraccio di Marco fu il migliore psicofarmaco che potesse prendere.
I due si rimisero a letto per parlare.
"Tua mamma lo sa?"
"No"
"Chi altro lo sa oltre a me?"
"Solo tu"
"Ne hai mai fatto abuso?"
"No quello n..."
"Ale, ne hai mai fatto abuso?"
"Si."
Marco sospirò.
"Non devi sentirti in colpa"
"Mi dispiace..."
"Ale...madò"
Disse questo e lo baciò,prendendogli il viso.
"Non prenderli più, ti fanno male"
Ale abbassò il capo e strinse la mano di Marco
"Tu ti preoccupi sempre per me quando neanche tu stai bene."
"Io almeno non prendo il Lexotan"
"Bastardo ahahah"
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come due scemi
FanfictionPer Alessandro (Mahmood) non è un periodo semplice, e quando ha più bisogno di comprensione, nessuno riesce a dargliela eccetto Marco, con cui però non parla da molto dopo essersi lasciati. Alessandro va ad un rave party per svagarsi, per dimenticar...