OCCHI DA LACRIME.

148 41 5
                                    

Passò una settimana dalla denuncia di Robbie. Le giornate erano tranquille e finalmente, dopo varie sconfitte, potei godermi la mia estate. Era venerdì, il mio compleanno si stava avvicinando, decisi quindi di fare una cosa che non facevo da anni ormai: decisi di andare al cimitero a trovare mio padre. La mia ultima visita a mio padre risaliva a circa tre anni fa, non ci andavo spesso perché , ogni volta succedeva sempre la stessa cosa: io che piangevo, e mi disperavo sul fatto che non c'era più e poi di notte sognavo Lei, ma sapevo che questa volta non sarebbe successo. Gli incubi non si presentavano da circa tre o quattro mesi e nonostante tutto quello che mi era capitato in quei tre o quattro mesi, la vita procedeva abbastanza bene, non mi potevo lamentare.

''MAMMA, VADO AL CIMITERO A PORTARE DEI FIORI A PAPA', TORNERO' VERSO LE 19.00 CIRCA''...mia madre non poteva credere a quel che avevo appena detto, ogni volta che mi ci voleva portare al cimitero la mia risposta era sempre 'NO.'

''TESORO, SEI SERIA? VAI DA TUO PADRE? STAI CAMBIANDO, FINALMENTE''...mia madre era così piena di gioia, così le dissi semplicemente:'' VEDI DI NON ABITUARTI TROPPO MA', QUESTO MIO CAMBIAMENTO POTREBBE NON DURARE''.

...Erano circa le 16.00 quando uscii di casa, faceva un caldo ed io ero l'unico essere umano su quel pianeta, che usciva, senza una macchina (non avevo ancora la patente) per andare a trovare suo padre al cimitero, ci voleva circa una mezz'ora per arrivare lì, speravo soltanto di non trovare tante persone. Nel cimitero dove era sepolto mio padre, ogni 3 giorni veniva una bambina che, scriveva delle lettere al padre morto e gliele lasciava lì, sulla sua tomba affinché le leggesse, decisi anche io di fare così anche se, inizialmente mi sembrò una cosa sciocca ed insensata. Arrivai al cimitero con la lettera ed i fiori in mano, decisi di nascondere la lettera sotto la mia maglietta per evitare sguardi indiscreti, perché, anche le persone che andavano a trovare i loro cari, appena ti vedevano, subito ti guardavano dalla testa ai piedi ed iniziavano a spettegolare su di te; cercai di ricordare la cappella dove si trovava la tomba di mio padre, la trovai e, fortunatamente non c'era nessuno. Vi entrai piano caso strano, lo feci per non disturbare 'i morti', mia madre lo diceva sempre quando ero più piccola, e lì la trovai, la tomba di mio padre: FREDERICK FOX, 1970-2006.

Sulla tomba c'era una piccola foto che ritraeva il suo viso, era sempre lo stesso: occhi color ghiaccio, viso pallido segnato da piccole guanciotte rosse, capelli di un castano chiarissimo, e poi le labbra serrate da un sorriso semplice, il suo sorriso. Decisi di sedermi accanto a lui e, iniziai a pensare: l'ultima volta che lo vidi lui si trovava sdraiato nel letto, e stava per morire, me ne accorsi perché era spento, suoi occhi non erano più gli stessi, non era più lui a causa di quel tumore. Ci fu una frase che mi disse e che non scorderò mai: ''AVALON, PICCOLA MIA, MI RACCOMANDO BADA ALLA MAMMA E A TE STESSA, SII LA MIGLIORE DELLA SCUOLA E FATTI RISPETTARE, NON DIMENTICARE MAI DI PENSARMI, IO TI VORRO' BENE ANCHE DOPO LA FINE, E SE SENTIRAI IL PROFUMO DELLE ROSE ROSSE, ALLORA SARO' LI' AL TUO FIANCO, TI VOGLIO BENE BAMBINA MIA''...non capii mai quella frase ''TI VORRO' BENE ANCHE DOPO LA FINE'' però ogni volta che sentivo il profumo delle rose rosse, sapevo che lui era con me, così iniziavo a parlare da sola, sperando che lui mi ascoltasse, poteva sembrare una cosa scema, ma per me era reale, lui era lì con me e mi stava ascoltando, poi col tempo, iniziai a crescere e, quando sentivo il profumo della rosa rossa soffrivo tanto perché mi faceva ricordare che lui non c'era più, così iniziai a tenermi tutto dentro e a non raccontare a nessuno, nemmeno a mio padre, dov'era finita la vera Avalon...tutto questo fino al giorno in cui andai a trovarlo. Stare seduta vicino alla sua tomba a pensare e a pregare, mi fece perdere la cognizione del tempo, infatti appena guardai l'orologio mi accorsi che erano le 19.10, decisi quindi di mandare un messaggio a mia madre: '' SCUSA, HO PERSO TEMPO, TRA MEZZ'ORA SARO' A CASA''... salutai mio padre e, lasciai la lettera dietro i fiori che avevo poggiato vicino alla tomba. Uscita dal cimitero indossai le cuffie e misi la canzone 'Angel' di Robbie Williams a tutto volume ed iniziai a pensare alla lettera che gli avevo scritto...

....Come ben sai, non sono molto brava a scrivere una lettera, in effetti non so nemmeno scrivere una frase che abbia un senso. Sono poche le cose che devo dirti perché le altre, se mi ascoltavi quando ero piccola, tu già le sai. In questi anni in cui non ci sei stato è successo di tutto, sai mamma è felice ora, ha conosciuto Bill e da poco stanno pensando di sposarsi, Bill è un tipo in gamba ma io gli ho fatto capire fin da subito, che lui non riuscirà mai a prendere il tuo posto. Con me si comporta come se fossi tu, mio padre, è un tipo protettivo e ti aiuta quando ne hai bisogno, siamo andati assieme a denunciare  un ragazzo che mi aveva fatta arrestare, la storia te la racconterò prima o poi, e ci siamo riusciti dopo due tentativi. Tra poco compio 17 anni, te lo ricordi? Spero di si, dovevi esserci, dovevi essere al tuo fianco della tua piccola occhi da lacrime, al fianco della tua principessa...ma tu ora non ci sei, e mi manchi, mi manca un pezzo di me,forse quello più felice. Non dovevi perderti nemmeno uno dei miei compleanni. Mi manchi da morire papà e non riesco ancora a credere che tu mi abbia lasciato. Anche se in questi periodi non mi posso lamentare di come stia andando, non riesco ancora ad essere del tutto felice, non riesco ancora a capire la mia vita che, prima va bene e poi mi crolla tutto il mondo addosso ed io devo combattere per rialzarmi, devi aiutarmi tu a ritrovare la vera Avalon, io nemmeno la ricordo più, i ricordi felici che vivevamo insieme, quando per esempio salivo sulle tue scarpe nuove e te le sporcavo o anche quando andavano in macchina  alla velocità della luce, questi ricordi man mano spariscono e mi lasciano solo un senso di solitudine e tristezza. Mi manchi papà e so che questa lettera è piccola ed insensata ma, una cosa è certa: tu mi manchi da morire, e non c'è giorno che passi in cui io non smetta di volerti bene, tu sei...la mia persona e lo sarai per tutta la vita. Mi manchi papà, spero di rivederti un giorno non 'Paradiso' e poter recuperare il tempo che ci siamo persi...E spero che tu un giorno sia fiero di me, come io lo son di te, perchè tu grande uomo, tu hai cambiato letteralmente la mia inutile Esistenza.

-TUA AVALON, OCCHI DA LACRIME.

La canzone finì quando smisi di pensare a quella lettera, stavo piangendo, non piangevo così da anni  era, un pianto silenzioso ma profondo, era un pianto di solitudine. Lui mi mancava da morire e sapevo benissimo che la vera Avalon, quella sensibile ma felice, era scomparsa via con lui.


ANGOLO AUTRICE:

CARI LETTORI E LETTRICI, QUESTO E' IL NONO CAPITOLO DELLA STORIA NIGHTMARE. IL DECIMO CAPITOLO VERRA' POSTATO MARTEDI' 14 LUGLIO. SPERO COME OGNI VOLTA CHE LA STORIA VI PIACCIA,E VI INVITO COME SEMPRE A LEGGERLA, VOTARLA E INVITARE ANCHE I VOSTRI AMICI O AMICHE A FARLO, INOLTRE VORREI RINGRAZIARE UNA MIA AMICA, ILARIA, A CUI PIACE MOLTO LA MIA STORIA ED OGNI VOLTA MI ESPRIME LE SUE IDEE SUI PROSSIMI CAPITOLI. ANCHE VOI SE AVETE QUALCHE IDEA CHE VOLETE FARMI INSERIRE ALL'INTERNO DEI PROSSIMI CAPITOLI, NON ESITATE A COMMENTARE, CON LE VOSTRE IDEE SICURAMENTE DIVENTERANNO ANCHE MOLTO PIU' INTERESSANTI. CON QUESTO CREDO DI AVER DETTO TUTTO, AL PROSSIMO CAPITOLO CARI LETTORI E LETTRICI.


NIGHTMARE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora