INSIEME

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UN ANNO DOPO
NAT POV

Prendo la vaschetta di noodles e mi risiedo al nostro tavolo, siamo arrivati a Tokyo due settimane fa dopo aver finito di girare l'Europa.

-Che ne dici di fermarci per un po'-
-Non lo stiamo già facendo?- chiedo sorridente

-Sai che intendo, scegliere un luogo, comprare una casa e mettere su famiglia- lo guardo, anche io lo voglio davvero ma una parte di me sa che Io e Lui non potremmo mai essere come Braian e Mia.

-Ti ho spaventata?- chiede e li prendo la mano
-No, lo voglio anche io davvero, dei bambini tuoi, nostri ma una parte di me...non lo so-

Comunque è tardi per le insicurezze perché sono incinta da due settimane e lui ancora non lo sa. Non so davvero che fare.

-Se succederà non ti lascerei mai da sola lo sai-
-Lo so- lo riassicuro e mi gira la fede argentata che ho al dito prima dell'anello di matrimonio.

Lui sposta lo sguardo dietro di me si alza puntando la sua pistola e mi alzo tirando fuori le due pistole puntandole alla ventina di agenti della polizia che ci circondano.

Scivolo sulla sua spalla spostando lo sguardo e continuando a puntare le pistole, coprendoci le spalle a vicenda.

Il capo donna dice qualcosa in giapponese, questa è la seconda volta che torno a Tokyo è già tanto se so dire "Grazie" 

-Può essere così gentile da tradurre?- chiedo
-No- risponde la donna in inglese e la guardo
-Cyka- le dico in russo e mi guarda male

Lancia un telefono a Han che si porta all'orecchio continuo a tenere le armi puntate e a guardare tutti male. Per questo motivo non possiamo avere bambini!
Farli nascere in carcere? Farli prendere di mira da un psicopatico al telefono, o chi sa che altro

-È Dom, riunisce la squadra a Londra- mi spiega e abbasso le pistole così come il resto degli agenti.

-Non poteva mandarci una cartolina? o fare una telefonata o mandare un messaggio?-

Una fitta mi colpisce allo stomaco per tutta la tensione e cado a terra, lui si abbassa mettendomi una mano sulla schiena e sospiro

-Sto bene- lo riassicuro
-Sicura?- chiede e annuisco tirandomi su
-Dobbiamo andare- dico e raccogliamo le nostre cose mentre gli agenti se ne vanno via

Prendo la mia ciotola ormai fredda di Noodles e inizio a mangiarla di gusto. Lui mi guarda ridacchiando e sorrido

-Ho fame e poi li ho pagati- affermo
-Ne vuoi?- chiedo ponendoli la ciotola e sorride
-Assaggiamoli- li passo le bacchette mentre io mangio con la forchetta arrendendomi nel usare quei arnesi.

Dobbiamo prendere un po' di cibo per il viaggio, sono 14 ore fino a Londra.

-Si e prendiamo anche le nostre cose- annuisco
-Te la sai cavare?-
-So dire Grazie-mi fa un cenno con una bacchetta e dico la parola con la pronuncia

-Amore è coreano non giapponese-
-Dici che se li parlo in Russo capiscono?-scuote la testa facendomi sorridere e incrocia due dita alle mie attirandomi l'attenzione

-Cos'era che ti era successo prima?-
-Non è nulla- devo inventarmi una scusa
-In salute e in malattia ricordi?-
-È stato solo un crampo- affermo, pensa Nat!
-Solitamente ho i crampi durante il ciclo, sto bene non devi preoccuparti-

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 10 ⏰

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Love and Ride || Han Lue Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora