sotto la luna

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la notte è fatta per amarci di nuovo, nascosti tra le lenzuola che avvolgono la sera
non è facile stare al di fuori della tua orbita, tu che del mio mondo eri sole e luna.
in estasi senza stupore, allontanato con forza dal luogo in cui per primo ti ho sfiorato la mano.
D'altri tempi era il nostro amore, nemmeno un fugace bacio
eppure ardevano le tue labbra sotto il
soffio della mia parola.
lingue di fuoco le nostre, curiose come colui che un giorno ingannarà con astuzia l'inferno
capaci di ferire e tagliare con minuziosa cura.

capiterà di tanto in tanto che ti sentirai sola,
ti dedicherò ogni sera una luna perché tu sappia che ti amo ancora.
la tua voce risuona nella mia immaginazione, suonerei per te la più dolce canzone, metterei da parte il dolore
e suonerei inciampando fra le note disabituate a cantare sotto le mie dita.
Che intreccio letale, il destino ci ha relegati in una condizione per la quale potremmo fuggire nel più lontano posto nell'universo,
ma quando una lacrima solcherà il tuo viso sarò lì a raccoglierla e a prenderti per mano. In una condizione per cui da quando il tuo cuore è guarito il mio smetterebbe di battere per ascoltarne il ritmo.
"Nessun maggior dolore
che ricordarsi del tempo felice
ne la miseria"
queste parole di Dante sono indelebili da 700 anni, mi basterebbe invece che le mie parole ti accompagnassero finché non sarò che un freddo ricordo per te insignificante

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