L'impiccato:un gioco pericoloso

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Passarono pochi minuti dalla fatidica domanda di Jamia e nel frattempo tutti si guardavano tra loro per trovare il giusto narratore della prossima storia. Tranne Jared che ,con lo sguardo altrove,  sembrava perso in qualche suo insignificante,ma, allo stesso tempo strabiliante pensiero così ,infine, quando tutti tentavano invano di entrare nella sua mente egli si decise a far luce sulla sua pensata.
"Avete mai giocato al gioco dell'impiccato?"
Lynz per un attimo tornò indietro nel tempo ai giorni in cui aveva solo dieci anni e ,a casa della nonna di campagna, si divertiva a giocare con i cugini al favoloso gioco dell'impiccato. In seguito mostrò a Jared uno splendido sorriso che egli apprezzò con molto piacere.
"Certo! Più di un miliardo di volte e ci giocherei ancora se potessi".
"Brava e ricordi anche le regole?"
"Si"
Rispose ella mentre si legava i morbidi e neri capelli in una coda alta  lasciando, però,  alcune ciocche che ricadevano sul pallido viso illuminato dal bagliore della luna.
"Aspetta... "
Si fece avanti Andy che  non riusciva a stare dietro alla conversazione.
"qui non tutti conosciamo questo gioco. Per esempio io non l'ho mai sentito nominare".
" Allora " riprese Jared " il gioco prevede che un giocatore pensa una parola in seguito ,su un foglio bianco, disegna dei trattini orizzontali che rappresentano il numero di lettere preciso di questa mentre gli altri giocatori la devono indovinare tentando di scoprire le lettere giuste che la compongono, ma, se uno di loro dovesse sbagliare il giocatore che ha pensato la parola disegna ,man mano che aumentano gli errori ,il corpo dell'impiccato. Se il corpo di quest'ultimo è completo i giocatori che dovevano indovinare hanno perso e il gioco ricomincia da capo con un'altra parola ,ma ,se invece qualcuno scopre la parola prima degli altri vince e il prossimo a pensare la parola misteriosa sarà egli stesso".
Andy ,con un volto che dava l'impressione di uno che avesse capito più che bene la spiegazione, decise di far luce su un una domanda che gli era scaturita durante la sua esposizione.
"Quindi, per farla breve, nessuno dei giocatori, togliendo il pensatore, conosce la vera parola finché, in base alle giuste lettere che si vanno a inserite nei trattini, questi arrivano alla conclusione?"
"Giustissimo".
"Gioco inquietante"
Disse Jamia rabbrividendo.
"Tornando a noi chi è il prossimo narratore?"
"Sarò io"
Rispose Jared con grande sicurezza e si avvicinò maggiormente al fuoco per riuscire a guardare tutti in faccia e poi, preso un bel respiro, cominciò.
"Un po'di tempo fa, in un piccolo cottage in montagna, la signora Freen decise di organizzare una festicciola per il suo sessantesimo compleanno così invitò alcuni dei suoi migliori amici: il signor Jackless e sua moglie la signora Jackless, la signorina Janette e il suo fidanzato Bill, la signora Way e il signor Green. Tutti, se vogliamo dirlo, pieni di soldi fino ai capelli tranne la signora Way che era una piccola proprietaria terriera con la passione per i racconti gialli.
Il giorno prefissato per la festa tutti fecero la loro comparsa e portarono con loro i vari regali per la signora di casa e anche festeggiata.
La serata sembrava scorrere per il migliore dei modi, apparte la forte pioggia che scendeva giù con una potenza straordinaria, infatti tutti gli invitati erano a proprio agio in quel posto e con quelle persone e nel frattempo la signora Way strinse molte amicizie (se così vogliamo chiamarle) per esempio con il signor Green così scoprì che era un grande produttore di tabacco ed abitava in una villa vicino a quella dei coniugi Jackless(strana coppia con un dislivello di altezze molto buffo) che anch'essi davano l'impressione di essere persone di buona moneta mentre la signorina Janette e il giovane Bill erano la coppia più carina che la signora Way avesse mai visto: entrambi erano gentili e cordiali e non sembravano affatto scocciati dalla presenza dell'ansiana Way.
A fine festa tutti si recarono nelle proprie stanze, ma, per colpa di una dimenticanza della signora Way ,che aveva lasciato la borsa nella sala dove vi era stata la festa, dovette riscendere al piano di sotto. Così di fretta tornò indietro e con una certa sorpresa trovò il signor Green e il signor Jackless discutere di un certo argomento che la Way riuscì a capire solo per metà:sembrava ,infatti, che la signora Jackless tradisse il marito per l'affascinante Green. Comunque non appena si accorsero della presenza della signora Way si bloccarono, la salutarono educatamente ed entrambi gli uomini si scambiarono l'ultimo sguardo ardente di rabbia e si diressero nelle proprie stanze. Infine anche la signora Way decise di andare a dormire.
La notte passava serena anche con il forte rumore che produceva la pioggia sul tetto, ma, ad un certo punto un urlo insolito ruppe tutta la tranquillità che si era andata a creare. Tutti gli invitati uscirono dalle loro stanze e correndo raggiunsero il luogo(la cantina sotto la sala da pranzo) dal quale proveniva l'urlo che sembrava essere quello della signora Freen e ritrovarono davanti a loro uno spettacolo raccapricciante:il signor Green appeso per il collo ad una corda."
"Come l'impiccato? "
Domandò Lynz.
"Sì, proprio così e la signora Way capì subito che si trattava di un omicidio perché il signor Green aveva sulle mani dei segni di lotta che poche ore prima non possedeva.
In poco tempo arrivò anche la polizia per prelevare il corpo e per interrogare i vari invitati.
-Adesso dovrò farvi alcune domande in questa casa perché le macchine della polizia sono rimaste intrappolate nel terreno fangoso e dovremmo aspettare qualche ora prima di recarci in centrale e per non perdere altro tempo i miei colleghi stanno anche perquisendo le vostre stanze in caso vi fosse qualcosa che possa essere riconducibile all'assasino.
Disse il capo della polizia.
-Allora, cominciamo con la signora Way.  Lei dove si trovava prima del ritrovamento del corpo?
-Ero in camera mia e stavo preparando le valigie per il giorno seguente e lo può testimoniare la signora Jackless che mi è venuta a chiedere delle pasticche per il mal di testa.
-Verissimo-sopraggiunse la Jackless - e dopo aver preso le pasticche sono andata a letto e ho dormito come un ghiro finché l'urlo della signora Freen mi ha fatto sobbalzare.
-Suo marito dov'era?
Domandò il capo della polizia.
-Stavo fumando una sigaretta sul piccolo balcone della mia stanza.
Rispose il signor Jackless con tono irritato.
-Continuando, lei signorina...
-Capo! Capo!- urlò uno dei colleghi -Venga a vedere!
Il capo e gli invitati salirono al piano di sopra dove vi erano le camere da letto degli ospiti e si diressero tutti nella stanza di Bill nella quale vi era un pezzo della stessa corda con la quale era stato ucciso il signor Green.
-Impossibile, io non ho ucciso quell'uomo e non lo conoscevo nemmeno...
Cercò invano di discolparsi il povero ragazzo mentre il capo gli metteva le manette.
- Lei è in arresto per tentato omicidio. Tutto ciò che dirà d'ora in poi potrà essere usato contro di...
-Non può essere stato Bill!- disse piangendo Janette -Siamo stati tutto il tempo insieme ed insieme siamo andati verso l'urlo disumano della signora Freen. Vi prego ascoltatemi!
-Io ti credo cara- disse la signora Way abbracciando la ragazza -Troveremo il vero assassino. Mi scusi signor capo, ma adesso dobbiamo rivedere tutto da capo.
Tutti riscesero al piano di sotto e si sederono in ascolto alla signora Way che aveva scoperto il vero colpevole.
- Cominciamo dal principio.
Alla fine della festa salita in camera ricordai di aver dimenticato la mia borsa sulla poltroncina e scesa sotto vidi il signor Green e il signor Jackless che stavano discutendo animatamente di un argomento che non ho ben capito e poi , dopo avermi vista,si sono separati. Durante tutto questo gli altri invitati erano nelle loro stanze. In un momento pensai che l'assassino dovesse essere il signor Jackless, ma, un piccolo particolare mi disse che non era lui. Infatti dove era legata la corda dell'impiccato era situato un gancio molto alto che l'altezza del signor Jackless non glielo avrebbe permesso di arrivarci così mi interrogai a lungo su questo strambo particolare che non mi portava da nessuna parte finché non notai che la signora Jackless possiede un'altezza straordinaria per una donna e che solo lei avrebbe potuto legare la corda a quel gancio.
-Se ricorda bene io ero passata prima da lei per le pasticche e poi ero tornata in camera e mi ero messa a dormire.
La interruppe la signora Jackless.
-Sì e ricordo molto bene anche i palmi delle sue mani graffiate dalla grezza corda che aveva utilizzato per impiccare il signor Green che dopo una potente caduta aveva perso i sensi e lei era riuscita a farlo fuori.
- Io, infatti, non ricordo di averti sentita quando eri rientrata in camera e adesso che ricordo tu eri arrivata prima di me in cantina.
Disse il signor Jackless sconsolato.
Infine, dopo un lungo minuto di silenzio la signora Jackless parlò.
-Sì sono stata io. Ho ucciso io quel maledetto e sapete il perchè? Perchè voleva lasciarmi dopo tutto quello che avevamo fatto insieme.  Io ero pronta a lasciare mio marito e intraprendere una nuova avventura con lui , ma, lui era un codardo. Voleva solo divertirsi e adesso spero che bruci all'inferno.
Il capo della polizia tolse le manette al giovane Bill e le mise ai polsi magri e fragili della signora Jackless che ormai non aveva più speranza di una vita felice e armoniosa che regnava prima dell'incontro con il signor Green.
-Signora è in arresto.

"Bellissima!!"
Grido Juliet quasi spaccando i timpani al suo vicino Andy.
"È stata una grandissima storia quasi più bella di tutti quei racconti gialli che si trovano in giro"
Aggiunse Jamia.
"Grande Jared!"
Disse sorridendo Frank dandogli una pacca amichevole sulla spalla.
"Adesso tocca a..."

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