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Capitolo 4

La mattina mi sveglio con un mal di testa atroce. Mi alzo dal materasso e vado verso al tavolo, sedendomi sulla sedia. Tiro su lo zaino, che la sera prima avevo messo vicino al tavolo, e lo appoggio sul tavolo, facendo una smorfia quando una fitta di dolore mi attraversa il corpo.

Apro lo zaino e tiro fuori del cibo e dell'acqua. Ho deciso che mi metterò in cammino dopo aver mangiato qualcosa.

Finisco di mangiare e bevo un sorso d'acqua prima di ritirare tutto nello zaino. Mi alzo e afferro la mia maglietta e la mia felpa. Mi vesto con rapidità, prendo lo zaino e me lo infilo in spalla. Prendo anche la lanterna. Prima di uscire infilo la testa fuori dalla porta e guardo in tutte le direzioni. Non vedo nessun soldato nemico quindi esco.

Prendo la stessa stradina che ho preso ieri sera e torno al sentiero che stavamo seguendo.

Seguo il sentiero stando attenta al non incontrare nessuna guardia.

Quando arrivo al punto di ritrovo non trovo nessuno. Probabilmente si sono sposati. É meglio non restare nello stesso punto per troppo tempo, me lo insegnò mio padre quand'ero piccola.

Mi avvicino al rimasuglio del falò, mi piego in avanti e appoggio la mano sui tronchi bruciati. É ancora caldo. Questo segnala che non è passato molto da quando sono partiti.

Sospiro e mi rialzo.

Mi guardo in giro e noto un foglietto di carta posto sotto una pietra. Sembra ci sia scritto qualcosa.

Mi avvicino e mi piego per raccoglierlo. Sposto la pietra e lo raccolgo.

Riconosco la scrittura, è quella di Milo. Il bigliettino recita: "Haz, so che sei ancora viva, e che ci starai cercando. Ci stiamo spostando verso nord, verso un rifugio più sicuro, lì troveremo cibo e rifornimenti. Raggiungici al più presto"

Sorrido e piego il bigliettino, infilandolo nella tasca posteriore dei pantaloni.

Prendo la bussola che mi pende dallo zaino e la apro. Mi giro nella direzione puntata dalla lancetta ed inizio a camminare.

Cammino per qualche ora prima di arrivare ad un villaggio. Nella piazza ci sono solo un paio di persone che quando notano la mia presenza non mi tolgono gli occhi di dosso.

Una bambina si avvicina a me.

<<Sei una di loro?>> mi chiede

<<Loro chi?>> chiedo

La bambina si gira e con il dito punta ad un ammasso di cadaveri in fondo alla piazza.

<<Una di coloro che hanno fatto ciò a noi.>> continua la bambina

Guardo la scena con orrore.

<<L'esercito di Valium?>> chiedo

La bambina annuisce e poi mi fa la stessa domanda <<Se una di loro?>>

Io scuoto la testa <<No, sono un'apprendista cavaliere del regno di Sagewood..>>

La bambina mi sorride. Dopo poco tempo le persone tornano ai loro compiti. Una signora mi si avvicina.

<<Vieni, hai una brutta cera>> mi dice.

Io la seguo. Arriviamo davanti a quella penso essere la sua casa e lei mi trascina dentro.

<<Allora.. cosa ci fa un' apprendista cavaliere così giovane qui nel bosco? Qualche missione o allenamento speciale?>> mi chiede

<<No.. ecco.. il regno di Sagewood è stato attaccato dal regno di Valium e ci hanno scortato ad un campo dove avremmo dovuto finire l'addestramento e iniziare a combattere accanto ai cavalieri una volta finito... ma...>> mi fermo

Storytales Libro 1 - HazelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora