Riapro gli occhi ed è Carla a baciarmi per prima. Il suo sapore è una scarica di adrenalina per me. Dopo qualche secondo, bacia anche l'altra ragazza.
Estrella si abbassa sul seno destro di Carla, soffia piano sul capezzolo e poi lo stringe tra le sue labbra. Faccio lo stesso, leccando languidamente l'areola e poi succhiando. Carla ci accarezza i capelli e mugola: "Brave le mie ragazze..."
Mi concentro sul seno, con le mani e con la bocca. Il profumo della sua pelle è inebriante. Anche Estrella prova le stesse sensazioni, presumo, a giudicare dal suo respiro affannato.
Lei scende con la bocca ora, disegna una scia di saliva dal seno al ventre di Carla, che spalanca le gambe.
Estrella affonda il suo viso lì, tra il suo pelo scuro, e il corpo di Carla vibra al tocco della sua lingua.
"Oh piccola, tu sì che sai come fare..."
Mi avvicino per godermi lo spettacolo e Carla inarca il bacino. Non resisto più e le accarezzo le grandi labbra, poi il culo. Anche oggi indossa un plug anale diamantato. Infilo due dita dentro di lei, mentre Estrella con la sua lingua continua l'opera.
Carla raggiunge l'orgasmo con un urlo. La sento contorcersi attorno alle mie dita.
"Ora, visto che siete state brave, è il vostro turno."
Ci fa sdraiare una a fianco all'altra. Il mio corpo freme, mi sento vicina ad un limite che non credevo di conoscere.
Carla arriva con in mano due vibratori rosa, di notevoli dimensioni.
Con un colpo secco ne infila uno nella vagina di Estrella, che si lascia scappare un gridolino. Poi è il mio turno. Sono così bagnata che scivola subito dentro e mi riempie senza fatica. Allungo una mano verso la ragazza e le solletico il clitoride, mentre lei si masturba con il vibratore. Ricambia il favore toccandomi a sua volta. Ormai stiamo gemendo senza ritegno, le gambe aperte in un vortice di piacere.
Carla ci osserva dall'alto mentre veniamo quasi all'unisono, urlando.Poco dopo, siamo tutte in cucina a bere la famosa limonata fatta in casa di Carla.
Chiacchieriamo per un'oretta, come vecchie amiche, la tensione è scesa e siamo anche un po' sfinite. Ci stiamo conoscendo meglio e al di fuori del personaggio Carla è affabile. Dice che ha smesso con gli uomini da circa trent' anni, dopo aver dato alla luce sua figlia. Le delusioni amorose l'hanno portata a soddisfare la curiosità verso il mondo femminile, che reprimeva da tempo, e non è piu tornata indietro. Estrella invece ha sempre amato le donne, sin da quando era una ragazzina a Cuba.
Ci siamo rivestite solo in intimo, perché fa caldo. Carla con il suo babydoll a piedi nudi, io con il mio completo di pizzo bianco, Estrella in uno striminzito turchese di seta.
Al centro del tavolo c'è una ciotola con dei cubetti di ghiaccio, per rinfrescarci.
"Sai che lei la prima volta l'ho sedotta lanciandole addosso un bicchiere di limonata? Aveva una canottiera bianca, quindi..." dice Carla ad Estrella, che ridendo commenta: "Che porca che sei!"
Io arrossisco, ripensando al nostro primo, folle incontro.
"Sei arrossita, dolce..." fa Estrella, appoggiando una mano sulla mia coscia.
Carla afferra un cubetto di ghiaccio e lo succhia, pensierosa.
Distolgo lo sguardo: la sua sensualità mi imbarazza.
Come se mi potesse leggere nel pensiero, Carla sputa il cubetto di ghiaccio precisamente nell'incavo dei miei seni.
Rabbrividisco per il freddo improvviso.
"Ma sei pazza? È freddissimo!" reagisco.
Carla ride.
Estrella, che è sempre più vicina alla mia sedia, afferra il cubetto e me lo infila nel reggiseno.
"Ecco, è come con la limonata! Mi diverto troppo." dice Carla. "Esty, sai cosa fare vero?"
Estrella si mette in piedi alle mie spalle e mi sgancia il reggiseno. Il cubetto di ghiaccio cade a terra, ma lei non se ne cura. Ne prende subito un paio dalla ciotola, uno per ogni seno, e comincia a massaggiarmi così. È freddo, ma piacevole, nella calura estiva.
"Rilassati, sono specializzata in questi massaggi..." dice lei, titillandomi i capezzoli lentamente.
Carla ci osserva per un attimo, poi si toglie il babydoll. Io sono già in estasi.
Afferra un cubetto dalla ciotola e me lo infila nelle mutandine, che si bagnano all'istante. Io sussulto, lei sorride.
"Non fa bene tenere addosso la biancheria bagnata, sai..." e con mossa sicura mi toglie anche l'ultimo pezzo di stoffa che avevo addosso. Istintivamente, spalanco le gambe di fronte a lei.
Mentre Estrella continua il massaggio al mio seno, Carla si posiziona a cavalcioni sopra di me, ed inizia a strusciarsi.
"Sei fortunata, sai quanti uomini vorrebbero essere al tuo posto ora?"
Le sue labbra si strofinano sulle mie, ci stiamo dando piacere a vicenda.
"Immagino..." ansimo.
Carla mi mette a tacere con un bacio.
Poco dopo, Estrella mi prende il mento tra le mani e reclama a sua volta un bacio.
Mentre arrivo all'apice del piacere, Carla dice: "Da oggi sei nostra. Solo nostra. Non puoi andare con altre donne, senza il nostro permesso."
Io ammutolisco, stremata.
"Con tuo marito fai quello che vuoi, ma il sesso saffico è esclusivo. Io sono la tua padrona. Non sei più la ragazza perbene che dicevi di essere, eh?"
Io penso che no, forse non so più chi sono, ma voglio scoprirlo. Per farlo, devo essere libera. Senza padroni e senza regole.Più tardi, mi rivesto e penso che tra due giorni partirò per un'isola lontana, con mio marito. Per un mese, almeno.
Lontana da Carla. Lontana da Estrella. Lontana da una ragazza perbene che non sono più.*** FINE ***
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Le avventure di una ragazza perbene (I)
Short Story⚠️ STORIA SOLO PER ADULTI, CONTENUTO ESPLICITO ⚠️ Greta è una donna giovane, felicemente sposata, almeno in apparenza. Un giorno per caso si imbatte in Carla, cinquantenne provocante, che la inizia all'amore tra donne. Così iniziano le sue avventure...