Legno 🪵

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"Hai visto? Le ho pagato da bere io, ma alla fine era interessata solo a te!"
Daniele sbotta, a me scappa una risata.
"Però... Eravate davvero bellissime insieme."
Risaliamo in auto e appena messo in moto, la sua mano si allunga verso le mie cosce.
"Fammi sentire quanto sei bagnata...", mormora, mentre si immette sulla strada principale.
Sussulto al suo tocco. Attaverso la stoffa sottile, può sentire le mie labbra depilate alla perfezione impregnate di umori.
"Sono molto bagnata, e senza mutande..." mormoro.
Daniele continua ad accarezzarmi tra le cosce nude, per poi risalire sull'inguine.
Sbircio la sua patta e vedo che è deliziosamente gonfia: era inevitabile.
Arriviamo a casa in pochi minuti. Appena entrati nell'appartamento, Daniele chiude a chiave e mi sbatte contro la porta d'ingresso.
Legno freddo contro la mia pelle bollente. Ci baciamo con voracità, mentre mi sbottona la tutina.
Dopo due bottoni, il mio seno esce fuori nella sua abbondanza, i capezzoli turgidi. Daniele si china e me li bacia con passione, mordendomi in certi punti, succhiandoli con vigore.
Mi lascio cadere il vestito ai piedi, così resto nuda o quasi; ho solo i tacchi addosso.
Lui è ancora tutto vestito, ma con una mossa abituale si slaccia la cintura e si abbassa i pantaloni alle caviglie.
"E così mia moglie è bisex..." sussurra, gli occhi pieni di desiderio.
"Sì, ne sono sicura ormai..." gli rispondo, guardandolo negli occhi.
Daniele mi accarezza la bocca e ci infila due dita. Io le avvolgo con la mia lingua, immaginandomi di fare lo stesso con il suo cazzo.
Poi, scende con la mano e mi stringe il collo, con violenza controllata, quel tanto che basta per mozzarmi il fiato e farmi eccitare ancora di più.
Ansimo, sia per la mancanza di ossigeno che per la voglia che mi sta divorando.
Preme con la sua cappella contro il mio pube, ci si strofina contro, mentre le sue mani mi afferranno per le chiappe e mi sollevano da terra. Circondo la sua schiena con le mie gambe, e lo lascio affondare dentro di me.
Inizia a spingere, e ad ogni colpo mi sento sempre più piena, le mie natiche che urtano contro il legno, i nostri respiri che si confondono.
"Voglio scopare con te e un'altra donna." dice lui.
"Anche io, ma dammi un po' di tempo per capire se mi potrebbe piacere, ho bisogno di scoprire questo mio lato ancora un po'..."
Daniele annuisce e si stacca da me, riappoggiandomi a terra. "Sì, ma certo. Sei libera di fare ciò che vuoi. Conosci pure tutte le donne che vuoi, e coinvolgimi quando te la senti."
Questa sua affermazione mi fa sentire sollevata. Avere l'approvazione di mio marito era l'ultimo step che mi mancava per iniziare finalmente un percorso alla scoperta delle mie fantasie.
"Adesso ciò che voglio è solo succhiarti il cazzo."
Stavolta tocca a me sbattere lui contro la porta. Mi inginocchio e gli accarezzo delicatamente le palle, mentre con la lingua gli stuzzico la cappella. Lo sento gemere di piacere, allora mi spingo la sua cappella in bocca, sempre più a fondo.
Con la mano libera, scendo tra le mie gambe. La sensazione della sua asta che quasi mi soffoca, unita alle mie dita che sfiorano il mio clitoride, mi fanno venire all'istante. Un orgasmo violento, che non sfocia in un urlo solo perché Daniele sta spingendo il suo cazzo fino in fondo alla mia gola.
Poco dopo lo sento tremare, ed un fiotto di liquido caldo mi riempie.
Per stasera sono soddisfatta così, ma non durerà a lungo. È tempo di pensare alla mia prossima mossa.

Le avventure di una ragazza perbene (I)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora