Seta 🪡

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Sono passate due settimane, frenetiche ma senza picchi di emozione. Non ho più rivisto Carla; ho preferito incontrare sua figlia, la mia cara amica Giulia, in un bar. Terreno neutro, nessuna tentazione.
Se ripenso ai due incontri precedenti, istintivamente stringo le cosce e mi lecco le labbra. È una scarica di eccitazione che per ora scelgo di non assecondare, anche perché ho un nuovo obiettivo. Due settimane fa ho visto bussare alla porta di Carla un viso a me conosciuto: si chiama Estrella, è cubana ed è la commessa di un negozio di intimo non lontano da casa mia. La conosco perché un paio di volte ho provato ad acquistare lingerie lì. Se lei è "l'amica speciale" di cui parlava Carla, credo che abbiamo qualcosa in comune.
È sabato, mio marito è al lavoro e direi che è giunto il momento di comprare un nuovo completino intimo.

Sono le 16 e il caldo è soffocante sotto i portici del centro. Ho indossato un abito di cotone bianco, molto fresco, sotto il quale si può indovinare il mio seno, e dei sandali con il tacco. Mi sono vestita casual ma sexy, perché comunque vorrei che Estrella mi notasse. Ed eccola lì, intenta a riporre dei top su uno scaffale: pelle caffelatte, una criniera di ricci scuri, labbra grandi. È la tipica bellezza caraibica: minuta, con il culetto rotondo strizzato in un pantaloncino corto.
"Buon pomeriggio!" entro e la saluto.
Lei si avvicina e ricambia il saluto, con leggero accento spagnolo.
Noto che ha un seno compatto, una terza scarsa, ma è tutto ben proporzionato.
"Vorrei vedere i nuovi completini di seta che avete in vetrina. Cerco qualcosa di sexy, non so se mi spiego." le dico, ammiccando.
"Certo, nessun problema! Ho delle cosine che ti starebbero una favola!"
Estrella va a prendere degli indumenti sulle grucce.
"Guardandoti, direi che tu abbia una terza coppa C... Hai un seno abbondante. E poi una seconda di mutandine."
Lascia scorrere il suo sguardo su di me, con insistenza, e questo mi piace.
Mi conduce in camerino e mi passa i completi. Io lascio aperta la tenda, tanto ho notato che siamo sole nel negozio.
Mi denudo e prendo il primo completo: perizoma nero di seta, con una trasparenza sul davanti. Guepier nera, con dei fiocchetti deliziosi. Il pezzo forte è il reggiseno: è fatto solo da sottili strisce di seta, che si intrecciano su un fiocco all'altezza di ogni capezzolo. Praticamente lascia nudo il seno, stringendolo solo nei punti giusti.
La commessa si è allontanata per lasciarmi un po' di privacy, ma la richiamo subito.
"Ho bisogno di aiuto con il reggiseno! Puoi allacciarmelo?"
Lei annuisce e si posiziona dietro di me. La vedo riflessa nello specchio del camerino, mentre i suoi ricci mi sfiorano il collo.
Mi avvicino impercettibilmente, mentre lei stringe i gancetti.
"Wow! Stai benissimo!" esclama.
"Puoi per favore sistemarmi bene il seno? Questi lacci sono così complicati..." mormoro, girandomi verso di lei.
Fingo indifferenza, ma questo gioco inizia a piacermi.
"Certo!"
Estrella afferra prima un fiocchetto, poi l'altro, per posizionarli meglio e così facendo mi sfiora i capezzoli. Il desiderio mi punge, vorrei che mi toccasse di nuovo.
Mi osserva da capo a piedi, sorridendo leggermente.
"È proprio sexy da impazzire questo, però prova anche il completo di seta bianca, te l'ho messo lì."
Siamo molto vicine. Io le sussurro: "Perché non lo provi tu? Il bianco ti starebbe da dio, con la tua pelle, vorrei vedere il contrasto che fa..."
Estrella arrossisce. "Ma che dici, io non posso, sto lavorando, se arriva la mia titolare finisco nei guai!"
Faccio un altro passo verso di lei, ormai le nostre labbra sono a pochi centimetri. Lei non indietreggia, ma non riesce a guardarmi negli occhi, si vede che è in difficoltà.
"Dai, chiudi per un attimo il negozio. Ti prego... Poi li compro entrambi, tanto. E ti lascerò una recensione bellissima su internet!"
La fisso con sguardo implorante, e lei poco dopo cede.
"Dai, metto il cartello "torno subito", ma due minuti al massimo!"
Corre a chiudere le porte del negozio, poi si nasconde nel camerino a fianco e tira la tenda. Merda. Avrei voluto spiarla mentre si spogliava.
Dopo pochi secondi, entra nel mio camerino, dove la stavo aspettando con impazienza.
È una meraviglia. Ha un corpo morbido, fianchi e cosce formose, fasciato nella seta bianca. Intravedo il taglio della sua intimità attraverso il tessuto trasparente ed i suoi capezzoli scuri sono così grandi che il fiocchetto non riesce a coprirli interamente.
"Come immaginavo: sei stupenda!" dico io, a voce bassa.
Lei si schermisce, ma non sembra imbarazzata. "Posso farti una foto? Per l'account social del negozio, sai... Se vuoi cancello il volto!"
Non era questo che avevo in mente di fare ora, ma accetto.
Estrella scatta un paio di foto al retro del completo, ed io cerco di sporgere il mio culo più in fuori che posso. Voglio che osservi bene. Poi qualche scatto sul davanti, ed io abbasso la seta del reggiseno, liberando le mie tette.
"Ma che fai, così è troppo spinto!", protesta lei.
"Però è bello...", le dico. "Dai, facciamoci anche un selfie!"
Estrella si avvicina a me, i nostri corpi uno a fianco all'altro, e mi appoggia una mano dietro la schiena. Io faccio lo stesso, per stringerci dentro l'obiettivo, ma la mia mano la metto sul suo culo nudo.
Sorridiamo mentre il telefono scatta, e siamo così vicine che il suo profumo al cocco mi riempie le narici, i suoi capelli sulla mia spalla... Non resisto più. Mi allungo e le bacio il collo.
"Che fai?!" mormora lei, ma non si sposta.
Bacio il suo collo di nuovo, stavolta con una punta di lingua.
"So che ti piace. Ti ho vista entrare a casa di Carla!"
"Come fai a saperlo?!"
Estrella sembra offesa, ma la sua mano cmi stringe il fianco con desiderio.
"Lo so e basta. Sai, il diamante, gliel'ho messo io. E non parlo del bracciale che aveva al polso..." le sussurro in un orecchio.
Estrella sussulta. Ha capito.
Adesso le bacio un orecchio, succhiandole il lobo. Le scappa un sospiro, ma non si muove.
Io non resisto più, quindi l'afferro per i capelli e la stringo a me, baciandole le labbra. Lei ricambia la stretta, afferrandomi le chiappe con entrambe le mani. Le nostre lingue si incontrano in un bacio lento, in cui ci mordiamo piano.
Estrella abbassa la seta del suo reggiseno, ed inizia a strusciare i suoi capezzoli contro i miei. È una sensazione che mi fa impazzire.
Le nostre mani esplorano i nostri corpi, finché entrambe non infiliamo le mani nelle mutandine dell'altra.
"Abbiamo pochi minuti!" mi avverte.
"Basteranno", replico io, mentre con due dita le sto accarezzando il clitoride. Lei fa lo stesso con me. Sbircio la nostra immagine nello specchio del camerino ed è come guardare un porno lesbo in diretta.
Ci strofiniamo l'una contro l'altra, i nostri tocchi che aumentano il ritmo, finché non veniamo quasi contemporaneamente.
Poco dopo, acquisto entrambi i completi, come promesso. Le mutandine sono impregnate del nostro piacere, sarà un peccato lavarle.
"Oggi ho fatto proprio un affare!" dico, scrivendo il mio numero di cellulare sullo scontrino che lascio ad Estrella.
"Anche io, spero tornerai presto ad acquistare da noi."

Le avventure di una ragazza perbene (I)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora