2. Niente sesso di mercoledì

70 13 5
                                    

In questi giorni il tempo è davvero pessimo, arrivo in negozio bagnato dalla testa ai piedi, meno male che nello sgabuzzino dove ci cambiamo lascio sempre un cambio.
Lavoro per un negozio in franchising, niente di che... Ma stare a contatto con la gente mi piace perché posso parlare, a casa Jackson è sempre stanco ultimamente.
Mi angoscia vendere la casa sul monte Maisan ci ho passato la mia infanzia... Spesso ho pensato che se avessi avuto un figlio sarebbe stato bello farlo correre su quei prati verdi, bere dalle fontane... Chiedere ai contadini di accarezzare le mucche o le capre...andare a pescare sul fiume che è poco lontano... Tutte cose che ho fatto anch'io con nonno Cha. Se chiudo gli occhi vedo la crostata di mia nonna Isi sul davanzale della casa... Potrei sentirne il profumo se mi concentro.
Verrà a vederla una coppia pare che lui viva in un paesino poco più giù e faccia il veterinario, lei invece vive a Seul ed è un avvocato.

Mi arriva un messaggio whats app... È di Jackson mi scrive di non chiamarlo perché è iniziata la sua riunione.
Lo fa sempre... Ormai lo so che non devo disturbarlo sul lavoro.
Stasera proverò di nuovo a parlargli della casa.

Quando arriva però capisco che non è aria, ha uno sguardo cupo qualcosa in quella riunione deve essere andato storto.
-la zuppa è salata Jimin!
Protesta a cena.
-ah si? Oddio scusa l'ho fatta apposta per te... So che con i funghi ti piace.
-fa cagare.
-scusa ho avuto poco tempo, oggi pomeriggio ho incontrato il mio amico Hoby e sono arrivato a casa tardi.
-di nuovo quel ballerino da strapazzo? Lavora adesso almeno?
-si si in un teatro era tutto contento.
-dammi pane e formaggio... Questa proprio non va giù.
Dice allontanando il piatto...
-solo formaggio? Il pane non c'è.
-ma non dovevi fare la spesa?
Chiede seccato.
-ho finito i soldi sono andato a pranzo con Hobi
Rispondo sottovoce chinando la testa.
-Jimin...
Inizia e io so già dove andiamo a finire non ce la faccio più a sentirlo anche se ha ragione.
-il mercoledì che giornata è?
- della spesa Jackson.
-allora con Hobi potevi prendere un tramezzino... Così ti restavano i soldi...
Non è per essere di braccino corto ma lo sai che abbiamo la nostra programmazione... Quest'estate voglio andare in vacanza.
-Jackson... Alla fine poi non ci andiamo mai.
Mi scappa incoscientemente.
-Jimin!
Mi sgrida
-se non ci andiamo è per questo... Per la tua incapacità di gestire le cose. E ora riordina che sono troppo stanco e affamato per discutere.
-vaffanculo...
Mi scappa ancora sottovoce mentre sta uscendo dalla porta.
-cos'hai detto?
Chiede alzando il tono della voce
-niente Jackson... sistemo la cucina.
-ho sentito un vaffanculo
-mi si è spezzata un unghia chiudendo questo barattolo
Mi guarda ovviamente incredulo per concludere la nostra discussione dicendo...
-ti aspetto a letto.

Speravo dormisse ma...no...
È la sua domanda ha del paradossale.
-Jimin ho deciso che ci fermiamo a dormire in montagna, è venerdì se torniamo giù poi siamo troppo stanchi per la scopata serale... Oppure la saltiamo e lo facciamo solo sabato mattina?
-come vuoi.
Rispondo rassegnato

Vado in bagno... Mi guardo allo specchio e i miei occhi sono prossimi al pianto... Le trattengo quelle lacrime perché sarebbero fonte di discussione.
Come ho lasciato che le cose arrivassero a questo punto? Come l'ho lasciato mettermi in un angolo nella nostra relazione?
Sono arrabbiato con me stesso, saturo delle sue regole e di essere ripreso per la mia incapacità di seguirle.
Oggi a pranzo con Hobi sono stato così bene, ho mangiato un sacco di schifezze... Se ci fosse stato Jackson non me l'avrebbe consentito... Mi avrebbe ricordato che ho la tendenza ad ingrassare... E ha ragione perché è vero.
Con Hobi abbiamo parlato di tante cose... Di come la sua vita sia rinata dopo la fine della sua relazione.
Mi ha parlato così tanto della sua libertà che mi ha fatto rendere conto di quanto io viva in una prigione. Dorata certo... Ma pur sempre una prigione.
Forse dovrei ribellarmi e dovrei iniziare adesso... Cos'è questa storia dello scopare il venerdì e il sabato... Io voglio farlo stasera.

Rientro nella stanza nudo perché abbia chiare subito le mie intenzioni.
Mi guarda stupito
-Jimin...
-ho voglia Jackson...
Dico semplicemente mettendomi in ginocchio sul letto.
-non credo proprio... Domani andiamo a Maisan e non credo che tu abbia avuto il tempo per prepararti...
Dice lasciandomi intendere la normale toilette che devo fare prima del sesso con lui.
Sono scioccato, offeso... Senza dirgli una parola prendo un pigiama dal cassetto una valeriana per dormire e mi infilo sotto le coperte sperando che il sonno mi colga presto.

DOVREI ESSERE FELICE... Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora