3.Maisan

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Il viaggio fino a Maisan lo facciamo in silenzio. È chiaro che dopo ieri sera io sia arrabbiato, non fa nulla per chiarire, come non fosse necessario, guida continuando a leggere i suoi messaggi sul cellulare.
L'auto è comoda, ci ripenso a quando mi ha fatto vedere il dépliant di questo grosso suv Hyunday era eccitato come un bambino.
Lui la pioggia non la prende di certo perché non va in autobus...non aspetta sotto la pensilina insieme a una folla di gente. Non aspetta la seconda corsa perché la prima è piena...
-parla meno possibile... Lascia gestire a me la cosa. Lui è un veterinario di paese uno semplice facilmente gestibile...ma lei è una iena... La vedrai...
È invece quando parcheggiamo fuori casa c'è solo un vecchio Land rover verde militare. Scende un bel ragazzo sulla trentina moro, leggermente abbronzato, con un fisico possente e un bel sorriso stampato sul viso.
Ha una camicia a quadrotti un giubbetto nero senza maniche e dei pantaloni cargo pieni di tasche.
-piacere Jeon... Jungkook... Potete chiamarmi Jk.
-Jimin piacere
Dico incontrando due occhi scuri rassicuranti
-Jackson Piacere.
E sua moglie?
Chiede preoccupato per l'assenza
-no no c'è un equivoco Randy non è mia moglie è mia sorella si sposa la prossima estate. Lei non verrà ha avuto un impegno improvviso non abbiamo fatto in tempo ad avvisarvi perché è stata proprio una cosa dell'ultimo minuto, spero non sarà un problema per voi tornare un'altra volta quando ci sarà anche lei.
-A dire la verità si... Siamo molto impegnati abbiamo dovuto prendere un giorno di ferie.
Risponde Jackson seccato.
-mi dispiace crearvi un disguido, ma se stasera restate Randy verrà domani.
Propone cercando di rimediare.
-impossibile ho la mia partita di squash...
Risponde cambiando idea rispetto a quello che aveva deciso il giorno prima.
-capisco...
Risponde Jk alzando un sopracciglio di fronte a quella mancanza di disponibilità .
-se Jimin potesse restare fino a domani...
Prova a dire
-no no...
Mi oppongo subito
-potrebbe rientrare in treno
Suggerisce Jackson
-no.... Io non amo i treni ho sempre paura di perdere le fermate.
-Jimin sarebbe da idioti non scendere alla fermata di Seul... È enorme.
Commenta malignamente Jackson
-no davvero io...in treno no.
-allora potrebbe tornare domani con Randy lei rientra in città perché lunedì lavora
Propone ancora.
-no io...
Tento ancora di dire inutilmente
-ottima idea, Jimin resterà così Randy guarderà domani la casa con tutta calma e riporterà in serata Jimin a casa.
Conclude Jackson mentre entriamo nello chalet.
-Jackson la casa è fredda non c'è niente da mangiare io...
E l'umiliazione è completa quando appoggia dei soldi sul tavolo.
-questi ti bastano per fare la spesa giù in paese per questi due giorni...dopo porta qualche tronchetto dentro per accenderti il caminetto.
-non so come funziona...
Ma Jackson non mi ascolta più ed esce... Continuando a chattare su WhatsApp.
Nemmeno Jungkook mi ascolta ma solo perché è rapito immediatamente dallo splendore dello chalet... Ammira i pavimenti, la cucina in muratura il grande tavolo del soggiorno, l'ampia scale con la balaustra intarsiata...
-teak, rovere, iroko e dossie' qui i legni pregiati ci sono tutti è davvero incredibile dice sorridendomi e salendo di sopra.
Mi avvicino ad una finestra perché aprendola la tendina si è impigliata in uno dei cardini... E inavvertitamente sento la conversazione di Jackson.
-incredibile no...? Resta qui... Certo che ci vediamo non vedo l'ora... Resto tutta la notte.
Quelle parole mi arrivano dritte allo stomaco...e sto per piangere quando Jungkook scende con un sorriso incredibile stampato sulla faccia.
-complimenti Jimin è unica, splendida... A Randy piacerà.
Si accorge che non lo sto ascoltando e non mi chiede nulla mentre mi asciugo velocemente una lacrima, con imbarazzo fa finta di non vederla
Quando la verità arriva certe volte è crudele.

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