Prologo.

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"Dai Kate, smettila." Rise Dorita, guardandomi strana mentre alzava un sopracciglio.

Io sbuffai, non riuscivo a tollerare questo suo comportamento. C'erano momenti per scherzare, e questo non era uno di quelli.
Dorita smise di ridere e mi guardó per qualche secondo, poi si buttó all'indietro nel letto di camera sua, dove stavamo trascorrendo il nostro pomeriggio.

"Sei seria, quindi." Constató portando le mani sul viso.

Storsi il naso, cosa c'era di sbagliato in lei? Mi aspettavo una reazione totalmente diversa e devo dire che ero un po' delusa dalla sua espressione.

"Senti" si alzó sui gomiti e mi guardó ancora, prima di scuotere la testa per l'ennesima volta. "Io- cioè- tesoro questo è-" cominció a balbettare senza riuscire a completare una frase. "Come fai ad essere sicura che lui sia il vero Calum?"

Roteai gli occhi e mi voltai, sedendomi a gambe incrociate. Ero arrabbiata con lei in quel momento, perchè non festeggiava con me? Parlavo con il mio idolo da tre mesi ormai, e lui aveva detto di amarmi. Tutto quello che mi stava succedendo era oltre ogni mio desiderio, ma ovviamente non me ne lamentavo. Ero cosí felice, e Dorita pensava solo a demoralizzarmi. O almeno, questo era quello che pensavo in quel momento. Dorita in verità cercava solo di farmi aprire gli occhi.

"Mi dà cosí tanti dettagli sui concerti, sulle sue uscite con gli altri ragazzi, so che è lui." Affermai convinta, cercando in tutti i modi di togliere quel velo di insicurezza dalla sua voce.

"Avete parlato su skype, al cellulare...?" Domandó ancora, facendomi innervosire.

Scossi la testa, sperando che non mi vedesse. Avevamo messaggiato, avevo il suo numero, ma non avevo mai avuto l'onore di sentire la sua voce.

"No?" Urló lei e con la coda dell'occhio la vidi muoversi freneticamente sul letto. "Tesoro, pensavo fossi piú intelligente, dannazione! Un ragazzo dice di essere Calum Hood, sempre supponendo che non sia una femmina, e tu ti fidi ciecamente, cosí, senza nessuna prova?"

"Gliele ho chieste tempo fa." Scattai all'indietro, ora guardandola negli occhi. "Mi ha detto che non poteva scrivermi pubblicamente, altrimenti i gossip sarebbero impazziti. E io gli credo."

Lei scosse la testa. "Va bene, lui è il vero Calum Hood. E allora perchè non vi siete mai incontrati? I soldi li caga, potrebbe prendere un aereo e venire da te, all'istante."

Agrottai la fronte. "Tu sei invidiosa. Ecco perchè fai tutto questo." Cominciai a delirare, accecata dalla rabbia. "Vuoi dividere me da Calum. Capisco che sei una sua grande fan, ma Gesú, io sono la tua migliore amica! Dovresti essere felice per me."

"Se ci fosse la certezza che lui, o lei, è Calum, sarei felicissima per te." Disse tra i denti.

Nella camera caló il silenzio, improvvisamente. Succedeva sempre cosí quando discutevamo. Entrambe conoscevamo i nostri limiti e quindi smettevamo di parlare, fino al raffreddamento dei nostri bollenti spiriti.

"Catfish." Disse lei.

Girai la testa e la guardai, aspettando che continuasse.

"Vuoi incontrare Calum?" Domandó facendo il segno delle virgolette sul nome del mio amato. "Allora contattiamo Catfish."

Catfish. -5sos, Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora