Vedo una bambina, bionda bassina che sta guardando tranquillamente la tv mentre pettina una bambola.
Dove mi trovo? Dev'essere un'altro sogno o forse un ricordo.
Mi guardo attorno e a un certo punto entra una donna, alta, bionda e vestita tutta di bianco insieme a un signore dai capelli anche lui biondi.
"Ava sei impazzita non la manderò lì dentro, è nostra figlia, puoi fare tutto quel che vuoi a gli altri bambini ma non al sangue del nostro sangue"
"Tu non capisci Stefan, devo sfruttare tutti i mezzi possibili e lei è uno di questi e in ogni caso non è ancora stata assegnata. Non si sa se starà nel labirinto o negli uffici, è presto per decidere."
"Mamma, papà che succede?"
La bambina si era alzata e stava guardando i suoi presunti genitori.
"Niente di che Em amore, continua a pettinare le bambole, tra un po' arriva Thomas" la rassicurò la madre
Aspetta come? Em? Quella bambina sono io? Allora ho una famiglia. Stefan e Ava, i miei genitori. Questo thomas invece? Torna sempre ma chi cavolo è?
Tutto d'un tratto mentre giro per la stanza l'ambiente in torno a me cambia, mi trovo in una specie di laboratorio, ci sono io e davanti a me c'è un ragazzo, molto simile a quello dello scorso sogno, li passo un biglietto, dove c'è scritto "Io non ce la faccio più a vederli soffrire Tom, voglio andare da loro". Il ragazzo stropiccia il biglietto e lo accartoccia, gli si avvicina la donna del sogno precedente.
"Ottimo lavoro Thomas continua così, tu invece Emily datti una mossa non vedo ancora risultati."
"Sì mamma, o meglio dottoressa Page, ritorno a lavoro."
La me del sogno guarda un'attimo il ragazzo, sembra che si parlino con gl'occhi, vorrei sapere chi è lui, dove diavolo mi trovo e che diamine sto facendo io. Mentre la Emily del sogno sta per ricominciare a parlare sento delle campane, mi sveglio, sono nella radura.
Mi guardo attorno, sono dentro la mia stanza e sto grondando acqua, questo sogno mi ha fatta sudare parecchio, sono trascorsi un po di giorni dal mio arrivo e dal l'incidente se vogliamo chiamarlo così con quel maniaco, Alby alla fine mi ha assegnato a Frypan con cui ho fatto molta amicizia, il rapporto con il resto dei ragazzi della radura è normale, parlo principalmente solo con Chuck, Newt, Minho e Gally che appena vede qualcuno avvicinarsi con strane intenzioni, lo manda direttamente in gatta buia.
Decido di alzarmi, devo preparare la colazione ai radurai insieme al primo chef di questo posto. Mi cambio la maglia e metto una che probabilmente e di Newt o di Minho; sono quelle che mi stanno meglio e dopo di che mi alzo. Raggiungo Fry in cucina, lo vedo che già mescola vari ingredienti, mi metto il grambiule e mi avvicino a lui.
"Buongiorno raggio di sole, pronta per cucinare sta mattina?"
"Dai sì sono solo un po stanca ma me la caverò. Che ne dici di provare qualche tua nuova ricetta oggi? Giusto per variare."
"E così sia, proprio ieri ho abbozzato un'idea."
Trascorriamo una buona mezz'ora a cucinare e a parte qualche battuta non parliamo, dopo averli cotti sono usciti una specie di frittelle piatte dolci, ne rubo una e l'assaggio, buonissima.
"Sono buonissime Fry, i radurai apprezzeranno, come le vogliamo chiamare?"
"Non ci ho pensato, però visto che le abbiamo cucinate in padella e sono dolci potremmo chiamarli pancake"
STAI LEGGENDO
BORN TO DIE (Newt maze runner)
Fanfictionmaze runner ff Newt "Sono qui e non ti mollo em" "Promesso?" "Croce sul cuore" #3postojamesdashner