per tutto il tragitto muichiro continuó ad infastidirmi ad ogni minimo rumore che facevo.
ritornati a casa ogni uno si ritirò nelle proprie stanze.erano passate molte ore e tutti si erano riuniti per la cena, tutti tranne me.
non avevo per nulla fame,gli sforzi delle due bambine con i capelli bianchi di farmi mangiare almeno una ciotolina di riso furono inutili.
l'indomani avrei dovuto affrontare uno dei tanti allenamenti con un'altro pilastro che sarebbe stato sorteggiato al momento, sapevo che il non mangiare mi avrebbe penalizzata ma non ci diedi tanto peso.
mi tolsi l'uniforme ed indossai un kimono da notte, mi legai i capelli in una lunga treccia e mi stesi sul letto per dormire.il mattino seguente il mio corvo personale venne a picchiettare sul vetro per svegliarmi e avviarmi che da lì a poco sarei dovuta scendere per la colazione.
sinceramente,non avevo ancora fame ma per non destare alcun sospetto mi preparai e scesi in una delle sale comuni.
mi sedetti vicino a misturi, una delle poche con cui avevo stretto un bel legame.obanai era contento che io e mitsuri fossimo amiche, perché così rendevo la sua amata più felice. mitsuri cerco di farmi assaggiare uno dei suoi pancake dolci con il burro, ma lo rifiutai anche se il ragazzo dietro di lei e il suo serpente bianco mi guardarono con aria minacciosa per questo mio rifiuto.dopo 1 oretta, dopo che tutti ebbero finito di mangiare, ci spostammo tutti in giardino dove il capofamiglia ci aspettava con in mano un vaso di terracotta con dei ricami particolari di colore bianco.
capofamiglia:figli miei,ora che avete mangiato adeguatamente possiamo procedere con l'allenamento.a turno,uno di voi si avvicinerà a me e pescherà un biglietto con su scritto il nome della persona con cui si dovrà allenare.per una sicurezza maggiore, vi saranno affidate delle katane di legno, non vogliamo che nessuno si faccia male e che le vostre pregiate katane si rovinino.detto cio possiamo iniziare.
la prima ad essere chiamata fu shinobu a cui capitó gyomei, scoppiammo un po' tutti a ridere perché lei era molto piccola di statura e lui era un gigante.
il secondo fu tomioka a cui capitó obanai, i due si odiavano un po' ma non lo davano a vedere granché.
poi fu il momento di rengoku a cui capitó muichiro, poi quello di mitsuri a cui capitó tengen ed infine quello di sanemi a cui capitai io.appena lesse il mio nome ad alta voce sgranai gli occhi, non potevo credere di dovermi sfidare con sanemi! la persona che odiavo di più!
molto scocciata mi avvicinai al campo di battaglia che ci era stato assegnato,dovevamo combattere in mezzo alla foresta di glicine.
sanemi fece come al solito le sue battutine su quanto io fossi debole e sul fatto che secondo lui ero una mezza demone.mizuki:allora vogliamo iniziare o no??
sanemi: hai ragione, prima iniziamo e prima verrai sconfitta!.mizuki:contaci..
ci allontanammo di qualche decina di passi dall'altro e iniziammo il combattimento.
all'inizio sanemi parti spedito,creò con uno dei suoi kata un vortice di sabbia e vento che mi fece bruciare ed appannare la vista.dopo quella mossa si trovò in vantaggio ma usai uno dei miei kata che mi permetteva di sviluppare altri sensi per orientarmi come se stessi usando gli occhi.
usai tutte le mie forze e finalmente riuscii a colpirlo facendolo cadere contro ad un albero fermando il combattimento con la mia vittoria.sanemi:ahg non mi trovo affatto bene con questi pezzi di legno, se vuoi davvero confermare la tua vittoria che ne dici di combattere come si deve?-disse ridacchiando con un ghigno maligno.
mizuki:che intendi?..
si rialzò e sfoderó la sua katana
sanemi:fatti sotto mezzosangue
di solito non ero così impulsiva ma mi feci prendere dalla rabbia e accettai, così sfoderai anch'io la mia katana e mi posizionai ad una decina di metri da lui per riprendere il combattimento.
sferrai una serie di colpi che lo destabilizzò ma quando pensavo di averla vinta si rialzò e con un'unica mossa mi prese per i capelli e me li taglió.Sanemi:ho vinto io lurida mezzosangue-disse sfoggiando i miei capelli tagliati alzandoli al vento.
in un primo momento non collegai che mi aveva tagliato i capelli ma quando realizzai scoppiai in un pianto straziante.
può sembrare che fosse un pianto per una cosa inutile, ma quei capelli erano l'unico ricordo che mi era rimasto della mia nonna, la mia amata nonna.
erano passati 7 anni dalla tragedia che mi aveva portato via la mia famiglia, tra cui la mia nonna, la mia roccia, che amava pettinare i miei lunghi capelli bianchi, così dopo la sua morte giurai di non tagliarli mai più in suo ricordo.sanemi aveva sul volto un'espressione mista tra superbia e confusione.era più che contento per la sua vittoria ma non sapeva il perché della mia reazione così esagerata.
ero disgustata dalla sua presenza, così scappai e senza nemmeno rivolgere uno sguardo agli altri pilastri che intanto avevano finito il loro allenamento mi chiusi nella mia stanza a piangere.
ovviamente, come avevo già fatto per la colazione e la cena precedenti, saltai anche il pranzo, anche se il mio stomaco chiedeva pietà ma la tristezza era troppa.
mi addormentai ancora vestita e con la luce del giorno.
ero crollata in un sonno provocato dallo sforzo che avevo provato nel disperarmi, tant'è che non notai che qualcuno era entrato nella mia camera.
era sanemi, che senza farsi sentire era entrato nella mia camera e si era seduto sulla sedia posta davanti al mio letto.
aspettó lì in silenzio fino al mio risveglio.appena lo vidi feci per tirargli una cosa addosso e urlargli contro di uscire ma mi fermo ancor prima di avvicinarmi alla lampada che volevo lanciargli.
sanemi:mi dispiace...
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Il pilastro della luna🌙
AdventureUna giovane ragazza torna dal tempio della luna ma a casa non c'è nessuno ad aspettarla.Scoprirà solo in seguito chi fu il responsabile dell'omicidio della sua famiglia.Per 7 lunghi anni si allena per diventare un pilastro nella squadra ammazza demo...