꧁ Capitolo XVI ꧂

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"Min, dai su mangia qualcosa" Chan continuava ad insistere, ma non c'era nulla da fare, il castano non riusciva a mandare giù nemmeno un boccone e si rifiutava di mangiare.

"Come sta?" Chiede jisung, "peggio di ieri.. non vuole saperne di mangiare, non mi risponde quando gli chiedo qualcosa e si limita a far fuoriuscire qualche monosillabo di tanto in tanto.", jisung non sa nemmeno che cosa dire, si siede sul divano e fissa il vuoto, la mancanza di tn stava facendo del male sia a lui che a Minho, specialmente a Minho.
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"Mamma mi passi il sale?", tn stava preparando il pranzo per lei, sua madre e sua sorella. La sua piccola Soojin ieri ha quasi pianto non appena l'ha vista entrare, anche se non è più la piccola 11enne di un tempo, è pur sempre la sua piccola sorellina. "Te la cavi a cucinare, eh?" chiede sua madre tutta contenta per questa novità, "non pensavo fossi così brava! Ricordo ancora quando non riuscivi a preparare nemmeno il ramen istantaneo senza bruciare qualcosa" continua ridacchiando, e tn le sorrideva, felice di ascoltare ricordi della sua infanzia.

Le erano mancati da morire i pranzi di famiglia insieme, e adesso non le sembra quasi vero. Sua sorella le aveva raccontato della scuola e dei suoi amici, e lei l'aveva ascoltata con attenzione, ascoltando con cura ogni singolo dettaglio.

Tirando fuori la sua roba dai bagagli, quella mattina aveva ritrovato una polaroid che raffigurava lei e gli altri ragazzi, e mentre i ricordi con loro riaffioravano, una lacrima le percorreva il viso, per poi fermarsi sull'angolo delle sue labbra che era curvato all'insù. Gli mancavano, ma al momento voleva stare vicino alla sua cara mamma.

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La porta sbattè in un modo assordante, facendo rimbombare il suono per tutto il corridoio. Minho si era chiuso in camera, non ne poteva più dei ragazzi che si preoccupavano per lui senza dargli un momento di tregua e non ce la faceva più al pensiero dell'accaduto della settimana precedente. Tn gli mancava come l'aria, e non sapere il motivo per cui se n'era andata lo portava a farsi mille paranoie e pensieri, doveva smetterla, in quei modo stava solo soffrendo, avrebbe dovuto dimenticare tutto, per il suo bene.

"Hai notato differenze ultimamente??" questa domanda di jeongin aveva fatto sorridere Chan, "si, sembra star guarendo da quella sua "ferita" interna, spero solo che riuscirà a migliorare ancora per poi tornare ad essere il nostro Minho di sempre", queste parole avevano rassicurato jeongin e il resto dei ragazzi presenti, che ormai si erano molto preoccupati per la salute di Minho.

Col passare del tempo, dopo mesi ormai, Minho era tornato ad essere il solito di sempre, gli era tornato l'appetito, quel suo modo di scherzare con i membri, mentre la malinconia e la depressione avevano abbandonato completamente il suo corpo, ma le uniche cose che non si erano più viste in lui erano l'affetto e il suo solito sorriso a 32 denti che rincuorava l'animo dei suoi amici. Probabilmente non si sentiva ancora pronto ad aprire di nuovo il suo cuore a qualcuno.

Mentre si stava occupando della pulizia della sua camera, si era imbattuto in una piccola scatolina marrone situata all'interno di un cassetto della sua scrivania, che sembrava contenere qualcosa, e Minho non aveva la più pallida idea di cosa poteva esserci dentro, probabilmente qualcosa di cui si era dimenticato.

Decide di aprirla, e una volta sollevata la parte superiore della scatola era riuscito a vedere il suo contenuto, sentendo come una fitta al petto. Erano i regali che gli aveva fatto tn, la lettera e la foto di loro due insieme, si era completamente dimenticato di possederli, e vederli all'improvviso dopo che era riuscito ad uscire  da un periodo buio non era una di certo d'aiuto. Sentiva come se le pareti della sua camera si stavano restringendo su di lui, facendolo sentire minuto e docile contro il mondo crudele che lo circondava, i suoi respiri stavano cominciando ad essere irregolari e sentiva le sue gambe cedere, quindi non poteva fare altro se non buttarsi di schiena contro la parete e aspettare che quella orribile sensazione passasse, cosa che però non successe.

"L'avete sentito anche voi..?" il volto di Changbin era improvvisamente diventato serio, "sentito cosa?" Jisung e seungmin non avevano idea di cosa parlasse Changbin, ma quando l'hanno visto correre verso la camera di Minho, hanno sentito come un campanello d'allarme dentro di loro.

"Hyung che succed-'', Minho era seduto per terra, con la schiena al muro e le ginocchia al petto, la sua testa era nascosta sotto le sue mani e i suoi respiri erano irregolari, mentre singhiozzava per via delle lacrime che cadevano inarrestabili, "hyung.. mi senti?" chiede changbin per l'ennesima volta, "changbin, fermo, sta avendo un attacco di panico.." , "Minho hyung, respira" jisung lo aveva fatto mettere in piedi - con un po' di fatica - cercando di farlo calmare, e dopo qualche minuto c'era finalmente riuscito.

"Che ti è preso..? Stavi di nuovo bene" Changbin è preoccupatissimo, Minho era migliorato molto ultimamente e questa faccenda dell'attacco di panico non gli piaceva affatto. "h..ho avuto qualche pensiero di troppo.." i singhiozzi si erano fatti meno intensi e il castano stava riprendendo a parlare, anche se con qualche difficoltà al momento, "hyung, non pensarci più. So che non è facile, ma è per il tuo bene, non voglio c-" jisung viene interrotto da Minho, "ji non ti preoccupare, sto bene adesso, capisco benissimo il fatto che siete preoccupati, ma sto andando avanti, o almeno ci provo, tranquilli" il castano stava cercando di rassicurarli e con delle leggere pacche sulle loro spalle gli diceva di star bene, nonostante si preoccupavano da morire per lui.

"Quindi non avete più avuto sue notizie?" Jeongin era incuriosito dalla questione, "già, non mi ha nemmeno più scritto da quando è salita su quel treno, ma avrà sicuramente le sue ragioni" continuava Hanji, "si avrà avuto per forza le sue ragioni, ragioni valide però, il solo pensiero della sua rottura con Minho mi porta a pensare che fosse qualcosa di urgente o importante, lo avete visto quanto erano uniti, non riuscivano a stare lontani l'uno dall'altra per più di 3 ore.." Felix aveva ragione, era sicuramente qualcosa di importante, "ma perché non ha voluto dirci il vero motivo?", "hyun, magari non voleva farci preoccupare, e magari aveva anche bisogno di staccarsi da tutti i suoi pensieri", "si la penso anche io così, ultimamente anche il nostro lavoro in quel periodo era stressante, lei e Min non si vedevano più, magari anche quello è stato uno dei motivi per cui si è allontanata".

Tutte queste ipotesi in fondo erano azzeccate, la ragazza non ce la faceva più qui, il lavoro era diventato una tortura, la lontananza dal suo ragazzo la stava uccidendo, e in più quando ha saputo di sua madre è letteralmente crollata, quindi allontanarsi per un po' era la soluzione.

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Ci stiamo avvicinando sempre più alla fine di questa storia, ma non preoccupatevi, ho già un'idea per la prossima storia! Capitolo 16, ci vediamo al prossimo!🌷

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Ci stiamo avvicinando sempre più alla fine di questa storia, ma non preoccupatevi, ho già un'idea per la prossima storia! Capitolo 16, ci vediamo al prossimo!🌷

𝒜𝓂ℴ𝓇𝒾 𝒾𝓂𝓅𝓇ℴ𝓋𝓋𝒾𝓈𝒾 ☆彡// Straykids x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora