72. Isabel★

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Una visita inaspettata


Il taxi si ferma proprio davanti all'enorme hotel che è diventato casa mia ormai e io ed Esteban usciamo rapidamente e ovviamente, una valanga di giornalisti ci assale mentre Lucas o come si chiama, se la svigna nella sua macchinina di un giallo ocra.

I flash mi accecano ed Esteban cerca di proteggermi ma non serve. Ho molte cose da dire. I giornalisti avranno le risposte che vogliono anche se lui sembra contrario a ciò.

«Isabel! Come mai siete spariti?» Mi chiede una donna avvicinandosi con un  microfono.

«Avevamo bisogno di tempo per riprenderci» rispondo non intimidendomi mentre Esteban si arrende all'idea di poter entrare in hotel senza i paparazzi alle calcagna. «Quindi non è vero che Style è stato scorretto nei tuoi confronti in azienda?»

«Per niente, siamo o meglio... eravamo ottimi colleghi e anche ora ottimi ehm... amici. Si è trattato di un malinteso, ecco voglio che a tutti entri questa cosa in testa: Esteban Style non ci ha mai provato con me senza il mio consenso»

Detto ciò un sacco di altre domande mi assaliscono ma non voglio rilasciare nessun'altra informazione. Volevo solo che tutti sapessero che la verità è che Esteban non ha mai fatto nulla di simile.

Cerco la sua mano per afferrarla, ma non la trovo. Aggrotto le sopracciglia appena noto che è già lontano dalla folla e che sta entrando già nell'hotel stringendo i pugni.

Riesco ad allontanarmi dalla folla di giornalisti ed entro in hotel. E' seduto su una delle poltrone poste di fronte alla reception vuota e sembra arrabbiato. Non capisco.

Mi avvicino sedendomi accanto a lui mentre qualche agente della sicurezza dell'hotel manda via i giornalisti. «Tutto bene?» Domando con voce squillante ma lui non si volta a guardarmi.

«Ottimi amici eh?»

Ecco. Lo sapevo. Non dovevo dire così alla giornalista, ma non era il momento giusto. E poi, quando si tratta di amore diventa tutto più complicato. Forse ho sbagliato ad ammettergli i miei sentimenti. So bene che vuole rendere pubblica la cosa, lo conosco ormai. Ma tutti penserebbero che si tratti di hype e si parlerebbe sui giornali solo di noi e sulla nostra "relazione segreta" per mesi. E io non voglio essere sulle riviste di gossip.

Voglio essere in prima pagina per l'inaugurazione di nuovi abiti. Essere una modella mi piaceva. Ora che ne sarà della mia vita? Un fiasco.

«Ti sei offeso per caso?» Ribatto io con voce meno persuasiva di prima. Odio quando fa così. Non capisce che agli altri serve del tempo, invece lui vuole tutto subito: l'amore, la verità, i soldi, la fama, l'amicizia... vuole tutto subito. Non sa aspettare.

E nemmeno io a dire la verità. Ma quando è necessario, so fermarmi. Lui invece correrebbe anche senza più aria nei polmoni e lo fa solo per difendere il suo orgoglio. «Basta tornare a Los Angeles per dimenticare tutto quello che c'è stato?»

Come può dire una cosa simile?! «Non ho dimenticato nulla. Cosa ti prende?»

«Mi prende, che siamo diversi noi due. Se avessero fatto a me quelle domande, avrei risposto baciandoti davanti a tutti. I flash ci avrebbero reso ciechi, probabilmente ora saremmo già su tutti i giornali ma sarebbe stata una dimostrazione di quello che proviamo.»

«Vorresti una ragazza uguale a te per caso? Una che asseconda sempre le tue scelte sbagliate magari, una che ti cade ai piedi appena la saluti. Una che ti usa per i soldi, ne hai incontrate tante, dopotutto»

Credo di aver parlato senza pensare. Mi fissa spaesato. Sembra che l'abbia ferito. Sono una perfetta stupida: so bene quanto abbia paura di avere una persona accanto solo per i suoi soldi e per la sua popolarità.

OUR LAST TEARSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora