1. Isabel★

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Nuovo lavoro, nuova vita

-Centoquaranta giorni prima-

Sarà all'incirca un'ora che mi guardo allo specchio gigante della mia camera dipinta di blu, fissando il mio volto e cercando in esso qualsiasi imperfezione da coprire con del trucco prima che sia troppo tardi. 

Questa è l'occasione che decreterà un cambiamento radicale nella mia vita e non posso lasciarmela sfuggire per qualche brufolo sulle guance. 

Da oggi dovrò essere perfetta e dovrò dare il meglio di me. Sospiro continuando a guardare i miei occhi di un verde che è in contrasto con il dorato, ripetendomi che devo solo avere fiducia in me stessa perché solo così potrò vedermi sulle copertine delle riviste di moda. Se qualche anno fa qualcuno mi avesse chiesto cosa volessi fare nella vita, probabilmente avrei risposto che sognavo semplicemente di essere felice e invece eccomi qui davanti allo specchio a soli ventun anni e ripetendomi che diventando una modella famosa, la mia vita prenderà una piega positiva, anche se per adesso non mi va di sorridere davanti al mio riflesso. 

La me di qualche tempo fa mi direbbe che questo non è il mio sogno e che lo faccio semplicemente per fuggire da tutto quello che mi è successo, ma la Isabel Venis di ora, non ne vuole sapere di ritornare alla sua vecchia vita... e d'altronde, perché dovrei rifiutare? Si tratta di "Elegance", la rivista di moda più famosa al mondo che ha deciso di farmi fare un provino dopo mille richieste da parte mia. 

Nonostante mi sia da una parte convinta che questa sia la scelta giusta, non smetto di fissarmi dall'alto al basso, sistemandomi il vestito aderente nero ma con tante payette luccicanti che serve per mettere in mostra un fisico da perfetta modella che non ho mai valorizzato abbastanza. 

Deglutisco sfiorandomi la pancia con la mano, ricordando tanti brutti ricordi ai quali ho dovuto assistere. Riesco quasi a sentire la minuscola ma evidente cicatrice che mi circonda l'addome nonostante il tessuto spesso dell'abito che indosso dovrebbe nasconderla in tutti i modi. Prima che altri ricordi mi invadano la mente, decido di distrarmi dallo specchio afferrando il telefono poco più lontano da esso, posizionato su un comodino antico di legno.

 Lo accendo e subito noto che mi sono arrivati migliaia di messaggi da mia sorella. Sbuffo roteando gli occhi. Quando la finirà di cercarmi? La vita qui a Los Angeles è fantastica e appena diventerò una grandiosa modella, mia sorella forse la pianterà di cercare di convincermi a tornare da lei. 

Leggo velocemente i suoi messaggi scorrendo la chat verso il basso.

Nuovo messaggio da: sorella maggiore

"E' da quando te ne sei andata che non rispondi più ai miei messaggi... si può sapere dove sei finita? Richiamami. Perché mi hai abbandonata? Abbiamo bisogno di te... e tu te ne vai proprio quando i problemi aumentano.

Sai bene che la situazione a casa non è delle migliori. Ritorna ti prego."

Sono passati pochi mesi da quando ho deciso di scappare via con Bryan ma mia sorella non la smette mai di tempestarmi di messaggi.

Digito velocemente i tasti  e invio un messaggio carico di freddezza a mia sorella che dovrebbe pensare alla sua vita. 

"Non farmi ridere, la situazione a casa non è mai delle migliori. Sono con Bryan  a Los Angeles e sono felice. Dovevi venire con me e lasciar stare quella donna" 

Appena invio il messaggio subito mi risponde, ancora più arrabbiata. "Los Angeles?! Ti prego Isa... torna a casa. Anche la mamma è preoccupata per te. Lei ti vuole bene, infondo."

Si già, parecchio in fondo.

Quella donna mi ha rovinato la vita con i suoi drammi esistenziali. Non ha mai saputo fare il suo compito: allevare due semplici bambine innocenti. Elisa però è solo troppo ammaliata da lei per capirlo.

OUR LAST TEARSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora